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lunedì 5 settembre 2016

Recensione - TRA DUE MONDI di Jennifer Armentrout - Covenant Series

Bonjouuuuur!
Finalmente torno a pieno ritmo sul blog e piano piano cerco di recuperare tutti i post che mi sono persa nella blogosfera.
Sto studiando tantissimo, ma mi sono organizzata in modo da avere comunque un'ora o due da dedicare al blog. Spero di rispettare i miei piani.
Oggi vi parlo di uno degli ultimi libri della Armentrout usciti in Italia grazie alla HarperCollins che ha portato, finalmente, nelle nostre librerie la serie Covenant.
Nonostante aspettassi con ansia questo primo volume, le mie aspettative sono rimaste un pochino deluse.


Titolo: Tra due mondi
Autore: Jennifer Armentrout
Casa editrice: HarperCollins Italia
Pagine: 331
Prezzo: € 13,60
Acquista qui: Tra due mondi 


Trama: Gli Hematoi discendono dall'unione di dei e mortali, e i figli di due Hematoi di sangue puro hanno poteri di origine divina. I nati dall'unione tra i figli degli Hematoi e i mortali, invece... be', non proprio. I Mezzosangue hanno solo due possibilità: venire addestrati per diventare Sentinelle con il compito di combattere e uccidere i daimon o diventare servitori nelle dimore dei Puri. La diciassettenne Alexandria preferirebbe rischiare la vita lottando piuttosto che sprecarla pulendo i pavimenti, ma non è detto che ci riesca. La sua condotta, infatti, è tutt'altro che irreprensibile. Ci sono diverse regole che gli studenti del Covenant, come lei, devono seguire e Alex ha dei problemi con tutte, ma soprattutto con la numero 1: le relazioni tra i Puri e i Mezzosangue sono proibite. Sfortunatamente, lei è attratta da Aiden, bellissimo e... Puro. Comunque innamorarsi di Aiden non è il suo più grande problema, rimanere in vita abbastanza a lungo e diventare una Sentinella invece sì. Se fallirà nel suo compito, dovrà fronteggiare un futuro più terribile della morte o della schiavitù: diventerà un daimon, e Aiden le darà la caccia. E quella sarebbe una vera disgrazia.

INCIPIT: Aprii gli occhi di scatto: il mio inquietante sesto sens mi aveva fatto schizzare a mille l'istinto di combattere o di fuggire. Respiravo a fatica a causa del pavimento coperto di polvere e dell'umidità della Georgia. Da quando ero scappata da Miami, non avevo più trovato un posto sicuro. Nemmeno questa fabbrica abbandonata lo era.C'erano dei daimon.

