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lunedì 5 dicembre 2016

FLAWED. GLI IMPERFETTI di Cecelia Ahern - Recensione

Buonasera a tutti lettori,
nel weekend ho finito Flawed. Gli imperfetti di Cecelia Ahern.
Nel post dedicato alla mia TBR natalizia vi ho parlato di come questo libro mi abbia attirato nelle sue maglie e mi abbia obbligato a prenderlo e leggerlo (QUI), quindi, ora, sono qui a parlarvene


Titolo: Flawed: Gli imperfetti
Autore: Cecelia Ahern
Casa editrice: DeAgostini
Pagine: 322
Prezzo: € 12,67 (qui )
e mezzo

Trama: In un futuro non molto lontano, il giudice Crevan è a capo della Gilda, uno speciale tribunale con il compito di condurre una spietata crociata contro l’immoralità. È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a fuoco con una F sulla pelle e da allontanare dalla società civile. Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D’un tratto, ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più, perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di soccorrere il pover’uomo e quel gesto si ripercuote su di lei con conseguenze drammatiche. Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene trascinata in tribunale davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un ragazzo misterioso e affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine potrà contare.


RECENSIONE
Allora, non ho buone parole da spendere per questa storia.
Sono partita con un sacco di aspettative...ho provato una forte attrazione per questo libro, fin da subito tanto che l'ho preso appena ho potuto e contavo i giorni dal momento in cui me lo sarei goduto e......ovviamente ne sono rimasta delusissima.
Flawed racconta di una società futura nella quale non essere perfetti è molto pericoloso: la Gilda, organizzazione che si occupa di giudicare i cosiddetti fallati, imprime un marchio a fuoco per indicare e far riconoscere alla società chiunque abbia commesso un errore di giudizio (una F sulla tempia) o si sia discostato dalla retta via (una F sotto al piede) o abbia mentito (una F sulla lingua). Una punizione atroce per dare l'esempio ed insegnare a tutti che non essere perfetti non è un'opzione contemplabile.
Celestine è la ragazza più perfetta che si possa immaginare ma un giorno, mossa da compassione, compie un gesto che cambierà la sua vita per sempre, vanificando tutti gli sforzi fatti per raggiungere la posizione che occupano lei e la sua famiglia.
Mi aspettavo di più da questo libro della Ahern e invece ho trovato solo un altro distopico,  uno come tanti, che nulla aggiunge alle diverse storie racchiuse in questo genere, tutte uguali e simili tra loro.
Flawed racconta la storia di Celestine e basta. Della sua vita prima e dopo, dei suoi progetti, delle sue aspettative e delusioni e nient'altro.
Il messaggio che l'autrice vuole lanciare è chiaro e arriva forte al lettore ma chi legge vuole una storia, vuole vivere con il protagonista del libro, vuole azione e movimento. Non mi riferisco ad avventure spericolate ma che almeno succeda qualcosa. In Flawed non accade nulla se non l'episodio da cui prende il via la storia di Celestine.
Nulla.
Senza contare che si tratta di un libro che non finisce, con un finale apertissimo e che obbliga, per forza di cose, a leggere il secondo volume. E' esattamente come se il primo capitolo di questa serie non fosse nient'altro che una puntata che si interrompe sul più bello....lasciando il lettore, che finalmente sperava in un riprendersi della storia, a bocca asciuttissima.
Forse meritava anche tre stelline ma sono rimasta immensamente delusa e per ora non mi sento di alzare la mia valutazione.
Forse leggerò il secondo e forse cambierò idea....vi farò sapere.

Che ne pensate? 
Chi di voi lo ha letto?
 Rosy

lunedì 27 giugno 2016

DIMMI TRE SEGRETI di Julie Buxbaum

Buon pomeriggio a tutti,
avrete notato, di nuovo, la mia assenza, ma la mia vita ha preso una piega inaspettata che mi porterà a studiare come una dannata per tutta l'estate. Lunedì scorso, infatti, ho saputo di aver passato lo scritto dell'esame avvocato e di essere stata ammessa agli orali: sei materie in due mesi e mezzo o poco più....capirete che la mia estate non sarà facile, non sarà leggera e che praticamente è finita qui.
Ma non importa perchè ho lavorato tanto per arrivare a questo punto e l'orale che mi aspetta è l'ultimo tassello per completare il mio percorso. L'ultimo. Quindi mi spiace se sarò assente, ma capite che DEVO studiare.

