sabato 21 novembre 2020

Review Tour: UNA FESTA DA SOGNO di Karen Swan

 

Buon pomeriggio a tutti!
Come state passando questo weekend?  Da me c'è una bellissima giornata di sole, infatti ho pensato di mettermi sul balcone per scrivere questa recensione.

Oggi vi parlo di quella che mi è apparsa come la  prima lettura natalizia del 2020: Una festa da sogno di Karen Swan, edito da newton Compton, che ringrazio per avermi dato la possibilità di leggerlo in anteprima.


Titolo: Una festa da sogno
Autore: Karen Swan
Casa editrice: Newton Compton
Pagine: 480
Prezzo: € 12,00

VOTO3/5

Trama: Il maestoso castello di Lorne, arroccato sulle scogliere nel sud dell’Irlanda, appartiene alla fa­miglia di Ottie, Pip e Willow da secoli. Nessuno avrebbe po­tuto aspettarsi che, alla morte di Sir Declan, nella spartizione dell’eredità il castello sarebbe stato destinato a Willow, la più piccola. Ottie e Pip sono senza parole: perché proprio a lei? Tre anni prima, infatti, per un motivo che nessuno conosce, Willow ha lasciato la città per trasferirsi a Dublino, giurando che non sarebbe mai più tor­nata. Come se non bastasse, Willow ha intenzione di ven­dere il castello, cosa che rat­trista Ottie e Pip. Per fortuna l’acquirente, Connor Shaye, ha intenzione di convincere le tre sorelle a dare una festa di addio. E, in una notte magica sulla scogliera, persino i segreti più misteriosi possono tornare alla luce. Ottie, Pip e Willow saranno in grado di lasciarsi il passato alle spalle?
Recensione
Una festa da sogno racconta la storia di tre sorelle cresciute in un splendido castello sulle scogliere a sud dell'Irlanda. Crescendo Willow, Pip e Ottie si sono allontanate ma il legame che le unisce è forte, anche se, forse, un po' nascosto dalle incomprensioni.
Quando il padre delle tre, Sir Declan, viene a mancare, le ragazze si trovano di fronte ad un 'eredità immensa, ma difficile da gestire e mantenere e i segreti che ciascuna di esse nasconde non facilitano la situazione.

Ottie è la sorella maggiore, la quale sente fortemente il peso di essere la primogenita e di non essere l'erede maschio a cui tramandare il titolo di Cavaliere, appartenuto per generazioni alla sua famiglia. La donna ha fatto di tutto per cercare l'approvazione del padre che sente di non riuscire mai a raggiungere. Ottie è una donna insoddisfatta, mai contenta di ciò che fa, che ha intrecciato una relazione amorosa con un uomo che non può avere ufficialmente e tutta la sua vita le sembra un fallimento.
Anche Pip, secondogenita, non è soddisfatta della sua vita, ma se la fa andare bene e gestisce con passione le scuderie della proprietà: accompagna le famiglie in escursioni alla scoperta della costa, ma il suo sogno è gestire un allevamento di purosangue. Un sogno difficilmente raggiungibile a causa delle difficoltà economiche in cui l'intera famiglia versa da diverso tempo.
Infine, c'è Willow, la più piccola delle tre, che a causa di un oscuro evento ha lasciato il castello di Lorne alla volta di Dublino, girando le spalle alla tenuta e alla famiglia.
La morte del padre sconvolgerà notevolmente la vita delle tre sorelle, che si troveranno improvvisamente a fare i conti con la realtà delle loro insoddisfazioni.

Una festa da sogno è un romanzo corale e molto suggestivo. Il merito è in gran parte dell'ambientazione: le scogliere dell'Irlanda e un castello centenario fanno da sfondo alla storia. L'autrice ha reso vividamente i luoghi in cui le vicende si svolgono e questo è uno dei motivi per cui, in fin dei conti, il romanzo mi è piaciuto. 
Il secondo motivo è rappresentato dallo stile: sebbene il narratore divida il racconto, concentrando la sua attenzione ora su una sorella ora sull'altra, la lettura resta fluida e scorrevole e l'alternarsi dei punti di vista non spezza il filo del discorso, incuriosendo sempre di più il lettore e regalandogli più dettagli possibili sull'intera storia.

