Buon pomeriggio a tutti,
lo sfoltimento della mia TBR procede e ieri sera ho terminato L'angelo caduto della Ee. Lasciatemi dire che anche questo libro mi ha deluso un pochino.
Ecco la mia recensione.
Titolo: L'angelo caduto
Autore: Susan Ee
Casa editrice: Fanucci
Pagine: 320
Prezza: 12,00 €
Trama: Un esercito di angeli sterminatori ha attaccato la Terra: dopo poche settimane la violenza dilaga ovunque, insieme alla paura e alla superstizione. Nella Silicon Valley ostaggio delle gang, la diciassettenne Penryn cerca di sopravvivere e proteggere la sua famiglia, fino a quando gli angeli guerrieri non rapiscono sua sorella minore, la più fragile, la più indifesa. L'unico modo per salvarla è affidarsi a un nemico, un angelo che ha perso le ali in combattimento e ora ha bisogno, come Penryn, di raggiungere la roccaforte delle crudeli creature alate a San Francisco. Nel viaggio che li porterà alla città, Penryn e Raf impareranno a contare solo l'una sull'altro, in un deserto in cui regnano la devastazione e il sospetto e in cui il pericolo è dietro ogni angolo

In un mondo post apocalittico, dove gli angeli non sono per niente le creature serafiche che fin da bimbi impariamo a conoscere, Penryn cerca di mantenere e gestire la sua famiglia composta dalla piccola Paige, sette anni, disabile e dalla madre schizzofrenica e paranoica.

San Francisco sembra appena uscita da uno di quei film sugli alieni che arrivano sulla terra e distruggono tutto; è questa l'immagine adatta per rappresentarvi gli angeli di Susan Ee: creature spietate, senza cuore che distruggono per il gusto di farlo.
Ecco...quando si parla di angeli, nei libri, mi vengono sempre un po' di brividi: insomma, siamo cresciuti credendo che gli angeli siano creature buone, eteree, messaggeri del Signore...ecco (d'accordo datemi della bigotta) vedere in che modo la figura dell'angelo viene interpretata e adattata nella gran parte dei libri che leggiamo mi sembra un po' fuori luogo, l'immagine che ne da la Ee poi per me è assurda: l'angelo è una figura assetata di potere, abile nei giochi di politica (sì, avete letto bene, politica) che è disposto a tutto pur di raggiungere il suo scopo....uhm...non so....

Partendo dal presupposto che ho apprezzato tantissimo il mondo postapocalittico ideato da Susan Ee, con gli angeli da una parte e gli umani superstiti che cercano di organizzare la resistenza dall'altra, devo ammettere che mi aspettavo qualcosina di più.
Innanzitutto i personaggi: mentre Raf, l'Ira di Dio, rappresenta lo stereotipo del protagonista maschile bello e dannato, con capacità sovrannaturali (ovviamente...è un angelo), la nostra Penryn, viene descritta come una ragazza combattiva, agguerrita, forte, a cui hanno insegnato fin da piccola a difendersi. Peccato che poi si discosti notevolmente dalla descrizione che ne viene data: cede continuamente agli ordini di Raf, si imbarca in situazioni che non è in grado di gestire, più volte afferma che non vorrebbe essere sola. Insomma, mentre il personaggio di Raf resta coerente con il ruolo che ricopre fino alla fine del libro, Penryn è piuttosto contraddittoria.
1) Che fine ha fatto la parte romance che avrebbe reso più interessante la storia?
2) Ma chi diavolo si è occupato della traduzione?
3) L'angioletto sulla foglia nella cover dovrebbe rappresentare Raf?? Ma che...??? E poi è identica alla cover di Schegge di me!
Chiusa la polemica.
Tutto sommato L'angelo caduto, si legge in poco tempo: lo stile dell'autrice è veloce e gli eventi si susseguono rapidamente uno dietro l'altro. La Ee non lascia spazio all'immaginazione: è diretta su tutto, senza fronzoli, tremendamente descrittiva. Come dicevo prima, l'ambientazione è molto ben riuscita. Il lettore è praticamente catapultato in trincea, in un mondo dove la guerra ha distrutto tutto ma ancora non è finita.
Peccato per qualche piccolo difettuccio.
Allora chi di voi ha letto questo libro? Che ne pensate? Solo io sono rimasta un pelo delusa o anche voi? E chi non l'ha letto, pensa di farlo? Sono sempre curiosa di conoscere le vostre opinioni.