Ora che ho condiviso con voi il mio panico, vorrei parlarvi di un libro che ho finito un paio di settimane fa e che mi è piaciuto tantissimo. Si tratta di Dimmi tre segreti di Julie Buxbaum.



Titolo: Dimmi tre segreti
Autore: Julie Buxbaum
Casa editrice: DeA
Pagine: 384
Prezzo: € 12,67
Acquista qui: Dimmi tre segreti

Trama: E se la persona che ti conosce meglio al mondo fosse l’unica che non hai mai incontrato?
Jessie ha sedici anni e una vita da schifo. O almeno così le sembra il giorno in cui lascia Chicago per frequentare il liceo più snob di Los Angeles. Ma proprio quando le cose si mettono male, riceve una mail misteriosa. Una mail in cui Un Perfetto Sconosciuto si offre di aiutarla a orientarsi nella giungla della nuova scuola, mantenendo però l’anonimato. Jessie è perplessa: si tratta di uno scherzo di cattivo gusto o qualcuno vuole davvero darle una mano? Il punto è che lei non è nelle condizioni di rifiutare un aiuto tanto generoso: sua madre è morta ormai da un paio di anni, e suo padre si è risposato, costringendola a trasferirsi dall’altra parte del Paese, in un posto che odia con un fratellastro che odia ancora di più. Ecco perché Jessie non può fare altro che fidarsi: presto, Un Perfetto Sconosciuto diventa il suo migliore amico, e lei decide che è arrivato il momento di incontrarlo. Ma, si sa, ci sono segreti che è meglio non svelare mai…

INCIPIT: Settecentotrentatré giorni dopo la morte di mia madre, quarantacinque dopo la fuga d'amore di mio padre con una sconosciuta incontrata su internet, trenta dopo il nostro trasloco improvviso in California e solo sette dopo aver iniziato il penultimo anno in una scuola nuova dove non conosco praticamente nessuno, mi arriva una mail.

RECENSIONE
Dimmi tre segreti è un libro davvero, davvero bello. Una sorpresa che non mi aspettavo. 
Avevo letto diverse recensioni positive, ma io non credo se non vedo leggo e quindi eccomi qui, dopo aver toccato con mano, ad esaltare il piccolo capolavoro di Julie Buxbaum.
Immaginate di essere una ragazzina che ha perso la madre a causa di una brutta malattia e di avere un padre che non sa da che parte cominciare a vivere....immaginate che quello stesso padre sposi una donna ricchissima con un figlio stravagante....immaginate che quella donna viva in una lussuosissima villa di Los Angeles.....bene...ora immaginate di dovervi trasferire in una scuola nuova, pensata per figli di persone ricche, molto ricche, e che sono pronti a tutto pur di guadagnarsi il loro posto ad Harvard, immaginate di aggirarvi, con i vostri jeans di seconda mano, per i corridoi di questa scuola, di cercare di fare nuove amicizie, di stare al passo con il programma scolastico e di sopravvivere ad una terribile forma di baby bullismo....ecco....in queste condizioni non vorreste anche voi un angelo custode che si chiama Perfetto Sconosciuto e che vi invia mail anonime per aiutarvi a sopravvivere alla jungla di LA?
Io sì.
Dimmi tre segreti è un piccolo capolavoro. Con il suo stile super-moderno la Buxbaum è riuscita a ricreare perfettamente il mondo di una adolescente particolarmente sfortunata e alle prese con una situazione non proprio facile.
L'autrice riporta mail e chat, alternando le conversazioni telematiche con il normale racconto delle vicende di Jessie. Questa scelta rende il suo romanzo non solo moderno e assolutamente attuale, ma vivo, dinamico, reale.
L'idea di Perfetto Sconosciuto è stata geniale: ho passato tutto il tempo della lettura (due giorni, si legge benissimo) a chiedermi chi potesse essere, anche se, poi, alla fine, ci si arriva. Perfetto Sconosciuto è il personaggio che ho amato di più, più della protagonista, più del fratello acquisito di Jessie (e ce ne vuole). Perchè? Perchè forte della maschera che indossa è libero di aprire tranquillamente il suo animo e di mostrarsi per come è realmente, di far conoscere al lettore le sue aspirazioni e le sue paure senza complessi e senza timori. E poi è una persona molto saggia.
Con Dimmi tre segreti, l'autrice tocca temi attualissimi, in primis quello del bullismo e insegna ad affrontare la vita e a non crogiolarsi in rimorsi e rimpianti.
Innamorarsi di questo libro è un attimo. Entra nel cuore con una velocità sorprendente.