Devo avvertirvi. La cover mi ha traviata non poco: mi aspettavo di leggere un libro natalizio, in realtà il Natale appare, sullo sfondo, solo alla fine della storia, per cui non mi sento proprio di dire che Una festa da sogno sia una lettura natalizia. Potremmo definirla pre-natalizia, forse?
Vi consiglio questo romanzo perché è molto leggero, piacevole e carino, adatto per un weekend di coccole, the e copertina
R.

martedì 13 ottobre 2020

Review Party: THUNDERHEAD di Neal Shusterman

 Buonasera lettori,

oggi pomeriggio pieno, infatti QUI trovate la mia recensione per il Review Party dedicato a Le diecimila Porte di January, mentre questo articolo è dedicato al Review Party di Thunderhead, secondo volume della serie Arc of a Schyte. QUI trovate la recensione del primo volume.


Titolo: Thunderhead
Autore: Neal Shusterman
Casa Editrice: Mondadori
Prezzo: € 19.00

VOTO 3/4

 Trama: È iniziata la stagione della fine. Con un’enorme   frattura che percorre l’Immoto, l’unico continente del   pianeta, da parte a parte, una faglia che sputa tanta cenere   da oscurare il cielo per anni. O secoli. Comincia con la   morte, con un figlio assassinato e una figlia scomparsa.   Comincia con il tradimento e con ferite a lungo sopite   che   tornano a pulsare.
 In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le   falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal   Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?.

Recensione

Alla fine del primo ed emozionante volume Citra e Rowan avevano intrapreso strade diverse: Citra ha superato l'addestramento ed è diventata una Falce ufficialmente. Ora il suo nome è Madame Anastasia, spigolatrice di professione. Rowan, al contrario, non avendo superato l'addestramento avrebbe dovuto essere spigolato (ucciso) da Citra ma ciò non avviene grazie al piano escogitato da quest'ultimo. Ora Rowan è un fuggitivo con una missione: riportare l’organizzazione delle falci alla gloria iniziale. Tuttavia i suoi progetti vengono ostacolati da altre problematiche che devono essere risolte e che minacciano la vita di Citra.

Avrei preferito leggere di scene in cui i due protagonisti interagiscono, invece sotto questo aspetto sono rimasta delusa, ma confido nel terzo volume che si preannuncia essere una bomba ad orologeria. Ho trovato, invece, molto affascinanti le parti dedicate al Thunderhead: scoprire i pensieri del super cloud  ha reso la lettura più riflessiva, portando l'attenzione del lettore su argomenti di non poco conto.

Il primo volume mi era piaciuto molto, mentre ho trovato questo secondo volume un po’ meno coinvolgente. Questa sensazione è sicuramente dovuta al fatto che trattandosi di un secondo volume l’autore ha dovuto renderlo un libro di collegamento tra l’inizio della storia e la sua conclusione. Si tratta, dunque, di un volume di passaggio. 

Ho trovato l’inizio parecchio lento e a tratti un po’ noioso, con l'introduzione di nuovi personaggi e vicende che si pongono alla base di ciò che accadrà nella seconda parte del libro. Seconda parte  in netto contrasto con la prima: l’autore si riscuote e rende il tutto molto più concentrato, veloce ed emozionante spingendo il lettore verso un cliffhanger da togliere il fiato.

Devo avere il terzo. Subito.

R.


 

Review party: LE DIECIMILA PORTE DI JANUARY di Alix E. Harow


Buon pomeriggio a tutti lettori,

ho avuto il piacere di  partecipare al Review Party dedicato a Le diecimile porte di January e non vedo l'ora di parlarvene!