RECENSIONE
Recensire questo libro non è facile.
Io amo la Armentrout e tutto quello che scrive: mi piacciono le sue storie e come le racconta. Tuttavia, in questo caso, ho dovuto storcere un po' il naso e non per l'autrice in sè o la storia.
Non so se avete letto Vampire Accademy di Richelle Mead ma a me sembra che questo primo volume della serie Covenant abbia in comune con la serie della Mead molti, ma molti punti.
Ora, stando a quanto riferito da Goodreads la serie della Armentrout è stata pubblicata prima e parlare di "copiature" mi sembra una bestemmia nei confronti di entrambe le autrici....ma.....sono troppo ugualiiiii! Fortunamtamente alcuni di voi mi hanno tranquillizzata dicendomi che nel proseguo le due storie prendono strade diverse....fiuuuu.
Ora, cercando di superare questo preconcetto di somiglianza tra Covenant e Vampire Accademy, vi dico quello che penso di questa serie tanto, tanto attesa.
Non sto a raccontarvi la storia di base, nè la differenza tra Hematoi, Daimon e sentinelle. Penso che la sinossi dica già abbastanza. Quindi sorvolo.
Innanzitutto i personaggi: la protagonista non mi piace. Alex è troppo piena di sè, troppo orgogliosa, troppo "ci penso io ragazzi" per poi combinare disastri su disastri. Sì, è determinata e coraggiosa, ma credo che una buona protagonista debba avere anche una bella dose di umiltà ed essere in grado di capire quando è ora di fermarsi e non mettere in pericolo la vita degli altri.
Sui Aiden, ovviamente, non ho nulla da dire se non che il suo personaggio mi ha conquistata subito. Certo è più grande di Alex e più maturo. Si porta sulle spalle un bel bagaglio ed è il classico ragazzo che e dovuto crescere in fretta per non annegare. Mi piace. Mi piace un sacco. Le somiglianze con Dimitri (protagonista maschile di VA) sono notevoli a livello caratteriale: schivo, serio, introverso, responsabile, misterioso.... *sospirosospiro*
Non mi piace il migliore amico di Alex (di cui, onestamente, non ricordo nemmeno il nome) e non mi piace Seth, altro personaggio misterioso ed enigmatico con poteri straordinari e destinato ad avere un ruolo importante nell'intera vicenda. Quasi un Dio in terra. Tuttavia, temo il triangolo che la presenza di Seth può scatenare, per cui non mi sbilancio tanto sui miei sentimenti nei suoi confronti.
Passando alla parte romance della storia...beh....wow...la Armentrout ci sa fare con le relazioni impossibili. Infatti, Alex e Aiden non possono stare insieme.... a meno che Alexandria non voglia essere condannata ad una vita di servitù e umiliazione. L'attrazione tra i due è forte e si sente e si manifesta in modo molto, molto divertente. Non c'è nulla che ami di più di un amore impossibile. Ormai conoscete il mio cuore di zucchero filato.
In due mondi ho trovato una Armentrout non all'altezza delle aspettative, ma questo sentimento è facilmente giustificato dal fatto che questo è uno dei suoi primi lavori, tuttavia l'autrice ha saputo creare una buona base di partenza con molti spunti che, sono sicura, permetteranno a questa serie di entrare tra le mie preferite. Sempre che si distacchi effettivamente da Vampire Accademy.
Quindi, tirando le somme, Tra due mondi è un libro che mi è piaciuto, non da impazzire, ma che apre le porte ad una grande storia.
A questo punto non mi resta che incrociare le dita e aspettare il secondo volume. Ho deciso, infatti, che non lo prenderò in lingua, contrariamente alla mia idea originale.

Allora, che ve ne pare? 
Lo avete letto? 
Lo farete?
Vhe ne pensate delle somiglianze con Vampire Accademy?
Rosy

Serie Covenant
0.5# Daimon
1# Tra due mondi
2# Pure 
3.5# Elixir
3# Deity
4# Apollyon
4.5# One and only
5# Sentinel

giovedì 14 gennaio 2016

Release day: LIFE AND DEATH - TWILIGHT REIMAGINED di Stephenie Meyer - Recensione in anteprima

Buon giorno a tutti!
Oggi è una giornata importantissima per tutti i fan di Twilight, infatti è il giorno del decimo anniversario dell'uscita del primo romanzo della serie.
Il post di oggi è dedicato ad un libro che ha fatto e farà molto discutere: sto parlando di LIFE AND DEATH di Stephenie Meyer. Tutti, ne sono sicura, avrete sentito parlare di questa edizione di Twilight reimmaginata con i personaggi capovolti: Bella è Beau ed Edward è Edythe e così via.
Per il decimo anniversario dall'uscita del primo libro della serie Twilight, la Fazi Editore pubblica una nuova edizione del famosissmo romanzo, accompagnato da una storia del tutto nuova, ma non così diversa dalla precedente.
Life and Death esce OGGI nella collana Lain.