Che ne pensate? 
Lo avete letto? 
Lo farete?
Rosy

lunedì 23 maggio 2016

Sunday news #7 on Monday

Buon lunedì a tutti,
ormi mi riesce impossibile postare una rubrica esattamente nel suo giorno di pubblicazione e così, anche questa voltam Sunday news non è stata pubblicata di domenica. Devo imparare a programmare!
Oggi è una giornata buia e tempestosa...ha appena finito di grandinare acini d'uva e ora c'èe un cielo nerissimo e piove e tuona e lampa... (si dice lampa?).
Oggi vi mostro alcuni libri che sembrano mooolto interessanti e che io ho già messo in wishlist.
Siete pronti?


Titolo: Le cesoie di Busan

Autore: Karen Waves
Casa editrice: Autopubblicato
Pagine: 192
Prezzo: € 9.98
Acquista qui: Le cesoie di Busan (La studentessa e il potatore Vol. 1)


Trama: Quando Valentina conosce Won-ho capisce subito tre cose: la prima, che è la persona più antipatica che abbia incontrato in Corea; la seconda, che le sue labbra bellissime non possono cambiare questo fatto; e la terza, che se le chiederà di uscire gli dirà sicuramente di no. 
Dopotutto, non hanno niente in comune: solo un pessimo carattere, un umorismo tagliente, la profonda insofferenza per tutto ciò che non si possa fare in tuta e la passione che li consuma ogni volta che si incontrano. 
Ma Won-ho è tanto abile nel convincere Valentina quanto lo è a potare gli alberi di Busan e così, tra picnic al chiaro di lampione e caldi pomeriggi nei frutteti, la loro relazione cresce e l’attrazione si fa sempre più intensa. 
Anche se la coinquilina di Valentina insiste che si stanno innamorando e che sono fatti l’uno per l’altra, la famiglia di Won-ho si oppone e Valentina si trova di fronte a una scelta difficile. 
La storia d’amore con Won-ho sopravviverà, o lei e il suo appassionato potatore hanno i baci contati?


Titolo: L'ultima estate a Chelsea Beach
Autore: Pam Jenoff
Casa editrice: Harper Collins Italia
Pagine: 314
Prezzo: € 12,67
Acquista qui: L'ultima estate a Chelsea Beach

Trama: Nell'estate del 1941 Adelia Monforte, giovane ebrea, raggiunge l'America da Trieste per garantirsi quella sicurezza che l'Europa non può più darle. Accolta dagli zii, trascorre un'indimenticabile estate sulle coste del New Jersey insieme ai vicini di casa, la famiglia irlandese dei Connally. I quattro ragazzi Connally e la loro madre riescono a trasmetterle un calore e un affetto che Addie non pensava che avrebbe più provato. E se Liam, Jack e il piccolo Robbie diventano per lei amici fraterni, per Charlie, il maggiore, avverte fin da subito un sentimento più profondo. Quando è con lui i colori sono più vividi, il sole più caldo, il profumo dell'oceano più intenso e Addie vorrebbe che l'estate non finisse mai. Ma i venti di guerra soffiano impetuosi anche attraverso l'Atlantico e la spensierata adolescenza termina bruscamente in un giorno d'autunno quando un'insensata tragedia porta via il piccolo Robbie e tutti i sogni di Charlie e Addie. Per sfuggire all'infelicità a alla solitudine lei parte prima per Washington e poi per una Londra ferita dai bombardamenti e qui, come collaboratrice del Washington Post, comincia a trovare la sua strada. Il passato però non l'abbandona mai, è qualcosa con cui deve fare i conti, e forse la risposta ultima si trova su una spiaggia battuta dalle onde, nell'unico luogo che l'ha vista davvero felice.