Titolo: Le diecimila porte di January
Autore: Alix E. Harrow
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: € 19.00

VOTO: 3/5

Trama: Un’antica dimora, piena di oggetti preziosi e sorprendenti. Il più curioso è forse January Scaller, la pupilla del facoltoso Mr. Locke. Almeno così si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Ma un giorno January trova uno strano libro, che porta l’aroma di terre lontane e narra una storia di porte segrete, amore, avventura e pericolo. Pagina dopo pagina, January svela una vicenda che appare indissolubilmente legata a lei…
Recensione

Le diecimila porte di January è un romanzo che ho desiderato leggere fin dall'annuncio della sua pubblicazione a cura di Mondadori.

January è una ragazzina molto curiosa, vispa  e intraprendente che vive in  una bellissima villa con il sig. Locke, datore di lavoro del padre. La sua infanzia è tranquilla e trascorre come quella di tutte le altre bambine della sua età e della sua epoca, fino a quando, una sera, January incappa in una porta misteriosa che l'afferra e sembra trasportarla in un altro mondo. Dal momento in cui la ragazzina racconta la sua avventura al sig. Locke tutto cambia: January viene punita e affidata ad una tata molto, molto severa che spegne il suo entusiasmo e la sua curiosità e la trasforma da una ragazzina agitata ad una signorina per bene. La January ormai adulta dimentica l'episodio della porta fino a quando non le capita tra le mani un libro...

Quanto ai personaggi: ho trovato January una protagonista piacevole che ho amato soprattutto nei suoi momenti di ribellioni e mal sopportato nella sua fase passiva di brava ragazza educata. Nel suo cuore c'è una viaggiatrice, una sognatrice, troppo a lungo incatenata dalle regole del bel mondo e dell'etichetta. Tra gli altri personaggi spiccano senza dubbio Jane e Samuel. La prima viene inviata dal padre di January a proteggerla. Jane si rivelerà essere una formidabile dama da compagnia, un'amica del cuore, una protettrice materna, che nasconde un animo fortemente ferito e incrinato. Samuel è l'amico di infanzia della protagonista, figlio del droghiere e profondamente innamorato di lei, pronto a sfidare le regole della convenienza per difenderla e proteggerla.

Le diecimila porte di January è un doppio romanzo, un libro dentro ad un altro libro, una porta che si apre su un'altra porta e proprio questa particolarità lo rende unico e non banale.

Non ho trovato la lettura per niente faticosa , anzi, l'alternarsi dello stile e del punto di vista mi hanno incuriosita ed incalzata a continuare fino alla fine. L'autrice ha uno stile molto poetico, rilassante, mai noioso, anche se, devo essere sincera, ho notato che il finale è stato un pochino frettoloso, come se l'autrice non vedesse l'ora di concludere la storia. Ma questo dettaglio non inficia il giudizio che ho di questo romanzo che è del tutto positivo. 

La Harrow è una cantastorie e leggere le sue parole rapisce e fa sognare.

R.

mercoledì 2 settembre 2020

POIROT TUTTI I RACCONTI - REVIEW PARTY



Buongiorno lettori.
Settembre è iniziato ieri e con lui sono arrivati i buoni propositi. Per me questo mese, da sempre, significa nuovo inizio per cui cerco sempre di fissarmi degli obiettivi da realizzare entro la fine dell'anno. Anche per voi è così?

Oggi voglio parlarvi di POIROT: TUTTI I RACCONTI che ho potuto leggere grazie al review party organizzato da Milena del blog Timeless Hopeful Reader, in collaborazione con la Mondadori, che ringrazio per la possibilità.



Titolo: Poirot, tutti i racconti
Autore: Agatha Christie
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 972
Prezzo: €23,75

VOTO 4/5

Trama: Tutte le avvincenti indagini di Hercule Poirot, il piccolo detective belga dalle infallibili "celluline grigie", nato dalla fantasia di Agatha Christie sono qui raccolte in un unico volume nel quale la vocazione narrativa della Regina del Giallo si esprime al suo meglio: storie che coinvolgono il pubblico in un raffinatissimo gioco di intelligenza accompagnate da raffinate illustrazioni d'epoca in bianco e nero.