DETTAGLI
Titolo: Life and death
Autore: Stephenie Meyer
Casa editrice: Fazi editore
Pagine: 442
Prezzo: € 15,00
Trama: Nello Stato di Washington c’è la cittadina più piovosa d’America. La conoscono bene Edward Cullen e Bella Swan, i protagonisti di Twilight. Lei, dolce ragazza qualunque; lui, giovane misterioso con un segreto inconfessabile. La loro storia d’amore ha conquistato i cuori di tutti. Ma cosa succederebbe se i ruoli si ribaltassero? Se non fosse lui la creatura straordinaria, l’eroe meraviglioso dotato di capacità sovrumane ma… lei? Beaufort è un ragazzo alto e dinoccolato trasferitosi dall’Arizona. Quando incontra la bellissima Edythe, non sa che la fortissima attrazione che prova per lei potrebbe essere la sua rovina… Spettacolare riscrittura di Twilight, Life and Death riapre le porte del piccolo mondo di Forks. Ricalcando il palcoscenico della storia d’amore più amata degli ultimi anni e ardenti di quella stessa passione che ha stregato milioni di fan in tutto il mondo, Beaufort e Edythe conquisteranno il lettore con il calore rassicurante di un’atmosfera conosciuta e la sorpresa di un finale completamente nuovo.

RECENSIONE
Per me parlare di questo romanzo è molto difficile. Ho letto Twilight che ero una ragazzina universitaria con la testa fra le nuvole, gli occhi a cuoricino e la testa piena di progetti e meraviglie. Ho letto Twilight in un periodo in cui non ero fidanzata con il mio grande amore (*smack*) e sognavo una storia come quelle che si leggono nei libri.
Ora, a distanza di dieci anni, non sono più quella ragazzina. Il mio grande amore non è più un sogno ma una realtà, tutta la fuffa che avevo per testa sta via, via concretizzandosi in progetti che non sono più sogni ma piani e chiaramente.....la magia di Twilight non ha più lo stesso effetto.
Avessi avuto dieci anni di meno questo libro sarebbe stato un cinque stelline piene e con lode.
Tuttavia, lo sapete, il mio cuore di zucchero filato fa si che la storia di Beau ed Edythe mi sia, comunque, piaciuta anche se devo ammettere che ne ero terrorizzata e continuo a pensare che sarebbe stato meglio leggere Midnight sun piuttosto che questa rivisitazione.
La storia che narra Life and death non è esattamente la stessa raccontata da Twilight  con i sessi dei personaggi invertiti, ma qualcosa di più. Ad essere sincera l'inversione non sempre è riuscita, ad esempio la malagrazia e la sventura che caratterizzano Bella calzano bene ad un ragazzo adolescente che improvvisamente si trova con venti centimetri di statura in più, così come per lo spirito "sonobellosonofortesonopericolosostailontanodametiammazzeròsicuramente" di Edward aka Edythe. Lo stesso, purtroppo non può dirsi per Royal/Rosalie: di certo Royale non può giustificare la sua avversione verso le scelte di Beau con l'impossibilità di restare incinta. E anche il fatto che tre ragazzi vadano a Port Angeles per comprare insieme i bouquet per le loro accompagnatrici al ballo non è proprio pensabile.
Tuttavia è di Twilight che stiamo parlando. Ed è proprio di questo dettaglio fondamentale che dovete completamente DIMENTICARVI.
No, non sono impazzita. Infatti, se riuscite a pensare a questo romanzo come qualcosa di assolutamente nuovo e mai letto vi accorgerete di come, in realtà, la Meyer abbia fatto un buon lavoro. Life and death prende pieghe decisamente differenti dal romanzo-genitore e sicuramente i personaggi ne escono nuovi, rinfrescati e rivalutati. Beau non è solo uno stupido ragazzino che deve dipendere da tutto e tutti (passatemela, ma se pensavo ogni bene di Bella dieci anni fa ora ho cambiato un po' idea) ed Edythe è  fantastica. FANTASTICA. Di lei mi è piaciuto tutto: dalla sua perfezione fisica alla sua forza, dalla sua determinazione alla dolcezza nel difendere le persone che ama. Non so perchè, sarò di parte, ma trovo che le qualità di Edward trasportate in una donna acquistino mille punti.
Ho qualche riservuccia sul finale....che non è come vi aspettate, ve lo assicuro. Devo rifletterci ancora un po' su questa nuova conclusione perchè questa recensione è proprio scritta di pancia. Non so se mi ha convinta...vi farò sapere. Per il resto posso tranquillamente dire che la Meyer, anche questa volta, ha fatto il suo.
In conclusione, e senza lasciarmi trascinare troppo dall'entusiasmo, vi consiglio di dare un'opportunità a Life and death perchè non è solo Twilight reimagined. E' di più.