Titolo: Le avventure di Jacques Papier
Autore: Michelle Cuevas
Casa editrice: DeAgostini
Pagine: 192
Prezzo: € 10,97
Acquista qui: Le avventure di Jacques Papier:

Trama: Jacques Papier ha otto anni e il terribile sospetto che tutti lo detestino. Tutti, tranne la sorellina Fleur. A scuola i professori lo ignorano quando alza la mano, ai giardinetti gli amici non vogliono mai giocare con lui, e a casa i genitori dimenticano sempre di aggiungere un posto a tavola. Ma la realtà è ben più terribile di quanto Jacques possa pensare... perché lui è solo l'amico immaginario di Fleur! Sconvolto, il ragazzino decide di iniziare un viaggio. Una lunga e sorprendente avventura alla ricerca di se stesso.





Titolo: Una deliziosa pasticceria a Parigi
Autore: Laura Madeleine
Casa editrice: Piemme
Pagine: 324
Prezzo: € 15,73
Acquista qui: Una deliziosa pasticceria a Parigi

Trama: Parigi, 1909. In una stradina appartata c'è un luogo dove, a ogni ora, il profumo che si sente nell'aria è quello di zucchero a velo e crema pasticcera. La Pâtisserie Clermont è la più elegante della città, famosa per le vetrine colorate di macarons e per la gentilezza di Jeanne, la figlia del proprietario. Eppure Jeanne, dietro le apparenze di ragazza tranquilla e sorridente, ha un segreto. Un amore proibito che non può confessare a nessuno. Quando ha visto per la prima volta Guillaume du Frère, un ragazzo di Bordeaux arrivato in città per guadagnarsi da vivere come ferroviere, è stato per caso. Da allora i due non si sono più staccati, pur sapendo di non avere alcun futuro. Fino a che un terribile tradimento ha svelato a tutti il loro amore, e li ha separati, forse per sempre. Ai giorni nostri, Petra è una studentessa di storia a Cambridge, che sta studiando la vita di suo nonno, un importante storico, e si imbatte in una strana lettera a sua firma. Datata 1910, la lettera è indirizzata a un certo G. Du Frère, e chiede una cosa sola: perdono. Petra scoprirà così la storia di Jeanne e Guillaume, e la parte che vi ebbe suo nonno, gettando luce su quello che avvenne davvero.

Questo è quanto. Si tratta di libri che sono già usciti tutti. Io li ho messi tutti in wishlist e spero di riuscire a leggerli prima o poi.

Qualcuno di voi li ha già letti?
Lo farete? 
Quale mi consigliate?
Rosy

giovedì 2 aprile 2015

ANNA AND THE FRENCH KISS di Stephanie Perkins

Buon giovedì a tutti,
io ho appena saputo che domani si sta a casa da lavoro e sto già facendo festa! Ieeeeeeeeee,
Avrei una mezza intenzione di passare questo inaspettato venerdì libero a preparare le pastiere per Pasqua e Pasquetta....quasi, quasi....
Cooooomunque, oggi voglio parlarvi di Anna and the French kiss, alias Il primo bacio a Parigi, edito da Deagostini.
Ormai un po' conoscete i miei gusti e sapete che io, in questi romanzi, ci sguazzo. Il primo bacio a Parigi è un libro davvero bello che credo possa piacere anche a chi di voi non ama proprio il genere.