Recensione
Agata Christie è il genio del giallo. Chi di voi non ha letto almeno uno dei suoi racconti o dei suoi romanzi?

Hercules Poirot è un investigatore belga trasferitosi in Inghilterra, alto, grassoccio, pacato e precisino,  i cui baffi famosissimi spiccano sulla sua faccia solitamente inclinata sulle ventitre.
Della sua famiglia sappiamo ben poco ma molto note, invece, sono le sue vicende di cui l'autrice ci parla in numerosisimi racconti, tutti raccolti in questa edizione Mondadori, e in alcuni romanzi.

La mia tappa del review party copre gli ultimi sei racconti dedicati alle fatiche di Ercole.
Ebbene sì, il nostro Poirot ha ben deciso di concludere la sua carriera di poliziotto risolvendo  12 casi: 12 casi che siano di particolare rilevanza e che possano avere, anche metaforicamente, un qualche collegamento con le 12 fatiche di Ercole, l'eroe mitologico.

Così Poirot si è occupato del toro cretese, un giovane particolarmente in forze ma straconvinto di essere sull'orlo della follia, delle cavalle di Diomede, dove un gruppo di sorelle viene coinvolto in affari poco chiari,  della cintura di Ippolita, in cui scompare una ragazzina di nobili natali, del gregge di Gerione, in cui Poirot resta invischiato in una setta, dei pomi delle Esperidi, che ha per oggetto il furto di un prezioso calice, ed infine della cattura di cerbero, che si svolge in un locale famoso: l'Inferno.

Ho trovato i racconti molto belli e avvincenti. Li ho letti tutti in un pomeriggio sotto l'ombrellone, nell'attesa di digerire il pranzo prima del bagno.
Inutile dire che Agatha Christie è abilissima nello scrivere, infatti tutti i racconti sono caratterizzati da uno stile molto scorrevole e piacevole, che non annoia e il lettore più attento si accorgerà dell'innumerevole serie di dettagli (indizi direi io) che la penna dell'autrice dissemina in tutta la vicenda. Tali indizi, se ben analizzati e associati, portano il lettore alla soluzione ancor prima che la stessa venga svelata. Ma devo essere sincera: non è così facile perché, nonostante ciò, io sono dovuta arrivare fino in fondo al racconto per svelare il mistero ma, con il senno di poi, mi sono quasi sempre detta "ah cavolo, è vero! Potevo arrivarci da sola".
E' proprio questa particolarità che di più mi ha fatto apprezzare le avventure di Hercules Poirot, perché sebbene lui sia un tantino insopportabile, e i racconti siano disseminati di indizi, la lettura non è mai banale.

Le avventure di Poirot sono così famose che numerose sono le trasposizioni cinematografiche: fra tutte vi segnalo Assasinio sull'Orient Express, la versione del 2017 in cui Poirot è interpretato da Kenneth Branagh e che vanta un cast di attori famosissimi tra cui Johnny Depp e Michelle Pfeiffer, nonchè il sequel Assasinio sul Nilo, di quest'anno.

Avete letto qualcuno di questii racconti?
R.

venerdì 14 agosto 2020

Review Party: GLI SCOMPARSI di Alessia Tripaldi

Buongiorno lettori!
Qualche giorno fa c'è stato il blog tour dedicato a GLI SCOMPARSI di Alessia Tripaldi.
Oggi, finalmente, posso parlarvi del libro.