Allora, chi di voi lo attende con ansia?
Cosa pensate di questa nuova pubblicazione?
Attendo i vostri commenti!

P.S.: per favore, Stephenie, per favore....facci leggere Midnight sun.

mercoledì 6 gennaio 2016

MAGNUS CHASE E GLI DEI DI ASGARD #1 - LA SPADA DEL GUERRIERO di Rick Riordan

Buona epifania lettori!
Uff....le feste sono finite, addio abbuffate, addio giochi a carte, addio dolci e dolciumi, addio tempo libero per leggere.
Non vedo l'ora che arrivi il prossimo Natale.
Nel frattempo, la vita continua e prima di essere nuovamente sommersa dal tran tran quotidiano, volevo parlarvi di un libro che ho letto alla fine  del 2015 e di cui ancora non vi ho parlato. 
Si tratta del primo capitolo della nuova serie di Rick Riordan (l'autore di Percy Jackson): Magnus Chase e gli dei di Asgard.


Titolo: La spada del guerriero
Autore: Rick Riordan
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 519
Prezzo: € 17,00

Trama: Secondo la mitologia nordica, quando un uomo muore valorosamente con la spada in mano diventa uno degli immortali guerrieri di Odino, il re degli dei. Magnus Chase, sedici anni e una vita di espedienti, non avrebbe mai immaginato di morire brandendo un'arma millenaria contro un gigante deciso a carbonizzare il Ponte di Boston e migliaia di innocenti. L'ascesa al Valhalla, l'Olimpo nordico, è solo l'inizio per il giovane eroe. Tra bellicose valchirie, nerboruti guerrieri e sontuosi banchetti, Magnus sta per scoprire la sconvolgente verità: suo padre è il divino Freyr e il suo compito è ritrovare la Spada dell'Estate, scongiurando così il Ragnarok, il Giorno del Giudizio, in cui i Nove Mondi saranno distrutti e gli dei si scontreranno in battaglia con i giganti. La vita di Magnus è appena finita. Eppure è appena cominciata.


INCIPIT: Sì, lo so. Adesso leggerete di come sono morto nel modo più atroce e direte cose tipo: "Wow! Che forza, Magnus! Posso morire anche io nel modo più atroce?".No. Non potete.Non buttatevi giù dal tetto. Non correte a piedi in mezzo all'autostrada e non datevi nemmeno fuoco. Non è così che funziona. Non finirete dove sono finito io. E poi non vi piacerebbe essere nei miei panni. A meno che non abbiate il folle desiderio di vedere guerrieri non morti che si fanno a pezzi a vicenda, spade che mozzano il naso a giganti o elfi oscuri vestiti all'ultima moda. Non prendete neanche lontanamente in considerazione l'idea di cercare la porta con le teste di lupo.Mi chiamo Magnus Chase. Ho sedici anni. Questa è la storia di come la mia vita è andata a rotoli dopo che mi sono fatto ammazzare.