Titolo: Il primo bacio a Parigi
Autore: Stephanie Perkins
Casa editrice: Deagostini
Pagine: 428
Prezzo: € 14,90



Trama: Non c’è nulla che Anna aspetti più dell’ultimo anno al liceo. E’ sicura che ogni singolo momento insieme alla sua migliore amica e al ragazzo per cui ha una cotta colossale sarà indimenticabile. Ma le cose non vanno affatto come sperato perché i genitori di Anna decidono di spedirla per un anno intero in collegio a Parigi. Anna è disperata … almeno fino al giorno in cui incontra Etienne St.Clair. Divertente, sensibile, affascinante, St. Clair sembra proprio il ragazzo perfetto. C’è solo un piccolo problema: lui è fidanzato. Ma- si sa – Parigi è la città più romantica del mondo, e tra una passeggiata sulle rive della Senna e un appuntamento al chiaro di luna, tutto può succedere ….



INCIPIT: Ecco tutto ciò che conosco della Francia: Amélie e Moulin Rouge. La Tour Eiffel e l'Arco di Trionfo, anche se non ho la più pallida idea della loro reale funzione. Poi ci sono Napoleone, Maria Antonietta e una sfilza infinita di re che si chiamavano Luigi. E neanche in questo caso sono sicura di che cosa abbiano fatto, ma penso che c'entrino in qualche modo con la rivoluzione francese, che a sua volta c'entra con la parata del 14 luglio.


RECENSIONE
Ah che cos'è questo libro.
Il primo bacio a Parigi è una storia veramente dolcissima che senza troppe pretese entra sotto la pelle e non puoi fare a meno di finire di leggerla.
Anna viene catapultata a Parigi, una città completamente diversa da quella negli Stati Uniti in cui è sempre vissuta, a frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola d'elites.
Qui conosce Etienne St. Clair, bellissimo, ma di una bellezza normale, di quelle cui siamo abituate noi che non viviamo in un libro, un ragazzo dolce, simpatico, divertente e intelligente. Unica pecca: la fidanzata.
Nel corso dell'intero anno scolastico, periodo in cui si snocciolano le vicende raccontate dalla Perkins, io mi sono innamorata lentamente di Anna e con lei di St. Clair. Anna è una protagonista che si fa amare con facilità perché è davvero quella che dice di essere: una comune adolescente, con un padre un po' strambo, che sa dove vuole arrivare ma non sa ancora come arrivarci. Allo stesso modo Etienne, così dolce nella sua fragilità, così insicuro eppure popolarissimo, è un personaggio a cui ci si affezione senza nemmeno accorgersene.
La normalità è la chiave vincente di questo romanzo: niente ragazzi perfetti con addominali da urlo e un terribile segreto, niente ragazzine che pensano di essere orribili quando è lampante che così non è, niente amore a prima vista e legami indissolubili. Anna and the french kiss, alias Il primo bacio a Parigi, è una ventata di aria pulita in tanti YA che siamo, ormai, abituati a leggere. Come pulito, fresco e semplice è lo stile della Perkins.
Impossibile non innamorarsi della Parigi che esce dalla penna dell'autrice, impossibile non appassionarsi ai film preferiti di Anna. Impossibile non immaginarsi in piedi, di fronte a Notre Dame, sul Point zero ad esprimere un desiderio.
E in tutta questa normalità, la Perkins è riuscita a non essere mai banale ma a coinvolgermi sempre più nella storia, ad attirarmi inesorabilmente verso un finale dolcissimo e perfetto.

SERIE: Anna and the French kiss
1) Il primo bacio a Parigi (febbraio 2015)
2) Lola and the boy next door (inedito in Italia - settembre 2011)
3) Isla and the happily ever after (inedito in Italia - gennaio 2014)



Chi di voi ha letto questo libro? 
Che ne pensate?
Siete stati a Parigi? Qual è il luogo che vi è rimasto più nel cuore di questa città?
Io ho amato Montmartre e la basilica di Sacre Coeur

Rosy

giovedì 6 novembre 2014

Recensione: ALTHEA E OLIVER di Cristina Moracho


Buongiorno a tutti,
quanta pioggia è venuta giù? L'altra notte c'è stato un temporale violentissimo, con i fulmini che rischiaravano a giorno e tuoni fortissimi, degno di un romanzo horror con i fiocchi!