Titolo: Gli scomparsi
Autore: Alessia Tripaldi
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 400

 VOTO 5/5

Trama: Un cadavere mutilato emerge da un tumulo di sterpaglie. Un ragazzo scalzo e magro dice di chiamarsi Leone e che quello è il corpo di suo padre, con cui ha sempre vissuto nei boschi. Quale segreto si nasconde tra le montagne impenetrabili del Centro Italia? La risposta spetta al commissario Lucia Pacinotti. «Un'altra sigaretta e poi vado» è la frase che ripete tra sé mentre è appostata in macchina cercando il coraggio di bussare alla porta del suo vecchio compagno di università, Marco Lombroso. Nonostante la frattura improvvisa che li ha separati anni prima, lui è l'unico che può aiutarla a dipanare il mistero del "ragazzo dei boschi". Ciò che Lucia non sa è che bussando a quella porta costringerà Marco a riaprire anche il vecchio baule ereditato dal suo avo, Cesare Lombroso. Tra le pagine dell'Atlante dei criminali, nei pattern che collegano i crimini più efferati della Storia, si cela la verità, ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle montagne e in quelli ancora più intricati dell'ossessione per il male.


RECENSIONE
Se mi seguite da un po' sapete che a me i gialli non piacciono. Mi mettono ansia e spesso non riesco a leggerli se sono in casa da sola. Non so perchè ma quando mi hanno proposto Gli scomparsi mi sono detta: Ma si! Proviamo.
Vi anticipo subito che a me il libro di Alessia Tripaldi è piaciuto un sacco, anche se l'ansia me l'ha fatta venire e anche se non riusicvo a leggerlo se in casa ero da sola.

Quando comunicano a Lucia che è stato ritrovato un cadavere nei boschi, la protagonista non pensava che quella comunicazione avrebbe, finalmente, dato una svolta alla sua vita, che le avrebbe permesso di riallacciare i rapporti con Marco, che non vede dai tempi dell'università, e che avrebbe scoperchiato un vaso di Pandora il cui contenuto è destinato a far vacillare tutte le sue sicurezze.
Marco ha finalmente trovato la routine che gli permette di vivere a suo modo, lavorando da casa, e di allontanare tutti i preconcetti e i pregiudizi che sono associati al suo nome: Marco Lombroso, infatti, si trascina dietro un'eredità scomoda, legata alla fama del trisavolo, famoso per aver elaborato un teoria discriminatoria sull'origine della criminalità: delinquenti si nasce e si può individuare il delinquente dal suo aspetto fisico.
Le vite di Lucia e Marco si intrecciano dapprima all'università e successivamente proprio grazie alla notizia del ritrovamento di quel cadavere nei boschi dell'Abruzzo.

Alessia Tripaldi scrive divinamente ed è in grado di far accapponare la pelle anche al più coraggioso di noi. L'autrice ha avuto la capacità di tenermi incolata alle pagine del suo romanzo fino alla fine, con il fiato sospeso e la curiosità a mille.
L'abilità della Tripaldi, a mio avviso sta nell'aver scritto un giallo capace di attrarre il lettore alla storia fino all'ultima pagina, creando una tensione via via sempre più crescente ed appassionante, non solo per gli eventi che si succedono senza sosta ma anche  perchè la medesima tensione mette a nudo i suoi personaggi facendoci scoprire le mille sfaccettature che li compongono: qui non ci sono personaggi perfetti ma persone, con le loro paure, insicurezze e insoddisfazioni: Lucia che aspetta il caso della vita per fare carriera, una donna forte e sicura che si sgretola in mille pezzi davanti a Marco, schivo e taciturno, che, al contrario, cerca di eclissarsi il più possibile per non attirare l'attenzione sulle sue fragilità.

Vi confesso che la storia, che non vi racconto per scelta, mi ha turbata parecchio e mi ha fatto venire una paura che prima non avevo: il ritmo incalzante della narrazione ha reso le vicende vivide e reali creando un thriller perfetto. In cocnlusione, quindi, vi consigio di leggere questo romanzo, preavvisandovi che la tematica è molto delicata e che se siete particolarmente sensibili potrebbe turbarvi un po'.
Che ne pensate?
R.