RECENSIONE
Sebbbene ancora non abbia finito di leggere la serie di Percy Jacson, mi sono lasciata trascinare dall'ottima impressione che avevo (ed ho) di questa serie e sulla sola fiducia ho richiesto alla CE questo primo capitolo di una nuova avventura "divina".
Di Rick Riordan mi fido. Quando apro un suo libro so già cosa vi troverò: una bella storia, dei buoni personaggi, accuratezza nei dettagli, particolari mitologici che non conoscevo e, soprattutto, tanto, ma tanto sarcasmo.
Per cui mi sono buttata.
Magnus è un ragazzino di sedici anni che, dopo la terribile morte della madre, vive per strada,  senza padre e con dei lontani parenti con cui non corre buon sangue, se non la cugina Annabeth Chase (vi ricorda qualcuno? Sì, Lei).
Tutto procede come al solito se non che quel paerticolare giorno qualcuno lo informa che ci sono dei tizi che lo stanno cercando disperatamente. L'incontro con lo zio che non vedeva da anni lo porterà ad una tremenda battaglia con un gigante di fuoco e alla sua morte. 
Tutto questo nei primi due capitoli.
Sì, il protagonista muore subito per poi trovare nuova vita nel Valhalla come eroe di Odino.
Tuttavia, come già Percy Jackson ci ha insegnato, la vita degli eroi, specialmente quelli divini, non è facile e il nostro Magnus dovrà affrontare una serie di imprese per guadagnare il suo posto nei nove mondi.
Vi dico subito che in questo primo capitolo ho ritrovato tutto ciò che mi piace e amo del modo di scrivere di Rick Riordan: dalla mitologia, al sarcasmo, allo stile scorrevole e veloce, ai personaggi ben caratterizzati. Rick Riordan, ancora una volta, ha dimostrato di avere un'ottima fantasia e di saper catturare il lettore e trattenerlo incollato alle pagine del suo libro fino alla fine, sempre che lo stesso lettore non abbia già letto Percy Jackson.
Infatti, è fin troppo facile notare come Magnus Chase non sia altro che il protagonista de Gli dei dell'Olimpo trasportato in un'altra realtà mitologica: entrambi hanno un padre divino, entrambi scoprono di appartenere ad un mondo di cui non sapevano nulla, entrambi hanno un forte rapporto con la madre, entrambi sono costretti a compiere delle missioni (o imprese) per dimostrare il loro valore. Pure i personaggi secondari sono molto simili a quelli che accompagnano Percy nelle sue imprese: non si può non rivedere Annabeth in Samira, Cunilla in Clarisse, così come l'elfo oscuro e il nano che proteggono Magnus Chase richiamano il satiro Grover e il fratello di Percy, Tyson.
Proprio questa eccessiva somiglianza non mi permette di dare più di tre stelline a La spada del guerriero. Mi spiace, anzi credo che siano sin troppe. Tuttavia, è di Riordan che stiamo parlando e da Magnus Chase mi aspetto grandi cose. Sono fiduciosa nel fatto che questo primo capitolo sia stata solo un'introduzione all'intera storia e che essa saprà svilupparsi in modo del tutto originale e diverso dall'altra serie.
Speriamo.

Allora, chi di voi lo ha letto?
Che ne pensate?
Che dite della somiglianza tra le due storie?

Serie Magnus Chase e gli dei di Asgard
#1 La spada del guerriero 
#2 The hammer of Thor 
#3 Senza titolo 

P.S.: Ho trovato molto carina la dedica fatta a Cassandra Clare. Il ragazzo sa chi è che comanda! Ve la riporto: 
A Cassandra Clare. Grazie per avermi lasciato condividere l'ottimo nome di Magnus.

domenica 18 ottobre 2015

BELLEZZA CRUDELE di Rosamund Hodge

Buona domenica a tutti,
come va? Qui, tra alti e bassi, si continua a studiare e lavorare e a leggere nei rari momenti di libertà.
Ho diversi libri di cui voglio parlarvi e da un sacco di tempo, ma, purtroppo, le giornate sono fatte solo di ventiquattro ore e non riesco a stare dietro a tutto come vorrei.
Comunque, oggi voglio parlarvi di Bellezza crudele di Rosamund Hodge, pubblicato da Newton Compton, che ringrazio per avermi permesso di leggere e recensire questo libro.