Oggi voglio parlarvi di Althea e Oliver di Cristina Moracho, edito da De Agostini. Ero curiosa di leggerlo, perché per il web ci sono un sacchissimo di recensioni positive. Ma........

Più riguardo a Althea & Oliver

Titolo: Althea e Oliver
Autore: Cristina Moracho
Casa editrice: De Agostini
Pagine: 426
Prezzo: 14,90

Trama: Althea e Oliver si conoscono da sempre e sono amici per la pelle fin dal primo giorno di scuola. Ora, a diciassette anni, la loro amicizia potrebbe trasformarsi in qualcosa di più, e Althea lo sa. Così una sera, dopo una festa e qualche bicchiere di troppo, si abbandona a un bacio appassionato con Oliver. Ma, prima che i due amici abbiano il tempo di chiarirsi le idee, succede una cosa inaspettata: Oliver si ammala e cade in un prolungato stato di semi-coscienza. Disperata, Althea prende una decisione che rischia di compromettere per sempre il suo legame con Oliver...



INCIPIT: <<Preferiresti camminare a piedi nudi sui Lego per un chilometro, oppure farti fare un tatuaggio all'interno della palpebra?>> <<Ma che cavolata!>> Oliver pronuncia le parole con voce impastata di stanchezza.<<E' propio questo il punto. Scegli! Non starci a pensare su troppo.>> Althea sta facendo del suo meglio per tenere sveglio Oliver fino a casa. I finestrini sono abbassati  e la macchina è percossa da rabbiose folate d'aria di marzo che le scompigliano i capelli biondi intorno al viso come un paio d'ali bellicose. La radio trasmette uno stridulo lamento punk - rock. Lei grida oltre la musica, mentre Oliver si sforza di tenere gli occhi aperti, con la testa che gli dondola all'indietro contro il sedile.
Recensione
In questa occasione sarò la classica voce fuori dal coro. Althea e Oliver non mi è piaciuto e mi ha annoiata a morte tanto che ho meditato un paio di volte di lasciarlo al suo destino, ma poi sono miracolosamente giunta alla fine.
Althea e Oliver sono due adolescenti, migliori amici sin da bambini e totalmente dipendenti l'uno dall'altra tanto che nessuno dei due ha mai avuto relazioni con altre persone. I due vivono praticamente in simbiosi tranne che per alcuni periodi più o meno lunghi in cui Oliver cade in un sonno comatoso: il ragazzo, infatti, è affetto da una malattia di cui si sa ancora poco, che spegne completamente il cervello di chi ne soffre per farlo dormire intere settimane.
La storia raccontata da Cristina Moracho è incentrata essenzialmente sul rapporto tra i due protagonisti che vorrebbero che la loro relazione si trasformasse in qualcosa di più ma manca sempre qualcosa. 
Come dicevo prima, mi sono annoiata un sacco a leggere questo libro: non succede nulla, le situazioni non si evolvono, i personaggi non crescono e anche se alla fine sembrerebbe quasi che Althea abbia fatto un percorso di crescita personale, in realtà al lettore non arriva il messaggio, se non perché l'autrice lo dice chiaro e tondo. Io non ho notato nessun cambiamento nei personaggi, nessuna evoluzione sentimentale o psicologica. Inoltre, l'autrice fa fare ad Althea, che è una ragazzina al penultimo anno del liceo, alcune cose che io credo siano davvero assurde. Ok, magari ci sta che possa aver pensato di prendere la macchina e farsi sei ore di viaggio da sola per andare a cercare il suo migliore amico, ci sta un po' meno che lo faccia davvero, ma non ci sta proprio per niente che se la cavi con una semplice strigliata al telefono da parte del padre che scopre che la propria figlia è stata a New York per più di un mese senza soldi, ospite di estranei, quando la credeva dall'altra parte dell'America al sicuro in casa della madre. Ecco, a meno che non si tratti di sovrannaturale, non sopporto proprio di leggere di avvenimenti impossibili o esagerati. A tutto ciò, aggiungiamo uno stile piuttosto lento e monotono e la frittata è fatta.
Infine, non si può nemmeno elogiare l'autrice per il grande sforzo fatto nello studiare la malattia di cui soffre Oliver, perchè nei ringraziamenti dice di averci ricamato molto su.
Ho cercato un po' sul web i pareri di qualcun altro, ma ho notato che è piaciuto a tutti. Beh...a me proprio no.
Aspetto i vostri commenti, sulla mia recensione fuori dal coro.
Lo avete letto?
Come lo avete trovato? 

