Buon giorno a tutti lettori,
oggi vi propongo la recensione di un libro che ho letto i primi giorni di gennaio. Si tratta di Teardrop di Kate Lauren, già autrice della serie Fallen che io ho adorato.
Teardrop si presenta con una cover stupenda e con un tema di fondo originale, ma alla fine risulta essere sempre la solita storia, nonostante alcuni elementi di novità
Titolo: Teardrop
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 460
Prezzo:18,50 €
Trama: Il mondo di Eureka affonda all'improvviso quando un'onda anomala le porta via sua madre Diana. Il loro rapporto era speciale e ora che Diana non c'è più, Eureka vorrebbe solo scomparire per dimenticare. Fare breccia nel guscio in cui si chiude è sempre più difficile per chi le sta intorno. Proprio quando il dolore sembra diventare insopportabile, Eureka si accorge di non essere sola. Ander compare all'improvviso nella sua vita, ma è come se si conoscessero da sempre. Eureka sente che Ander profuma di oceano, un oceano nel quale vorrebbe perdersi, e i suoi occhi sono così azzurri e profondi da darle le vertigini. Ma non è facile fidarsi di lui: dopo il suo arrivo strane coincidenze portano a galla vecchie storie fantastiche e terribili, antiche leggende di mondi sommersi. Quando queste fiabe irrompono nella realtà mettendo in pericolo lei e i suoi cari, Eureka capisce di essere parte di un disegno più grande in cui le sue lacrime hanno un potere immenso ma ancora sconosciuto.
Avevo preso e iniziato Teardrop quasi subito dopo la sua uscita, poi, non so, forse presa da altre letture e incuriosita da altre storie lo avevo accantonato fino a dimenticarmene. Un libricino tutto solo lì sul mio comodino, in attesa di essere letto.
All'inizio dell'anno, dopo le abbuffate natalizie, ho ripreso in mano Teardrop e, nemmeno tanto convinta, sono andata avanti con la lettura. Questo libro mi è piaciuto sì e no.
Eureka si trova in un momento cruciale della sua vita: qualcuno ha deciso che è ora per lei di morire, ma il piano non va come progettato. L'onda anomala creata appositamente per lei non è sufficiente a raggiungere lo scopo di chi la vuole morta, infatti a perdere la vita è la madre Diana. Questo è il primo, primissimo evento che ci viene presentato dalla Lauren nel suo ultimo libro. Quindi da subito sappiamo con chi la protagonista dovrà confrontarsi: qualcuno in grado di manipolare l'acqua e il vento. Segue la descrizione della vita di Eureka successiva alla morte della madre, al suo trasferimento nella casa del padre con la matrigna e due fratellini pestiferi. Ci viene presentata una protagonista che ha perso la voglia di vivere e reagire, che va avanti per inerzia, che ha nascosto infondo al suo cuore, nell'angolo più oscuro e remoto, tutte le sue emozioni. La narrazione degli eventi sembra seguire lo stato d'animo di Eureka, noioso, lento a non finire, prolisso e....assolutamente spento. D'altronde la storia ci viene raccontata da Eureka in prima persona, per cui il racconto non poteva che rispecchiare il suo stato d'animo. Nemmeno l'introduzione del personaggio maschile, Ander, serve a risollevare un pò il clima troppo cupo. Ander è un ragazzo bellissimo, talmente bello che si fa persino fatica a scorgerne i lineamenti troppo perfetti. Il ragazzo che profuma di oceano piomba nella vita di Eureka inaspettatamente, va e viene a suo piacimento, senza spiegazioni, senza troppi complimenti. In realtà, il lettore sa già dal prologo chi è Ander, qual è la sua missione e che cosa effettivamente sia.
Ecco...io ho odiato tutta questa parte: ho odiato la lentezza della narrazione, la tristezza che mi ha messo addosso, ho odiato Eureka in ogni sua più piccola particella. E questo, oltre ad un triangolo decisamente forzato con il migliore amico della ragazza, costituiscono la parte decisamente no del libro.
La situazione si risolleva quando viene aperto il testamento della madre di Eureka e grazie al curioso lascito della stessa alla figlia: un libro scritto in una lingua incomprensibile, un medaglione che pare non aprirsi e una scatoletta contenente una pietra e pochissime righe che non spiegano nulla.
Ed è ora che lo stile della Lauren cambia, diventado un pò più incalzante e serrato facendo alzare il mio livello di interesse nella storia.
Questa dovrebbe essere la parte sì: strane coincidenze che si accavallano una sull'altra, un ritmo più frenetico, eventi che si susseguono velocemente, per non parlare del tema di fondo che viene introdotto nel prologo ma va via via sviluppandosi con la traduzione del diario di Diana: un amore destinato che nasce nelle profondità dell'oceano.
Non so cosa pensare esattamente di questo libro: se faccio mente locale devo dire che nemmeno Fallen mi aveva incuriosito più di tanto all'inizio, ho dovuto passare buona metà del libro prima di essere completamente coinvolta e poi divorare l'intera serie. Potrebbe essere un tratto distintivo della Lauren quello di partire in sordina per poi esplodere nel finale? Non so.
Non mi sento di stroncare completamente questo libro, forse alla luce della storia completa il mio giudizio sarà diverso. Per ora non mi sbilancio tanto.
Vi dico che Teardrop non mi è piaciuto tantissimo, non mi ha entusiasmato più di tanto, ma che non mi sento di giudicarlo eccessivamente male.
Ecco... la mia recensione indecisa su questo libro.
Allora, so di non avervi dato un'idea precisa di questo libro, ma effettivamente un'idea precisa non ce l'ho. Voi lo avete letto? Che ne pensate? Fatemi sapere se sono l'unica pecora nera o se qualcuno condivide questo mio smarrimento.
Un baciooooo,