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giovedì 3 ottobre 2013

Recensione: L'angelo caduto di Susan Ee

Buon pomeriggio a tutti,
lo sfoltimento della mia TBR procede e ieri sera ho terminato L'angelo caduto della Ee. Lasciatemi dire che anche questo libro mi ha deluso un pochino.
Ecco la mia recensione.

Più riguardo a L'angelo caduto

Titolo: L'angelo caduto
Autore: Susan Ee
Casa editrice: Fanucci
Pagine: 320
Prezza: 12,00 €

Trama: Un esercito di angeli sterminatori ha attaccato la Terra: dopo poche settimane la violenza dilaga ovunque, insieme alla paura e alla superstizione. Nella Silicon Valley ostaggio delle gang, la diciassettenne Penryn cerca di sopravvivere e proteggere la sua famiglia, fino a quando gli angeli guerrieri non rapiscono sua sorella minore, la più fragile, la più indifesa. L'unico modo per salvarla è affidarsi a un nemico, un angelo che ha perso le ali in combattimento e ora ha bisogno, come Penryn, di raggiungere la roccaforte delle crudeli creature alate a San Francisco. Nel viaggio che li porterà alla città, Penryn e Raf impareranno a contare solo l'una sull'altro, in un deserto in cui regnano la devastazione e il sospetto e in cui il pericolo è dietro ogni angolo

L'angelo caduto di Susan Ee è un romanzo uscito qualche mese fa, la cui protagonista è stata presentata come la nuova Katniss Everdeen....seriously? Mi ero fatta un'idea diversa di Katniss,...
In un mondo post apocalittico, dove gli angeli non sono per niente le creature serafiche che fin da bimbi impariamo a conoscere, Penryn cerca di mantenere e gestire la sua famiglia composta dalla piccola Paige, sette anni, disabile e dalla madre schizzofrenica e paranoica.
Le città, ormai deserte e distrutte, non offrono alcun rifugio ai pochi umani superstiti, non c'è più corrente elettrica, niente cibo né linee telefoniche, le case abbandonate, gli uffici vuoti.
San Francisco sembra appena uscita da uno di quei film sugli alieni che arrivano sulla terra e distruggono tutto; è questa l'immagine adatta per rappresentarvi gli angeli di Susan Ee: creature spietate, senza cuore che distruggono per il gusto di farlo.
Ecco...quando si parla di angeli, nei libri, mi vengono sempre un po' di brividi: insomma, siamo cresciuti credendo che gli angeli siano creature buone, eteree, messaggeri del Signore...ecco (d'accordo datemi della bigotta) vedere in che modo la figura dell'angelo viene interpretata e adattata nella gran parte dei libri che leggiamo mi sembra un po' fuori luogo, l'immagine che ne da la Ee poi per me è assurda: l'angelo è una figura assetata di potere, abile nei giochi di politica (sì, avete letto bene, politica) che è disposto a tutto pur di raggiungere il suo scopo....uhm...non so....
Tornando alla storia: in uno degli spostamenti per proteggere la sua famiglia Penryn si imbatte in un gruppo di angeli, terrorizzata fa nascondere la madre e la sorella e si acquatta ad osservare la scena. Un angelo dalle ali bianchissime è gravemente ferito, nonostante ciò, riesce a tenere testa agli altri, fin quando non lo atterrano e gli strappano le ali. Nel frattempo uno degli angeli si accorge degli intrusi e nell'allontanarsi rapisce la piccola Paige. Tutto parte da qui: in una lotta contro il tempo Penryn sequestra l'angelo e le sue ali con le quali lo ricatta affinché la aiuti a ritrovare la sorella. Tra Raf e Penryn non è subito amore....anzi gli scontri e le liti tra i due sono numerosi, nonostante ciò riescono a trovare un accordo che li soddisfa entrambi: Penryn ridarà le ali a Raf se Raf la aiuterà a salvare la sorellina.
Partendo dal presupposto che ho apprezzato tantissimo il mondo postapocalittico ideato da Susan Ee, con gli angeli da una parte e gli umani superstiti che cercano di organizzare la resistenza dall'altra, devo ammettere che mi aspettavo qualcosina di più.
Innanzitutto i personaggi: mentre Raf, l'Ira di Dio, rappresenta lo stereotipo del protagonista maschile bello e dannato, con capacità sovrannaturali (ovviamente...è un angelo), la nostra Penryn, viene descritta come una ragazza combattiva, agguerrita, forte, a cui hanno insegnato fin da piccola a difendersi. Peccato che poi si discosti notevolmente dalla descrizione che ne viene data: cede continuamente agli ordini di Raf, si imbarca in situazioni che non è in grado di gestire, più volte afferma che non vorrebbe essere sola. Insomma, mentre il personaggio di Raf resta coerente con il ruolo che ricopre fino alla fine del libro, Penryn è piuttosto contraddittoria.
Ci sono poi tre aspetti  che mi hanno lasciata un po' così:
1) Che fine ha fatto la parte romance che avrebbe reso più interessante la storia?
2) Ma chi diavolo si è occupato della traduzione?
3) L'angioletto sulla foglia nella cover dovrebbe rappresentare Raf?? Ma che...??? E poi è identica alla cover di Schegge di me!
Chiusa la polemica.
Tutto sommato L'angelo caduto, si legge in poco tempo: lo stile dell'autrice è veloce e gli eventi si susseguono rapidamente uno dietro l'altro. La Ee non lascia spazio all'immaginazione: è diretta su tutto, senza fronzoli, tremendamente descrittiva. Come dicevo prima, l'ambientazione è molto ben riuscita. Il lettore è praticamente catapultato in trincea, in un mondo dove la guerra ha distrutto tutto ma ancora non è finita.
Peccato per qualche piccolo difettuccio.
Allora chi di voi ha letto questo libro? Che ne pensate? Solo io sono rimasta un pelo delusa o anche voi? E chi non l'ha letto, pensa di farlo? Sono sempre curiosa di conoscere le vostre opinioni.