Rosy

martedì 8 aprile 2014

Recensione: AFTERLIFE di Stephanie Hudson

Buona sera a tutti,
ecco una delle recensioni che ho scritto nel fine settimana. Devo essere sincera: questo libro, alle solite quando si tratta di qualcosa di stra acclamato, a me non è piaciuto. L'ho trovato banale, a tratti noioso e scontato.
Ringrazio, ovviamente, la casa editrice che mi ha gentilmente inviato l'ebook per la recensione.


Titolo: Afterlife
Autore: Stephanie Hudson
Casa editrice: De Agostini
Pagine: 608
Prezzo: 14,90 €

Trama: Keira si trasferisce negli USA per iniziare una nuova vita dopo l'incidente che le ha cambiato l'esistenza. A Evergreen Falls inizia a lavorare in un locale, l'Afterlife, gestito da una ricchissima famiglia, i Draven, che si fanno vedere in città solo qualche settimana all'anno. La sera del loro arrivo, Keira scopre che l'uomo che da qualche tempo "incontra" nei suoi sogni è Dominic Draven: il ragazzo è tanto scostante nella realtà quanto premuroso nei suoi sogni. Da quel momento, Keira viene risucchiata in un mondo di cui non immaginava l'esistenza, fatto di demoni e angeli, ma che la attrae come un'ossessione, e più il sentimento che la lega a Dominic cresce, più sarà difficile per lei decidere se fidarsi e rimanere o scappare dalla follia che la consuma.


Allora, da dove iniziare?
Magari vi racconto un po' il contenuto: Kiera si trasferisce dalle verdi campagne inglesi in un paesino sconosciuto al mondo in America. Ospite della sorella, cerca di ricominciare da capo e di dimenticare un orribile passato. Nuovo college, nuovi amici e soprattutto nuovo lavoro.
Kibby (alias Keira) lavora all'Afterlife, unico club della zona, esclusivo e misterioso tanto quanto i suoi proprietari che compaiono una volta all'anno creando scompiglio nel piccolo paese.
I Draven, proprietari di questo locale, sono tre fratelli meravigliosi, due ragazzi e una ragazza che farebbe invidia alle modelle di Victoria's Secret. Vuoi che il più bello nonché capo famiglia non si prenda una cotta stratosferica per la bruttissima, scialba, insignificante, "non sono bella come te" Keira? Ma certo che sì! E vuoi che lui non cerchi in tutti i modi di allontanarla perché è spaventoso, brutto e cattivo? Ovvio! E ancora....vuoi che lei non faccia di testa sua e riesca nell'intento di accalappiare il più figo di tutti nonostante lei sia  bruttissima, scialba, insignificante, "non sono bella come te" ? Beh sapete già la risposta.
Fine della storia.
Potrei chiudere la recensione qui. Basterebbe questo, e invece no. Aggiungiamo che la vera natura dei Draven ci viene svelata solo a tre quarti abbondantissimi del libro (un'agonia, considerate le 600 pagine, sì 600!) e che ad un certo punto tutti, ma proprio tutti i personaggi secondari spariscono. Dite che basta? No! Sapete cosa manca? I dialoghi banali e scontatissimi spesso al limite dell'imbarazzante del tipo "Non sono bella come puoi esserti innamorato di me?" disse lei. "Tu sei miaaaaaa!" risponde lui.
No, ma la cosa più bella è che questo libro, come molti altri che ho letto mi viene presentato così:

Un caso editoriale raro: l'autrice ha scritto e pubblicato in self publishing, negli Usa è stato un bestseller.