Titolo: Bellezza crudele
Autore: Rosamund Hodge
Casa editrice: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90


Trama: Costretta a fidanzarsi con il malvagio governatore del suo Regno, la giovane e determinata Nyx sa che il suo destino è sposarlo, ma per coronare il suo sogno più segreto: ucciderlo e liberare finalmente il popolo dal giogo di quella crudele tirannia. Eppure nel giorno del suo diciassettesimo compleanno – quando la ragazza si trasferisce con lui nel castello sulla cima più alta di tutto il Paese – capisce che nulla è come se l’era aspettato, soprattutto il nuovo marito, incredibilmente affascinante e seducente. Nyx sa che deve salvare la sua gente a tutti i costi, eppure resistere al suo nemico giurato sta diventando sempre più difficile perché lui è ben deciso a conquistare il cuore della sua sposa.

INCIPIT: Sono stata cresciuta per sposare un mostro. Il giorno prima del matrimonio riuscivo a stento a respirare. Il terrore e la rabbia mi stringevano lo stomaco. Per tutto il pomeriggio vagai per la biblioteca, passando le dita sul dorso di pelle di libri che non avrei mai più toccato. Mi appoggiai agli scaffali e desiderai di poter fuggire, di poter urlare contro le persone che mi avevano riservato quel destino

RECENSIONE
L'idea che mi sono fatta di questo libro non è molto chiara. Anzi, credo proprio di avere un'opinione piuttosto confusa su Bellezza crudele, confusa come lo è la storia che questo romanzo racconta.
Innanzitutto ho scoperto, solo dopo aver finito di leggerlo, che Bellezza crudele si presenta al pubblico come un retelling de La bella e la bestia. Questa scoperta mi ha lasciata a bocca aperta perchè io non ho visto nulla de La bella e la bestia in questo libro, se non che il protagonista maschile è un mostro e la protagonista una ragazza umana. Sì, direte voi, l'assonanza c'è, ma andiamo! In tutti i libri che si leggono negli ultimi anni lui è un mostro e lei è un umana, non per questo vengono presentati come retelling de La bella e la bestia.
Ambientato in un isola separata dal mondo, Bellezza crudele racconta la storia di Nyx, il cui scopo è quello di distruggere il demone che tiene prigionieri gli abitanti dell'isola. In una realtà governata da dei che ricordano la mitologia greca e romana, si snoda la vita di Nyx, fatta di addestramenti, riti e odio.
Vi dico subito che dell'intera storia non ho capito granché e, devo essere sincera, a distanza di una settimana non mi ricordo nemmeno come è finita.
Ma allora perché dare tre stelle?
Perché 1) mi è piaciuta Nyx, la protagonista femminile e 2) mi è piaciuto il modo di scrivere della Hodge. 
Nyx non è come tutte le ragazze di cui siamo abituate a leggere: è eroica sì, perché accetta il suo destino e si sacrifica innanzitutto per vendicare la propria famiglia e in secondo luogo per salvare la sua gente. Ma questo non fa di lei un'eroina nel senso tradizionale del termine. Nyx è arrabbiata con tutti, ha pensieri negativi, agisce per vendetta ed è spesso cattiva. Le sue azioni non sono dettate dalla fede e dalla speranza, ma dall'odio, cresciuto dentro di lei fin da bambina, fin dal momento in cui ha saputo che la sua famiglia ha scelto di sacrificare lei e non la sorella gemella. Non c'è bontà pura nel cuore di Nyx, e tutte le sue azioni sono poste in essere con un unico scopo: la vendetta.
Perché mi è piaciuta,allora? Perché è onesta, perché non si nasconde dietro l'ipocrisia della falsa speranza e della falsa bontà. Mi sono sempre chiesta come sia possibile, umanamente possibile, che tutte le protagoniste dei romanzi siano disposte a sacrificarsi, ad amare incondizionatamente, a perdonare tutto e tutti. Capisco che la purezza del cuore e dell'anima sia un elemento importante in tutte le storie di eroi ed eroine, ma a volte è inconcepibile. Soprattutto se si cerca di raccontare la storia di una ragazza (o ragazzo) come tutti noi. Invece, Nyx è sincera, è onesta e sì, si vergogna dei sentimenti negativi che prova, ma è umana e molto più vera di tanti altri eroi di cui ho letto.
Passando al modo di scrivere di Rosamund Hodge: fantastico, accattivante, fluido, perfetto. Nonostante la storia non mi abbia convinto granché e, ripeto, faccio fatica a ricordarla, ho ben chiaro nella mia testa il ricordo della curiosità e della voglia di arrivare in fondo. La Hodge è stata bravissima a coinvolgermi ed è riuscita a farlo fino alla fine. Come questo sia possibile nonostante la storia raccontata sia mediocre non lo so. Ma di fatto è quello che è successo.
Tirando le somme: Bellezza crudele mi è piaciuto sì e no. Ho apprezzato la sua protagonista femminile e lo stile dell'autrice mentre ho trovato confusionario l'intero plot. Penso che se la Hodge si fosse dilungata di qualche centinaio di pagine avrebbe potuto rendere tutto più chiaro, meno frettoloso e soprattutto meno confusionario. Molti elementi non trovano una loro precisa collocazione all'interno della storia e spesso mi sono trovata a chiedermi come si è arrivati ad una certa conclusione. 
Ecco. Se vi consiglio di leggere questo libro? Sì, ma andateci con i piedi di piombo e con le aspettative basse. Ne vale comunque la pena.


