domenica 5 aprile 2020

Recensione: SEI DI CORVI di Leigh Bardugo......quando le aspettative superano la realtà....

Buona Domenica delle Palme a tutti,
come passerete questa strana giornata di festa in casa?
Io oggi ho avuto un crollo: è un mese buono che siamo a casa ormai, isolati e lontano dai nostri affetti. Durante la videochiamata giornaliera con mia mamma e mia sorella sono scoppiata a piangere....oggi avremmo dovuto essere tutti a pranzo da mia madre, domenica prossima da mia suocera e lunedì in campagna con i cani a far grigliate e, invece........nulla.... So che siamo tutti sulla stessa barca...ma immagino che sia normale avere dei momenti no....

Vaaaa beeeeh....alleggeriamo la giornata, tornando al post. Oggi voglio parlarvi di SEI DI CORVI di Leigh Bardugo, edito da Mondadori. Si tratta di un romanzo per il quale è stata fatta una pubblicità pazzesca.  Pronti?

foto tratta da goodreads
Titolo: Sei di corvi
Serie: The six of crows duology #1
Autore: Leigh Bardugo
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 401
Prezzo: € 17,00 (cartaceo); € 8,99 (ebook)

VOTO: 3/5
Trama: A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare. Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura - un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni...
RECENSIONE
foto tratta da Pinterest
Come dicevo prima, su questo romanzo c'è stato un hype pazzesco. Pubblicità ovunque, certo non ai livelli di Nevernight, ma quasi: unboxing, gruppi di lettura, feed e storie di Instagram strapiene... per cui volete che io non abbia letto questo libro? Ovviamente, impossibile. 
Sebbene sia uscito già da qualche mese (settembre 2019 se non sbaglio) sono riuscita a leggerlo solo a marzo. Non so come mai, ma sembra che in questa quarantena non abbia mai tempo per leggere, capita anche a voi?

Sei di corvi è ambientato nel Grishaverse, creato dall'autrice con la precedente serie, tuttavia non è assolutamente necessario aver letto  Shadow and bones   per poter leggere Six of crows, prova ne è che io ho letto solo il primo volume della precedente serie e non me lo ricordo nemmeno tanto. (QUI)

foto tratta da Pinterest
Sei di corvi accomuna sei ragazzini cresciuti troppo in fretta in una missione suicida ed impossibile: irrompere in una fortezza estremamente militarizzata e protetta per liberare un prigioniero da una prigione da cui non si può uscire se non dalla porta d'ingresso. 

La particolarità di questo romanzo è che ogni capitolo, scritto in terza persona dal narratore onnisciente, è dedicato ad uno dei personaggi. Questa scelta fatta dall'autrice ci permette di conoscere bene, ma non a fondo, i protagonisti della sua storia e di entrare in contatto con loro creando una sorta di empatia. 
Il punto focale di questo romanzo sono i suoi personaggi. Ognuno di loro è unico e per ognuno di loro portare a termine la missione ha un significato diverso: vendetta, emancipazione, amore, crescita, realizzazione. Va detto che questi sei personaggi non hanno nulla dell'eroe o di positivo. Sono poco più che ragazzini che hanno dovuto affrontare la crudeltà della vita e sono il risultato delle loro esperienze negative.
foto tratta da Pinterest
Altro punto a favore di questo libro è che l'autrice ha scritto con maestria la sua storia: il suo stile, infatti, è attento, preciso, dettagliato, a tratti fluido e veloce, a tratti più lento,con un finale decisamente aperto verso il secondo e ultimo volume della serie. 

Ma....

Ho trovato il plot decisamente scontato: ogni volta che i personaggi incappavano in qualche ostacolo che, a prima vista poteva apparire irrimediabile, ecco che si trovava la soluzione. Mi è sembrato, per utilizzare una metafora attinente alla storia, come giocare una partita a carte sapendo che uno dei miei "avversari" avrebbe tirato fuori dalla manica l'asso vincente. Questa sensazione permane per tutta la lettura, fino al finale, prevedibile anche quello.

In conclusione Sei di corvi si è rivelata una lettura piacevole, un romanzo ben scritto, ma spesso ovvio, che, tuttavia, non mi sento di sconsigliare. 
Leggerò sicuramente Il regno corrotto, perché, ovviamente, sono curiosa, ma con aspettative più basse.

Voi lo avete già letto? 
Qual è il vostro personaggio preferito?

R.



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