Al che, perdonatemi, ma mi sorge spontaneo: SERIOUSLY???!!! Non so se andare avanti a parlarne o fermarmi qui.
Lo stile è piuttosto veloce, ma vi garantisco che in questo caso non è un pregio, ci sono diverse ripetizioni (all'inizio pensavo che Keira avrebbe pianto per tutto il libro!), poco sviluppo dei personaggi, scarsa ambientazione e....possibile che tutti i ragazzi di Evergreen Falls siano goth? Tutti ad eccezione della bellissima Sophia.  Afterlife è banale, scontato, ripetitivo, immaturo e spesso noioso.
Ah, ho dimenticato di dire che la protagonista chiama il suo fidanzato per cognome...in ogni situazone....ripeto in OGNI situazione.
Direi che di materiale su cui riflettere ce n'è e in abbondanza. 



Fortunatamente a questo giro ero preparata: per me caso editoriale dell'anno significa che quel libro non mi piacerà. Non avevo aspettative altissime e non sono rimasta delusa, anzi.
Voi lo avete letto? Sono una voce fuori dal coro o concordate con me?


Questa recensione partecipa alla Mastereader di Lucrezia del blog Il libro che pulsa per la categoria un libro dal titolo che inizi per una lettera compresa tra A e M.

lunedì 30 settembre 2013

Chi ben comincia # 9



Buon lunedì a tutti!
Come è iniziata la vostra settimana? La mia un po' così: mi sono alzata tardi, mi sono vestita di corsa, stirato i capelli liscissimi sono uscita di casa e.....pioveva! Uff e io senza ombrello ho dovuto raggiungere l'ufficio a piedi e così...addio ai miei capelli liscissimi...SGRUNT!
Va beh, torniamo a noi....pronti per una nuova puntata della rubrica Chi ben comincia?
Le regole sono le solite:
 
 
1) Prendete un libro a caso dalla vostra libreria
2) Riportate le prime 10, 20, 30 righe
3) Aspettate i commenti

Più riguardo a Nightshade


Non mi sono mai tirata indietro di fronte a una rissa, ma è nel pieno della battaglia che la mia passione per la lotta esplode incontenibile.
Il ruggito dell’orso mi risuonò nelle orecchie e il suo fiato caldo mi inondò le narici, alimentando la brama di sangue. Il respiro affannato e disperato del ragazzo alle mie spalle m’indusse ad affondare gli artigli nel terreno. Ringhiai di nuovo contro l’imponente predatore, sfidandolo a oltrepassarmi.
Che diavolo sto facendo?
Arrischiai un’occhiata al ragazzo e il battito del mio cuore accelerò all’impazzata: con la mano destra si teneva premute le ferite sulla coscia, mentre il sangue gli sgorgava tra le dita imbrattando i jeans al punto da farli sembrare sporchi di vernice nera. La maglietta squarciata copriva a malapena le unghiate che gli deturpavano il torace. Un grugnito mi si formò in gola. Mi acquattai al suolo, i muscoli in tensione, pronta ad attaccare. Il grizzly si alzò sulle zampe posteriori, ma io mantenni salda la posizione.



Ho scelto questo incipit perché la saga Nightshade di Andrea Cremer è appena terminata e io ancora non ho letto il primo libro. Ci sono molti commenti positivi su questa saga e ora sono curiosa, quindi credo che questo sarà una delle prossime letture.
Voi l'avete letto? Che ne pensate? Fatemi sapere anche quali sono i vostri incipit. Vi aspetto, come al solito, nei commenti!