SERIE CRUEL BEAUTY UNIVERSE
1) Bellezza crudele (ottobre 2015)
2) Gilded ashes (aprile 2014 - inedito in Italia)


Allora, chi di voi lo ha letto?
Che ne pensate?
Lo leggerete?

Rosy

domenica 2 novembre 2014

Recensione: MI AMI E NON LO SAI di Tiziana Merani



Buona sera a tutti lettori,
avete notato la nuova grafica invernale? Che ve ne pare? A me piace un sacco! Ho scoperto PicMonkey da poco e sono diventata bravina a paciugare con i vari strumenti che offre e...questo è il risultato, che ne dite?

Come avete passato la domenica? Io sono andata a castagne con il mio ragazzo e la sua famiglia: abbiamo raccolto un magro bottino ma ci siamo divertiti passando un pomeriggio diverso dal solito.
E ora eccomi qui, a parlarvi di Mi ami e non lo sai, il libro di Tiaziana Merani, edito da Giunti, che ringrazio per avermene inviato una copia da recensire.
Nei prossimi giorni vi lascerò anche la recensione di Althea e Oliver, che, già vi anticipo, a me non è piaciuto.


Più riguardo a Mi ami e non lo sai

Titolo: Mi ami e non lo sai
Autore: Tiziana Merani
Casa editrice: Giunti
Pagine: 160
Prezzo: € 9.90

Trama: Avere vent'anni non è sempre il massimo della vita: a volte infatti ti costringe ad abbandonare un sacco di nobili occupazioni che fino a quel momento hanno segnato le tue giornate: giocare a pallone, fare a botte con gli amici, stuzzicare le ragazze, guardare il soffitto... E invece a vent'anni ti tocca pure cercare un lavoro retribuito. All'indomani del suo ventunesimo compleanno, Paolo continuerebbe volentieri a ciondolare in camera sua, se non fosse per le continue strigliate di sua madre a suon di fannullone e buono a nulla. Ma un giorno, la telefonata di un suo ex compagno di liceo segna la svolta: chi meglio di Paolo, che a scuola "beccava un casino", può scrivere il Manuale del perfetto seduttore? Peccato che, nonostante tutta la teoria di cui dispone, Paolo nella pratica sia sempre stato una frana. Finché, come una visione, non compare Manuela, la ragazza carina conosciuta in treno, che Paolo sceglie subito come sua cavia. Ma come la mettiamo con il palestratissimo fidanzato di lei? E cosa fare quando quello che è cominciato come un gioco si avvicina tanto - troppo - alla verità?

