Buon lunedì a tutti!
Innanzi tutto voglio ringraziarvi ancora una volta per il vostro immenso affetto. Grazie a tutti quelli che hanno fatto gli auguri al blog, alcuni di voi sono riusciti a commuovermi. GRAZIE.
Oggi voglio parlarvi di un libro che mi ha tenuta incollata a sè fino alla fine, ci pensavo persino a lavoro e non vedevo l'ora di tornare a casa per finirlo. Sto parlando di Le cose che non so di te di Christina Baker Kline edito da Giunti. Approfitto per ringraziare Cecilia e Simone dello staff Y che me ne hanno inviato una copia.
Quanta strada hanno fatto Vivian e la sua collana, pensa Molly: da un villaggio di case di pietra sulle coste dell'Irlanda ad un palazzo di New York, da un treno in corsa verso l'ovest ad una vita in Minnesota. Per arrivare qui, dopo quasi cento anni, sotto il portico di una vecchia casa nel Maine.
Tiotlo: Le cose che non so di te
Autore: Christina Baker Kline
Casa editrice: Giunti
Pagine: 318
Prezzo: 12,00
Trama: Molly ha solo diciassette anni ma una spiccata predilezione per i guai. In affido presso due genitori disarmati, dopo aver rubato Jane Eyre dalla biblioteca della scuola, per punizione è costretta a recarsi ogni pomeriggio a casa dell’anziana signora Vivian per aiutarla nelle pulizie. L’ incontro tra le due non è certo dei più promettenti: Molly ha sempre il broncio, si esprime a monosillabi, è piena di piercing e ha due ciocche ossigenate ai lati del viso. Vivian però è una donna speciale a cui la vita ha tolto e regalato tanto: non si fa certo intimidire dall’aspetto di Molly. Giorno dopo giorno, le due scoprono di avere qualcosa di molto profondo che le unisce: anche Vivian infatti è rimasta sola da piccola e, come tanti altri bambini della sua epoca, venne messa sul “Treno degli orfani” per trovare una famiglia che si facesse carico di lei. E quando Molly capisce di poterla aiutare a dipanare il mistero che da tanti anni la perseguita, la scintilla dell’affetto più grande e sincero libererà entrambe.
Quando ho iniziato questo libro non mi aspettavo assolutamente quello che ho trovato. Mi aspettavo una storia leggera, un percorso di crescita che fanno tantissimi adolescenti quando si confrontano con chi ha avuto più esperienza e magari anche una storia d'amore sullo sfondo con un happy ending dovuto al saggio consiglio dell'anziana signora Vivian.
Mentre mi spettavo Molly così come l'ho trovata, una diciassettenne in difficoltà, con tutti i problemi dell'abbandono e dell'affido plurimo a famiglie diverse, non mi aspettavo per niente Vivian/Niahm/Dorothy. Tre donne diverse ma tutte fortissime, tre donne rinchiuse in un unico cuore che si rincorrono nell'arco di quasi cento anni: Niahm è una bambina poco più che dodicenne quando parte dall'Irlanda verso l'America, una ragazzina che insieme ai genitori e ai fratelli più piccoli cui fa da mamma corre incontro al sogno americano, per poi trovarsi "fregata" dalla povertà, dall'incapacità della madre e del padre di fare i genitori, da un incendio che porta via tutta la sua famiglia. Niahm che diventa Dorothy su un treno degli orfani diretta verso la sua nuova famiglia e poi un'altra ancora e poi ancora un'altra. Dorothy che diventa Vivian cercando di prendere il posto della figlia defunta dei nuovi genitori adottivi e poi di nuovo Niahm quando trova l'amore della sua vita che le viene strappato brutalmente dalla guerra, un figlio nel ventre che non vuole, che non sente suo.
Niahm, Dortohy e Vivian sono la stessa donna, una donna coraggiosa che si porta un carico di ricordi non indifferente, alcuni felici, ma moltissimi dolorosi, ricordi che restano chiusi in una soffitta, ben custoditi in scatoloni disordinati.
E poi arriva Molly, con le sue cinquanta ore di servizi sociali, a scombussolare le emozioni e le abitudini di una donna che ha dato tutto alla vita.
Le cose che non so di te è un libro bellissimo, che mi ha preso il cuore. La Kline è stata bravissima nell'alternare passato e presente, nel giocare con le storie di Vivian e di Molly, nell'interpretare il destino per far incontrare queste due donne/ragazze che, seppur vivendo periodi storici differenti, hanno tantissimo in comune.
La sofferenza di Niahm ha reso il mio cuore piccolo, piccolo, ho provato una tristezza infinita per questa ragazzina proprio sfortunata, a cui non ne va bene una. Una ragazzina che chiedeva solo che qualcuno si prendesse cura di lei. Avrei tanto voluto tirarla fuori dalle pagine e stringerla forte per dirle che andrà tutto bene. Poche volte ho provato una sensazione del genere.
Le Kline, poi, scrive davvero bene: il suo stile è scorrevole, mai pesante nonostante le vicende raccontate. Dalla sua penna passa tutto direttamente al lettore: la tristezza, l'angoscia, la paura, l'abitudine, la speranza e fin anche la felicità.
A tutto ciò devo aggiungere, per onor di cronaca, che i treni degli orfani erano una realtà piuttosto diffusa in America. Le cose che non so di te è un romanzo, sì, molti eventi sono edulcorati, riarrangiati, rielaborati, ma la storia che sta alla base di questo libro è, purtroppo, una storia vera per tanti bambini dell'America degli anni trenta.
Vi consiglio davvero di leggerlo. Prendetevi un attimo, un sabato pomeriggio o una domenica per godervi questa storia. Vi farà bene.
E ora ditemi: l'avete letto? Vi incuriosisce? Che ne pensate?