lunedì 16 settembre 2013

Chi ben comincia #6

Buon lunedì lettori di Inside a Book,
la settimana è iniziata e quindi quale momento migliore per postare la rubrica CHI BEN COMINCIA! ideata da Alessia del blog Profumo di libri?
Le regole da seguire sono semplici:

1) prendete un libro a caso dalla vostra libreria
2) riposrtate le prima 10, 20, 30 righe
3) aspettate i commenti.

L'incipit che vi propongo questa settimana appartiene ad un libro che  mi incuriosisce molto. Si tratta di L'angelo caduto di Susan Ee. I commenti positivi sono numerosi e io l'ho acquistato e sono quasi pronta per leggerlo, quindi...perchè non iniziare dal principio? 


Più riguardo a L'angelo caduto
È incredibile che ci siano stati dei tramonti meravigliosi da quando siamo stati attaccati. Dalla finestra del nostro condominio il cielo si accende delle più vivaci sfumature d'arancio, rosso e porpora, come quelle di un mango. Le nuvole sembrano bruciare con i colori del tramonto, e temo quasi che possa prendere fuoco anche chi di noi vi capiti sotto. Accarezzata da quel tiepido calore, penso soltanto a chiudere con cura lo zaino senza far tremare le mani. Infilo i miei scarponi preferiti. Lo erano perché una volta ho ricevuto un complimento da Misty Johnson sulle stringhe di cuoio ai lati. Lei fa - faceva - la cheerleader e vestiva alla moda, quindi mi piaceva pensare che questi scarponi mi identificassero come una ragazza di tendenza, anche se sono stati realizzati da un'azienda che produce scarponi da trekking professionali. Sono i miei preferiti perché le stringhe fungono da portacoltelli. Nascondo quelli più affilati nella tasca della sedia a rotelle di Paige. Esito prima di metterne uno nel carrellino della spesa di mamma nel soggiorno, ma lo faccio comunque. Lo ficco tra una pila di Bibbie e un'altra di bottiglie vuote di soda. Ci metto sopra dei vestiti quando lei non mi guarda, con la speranza che non venga mai a sapere che quell'arma si trova lì.

Quanti di voi hanno letto questo libro? Io devo dire che sono molto curiosa perchè ho letto diverse recensioni positive. Voi cosa ne pensate? E non dimenticate di farmi sapere quali sono gli incipi che avete scelto.