Incipit: Sono ancora giovane. Sì, insomma, abbastanza giovane. Ho circa vent’anni. Dico circa perché fra tredici giorni ne compio ventuno. Ma non mi piace dire che sono arrivato a un traguardo se non l’ho ancora raggiunto. Non so se mi spiego: se uno non ha compiuto diciotto anni, ad esempio, non può prendere la patente, no? Il mondo ha delle regole ben precise. Anche se poi molti divieti sono eludibili. (Quello per il noleggio di video porno, ad esempio.) (O quello per l’acquisto di sigarette e alcolici.) Comunque vent’anni è molto meglio di ventuno. Perché il massimo, lo sanno tutti, sono i sedici anni. E più te ne allontani, più la tua vita assomiglia a quella di tuo padre e dei tuoi zii. E detta tra noi, per quanto io voglia bene al mio vecchiaccio, non ho intenzione di assomigliargli più del minimo imposto dall’imbarazzante legame genetico.

Recensione
Non ho intenzione di dirvi molto su questo libro, soprattutto non sulla trama: penso che trovare una sinossi così lunga per un libro di 160 pagine sia decisamente troppo.
Non so nemmeno dirvi se questo libro mi sia piaciuto oppure no. Quello che posso dire con certezza è che è volato via velocemente, veloce come lo stile che ha caratterizzato la Merani per tutto il corso della lettura. Se dovessi utilizzare due aggettivi per descrivere Mi ami e non lo sai il primo sarebbe sicuramente veloce, il secondo semplice.
Tutto ruota intorno a Paolo, ventuno anni e in cerca della sua strada, un ragazzo che sta per voltare pagina, per effettuare il primo importante giro di boa della vita: lasciare l'adolescenza per entrare nell'età adulta. O almeno è quello che Paolo vuol farci credere attraverso il racconto della sua storia. Ma lasciatemi dire con sincerità che non ci riesce. Paolo, alla fine, il giro di boa non lo fa, perchè anche se ha compiuto ventuno anni ed è quindi uscito dalla teen zone, in realtà rimane sempre un adolescente. Non spaventatevi, perchè, comunque, non troverete alcuna riflessione psicologica e filosofica sull'importanza di crescere e prendersi le proprie responsabilità, tranquilli. Mi ami e non lo sai è una lettura leggerissima. Inoltre, non lasciatevi ingannare dal titolo perchè questo libro è tutto meno che romance, anzi direi che la componente romance è inesistente. 
La storia raccontata dalla Merani è essenziale: parlerei più di un racconto breve che di un romanzo. I personaggi sono giusto abbozzati e il lettore li conosce solo superficialmente. Allo stesso modo i fatti vengono raccontati per brevissimi episodi, racconti, flash back che Paolo inserisce qua e là, tra una serata in pizzeria con gli amici e un'uscita con la ragazza del momento. 
Ma, la Merani ha il merito di aver lasciato trapelare l'ironia classica dei maschi adolescenti, la loro capacità di prendersi in giro e andare avanti, l'imprudenza e la follia dei vent'anni. Tutto sommato si tratta di una lettura carina, leggera, piacevole, che lascia il tempo che trova.

Chi di voi lo ha letto o lo leggerà?
Che ne pensate?

Rosy

lunedì 20 ottobre 2014

Recensione: NON C'E' NIENTE CHE NON VA, ALMENO CREDO di Maddie Dawson

Buona sera lettori,
chi non muore si rivede! Scusate l'assenza da blog e blosfera ma ho avuto qualche impegno e una settimana pesante.
Oggi voglio parlarvi del nuovo libro di Maddie Dawson che ho potuto leggere grazie allo staff della redazione Giunti.

Più riguardo a Non c'è niente che non va, almeno credo


Titolo: Non c'è niente che non va

Autore: Maddie Dawson
Casa editrice: Giunti
Pagine: 384
Prezzo: 15,90 €

Trama: È sabato mattina e Rosie e Jonathan sono a letto in un momento di intimità, quando il telefono inizia a squillare senza tregua. Sul display compare un numero sconosciuto.Ancora non sanno che quella telefonata di per sé insignificante manderà all’aria tutta la loro vita. Più che quarantenni, Rosie e Jonathan sono gli unici fra i loro amici a non aver messo su famiglia e a vivere da eterni fidanzati in un quadrilocale che sembra arredato da due studenti. Impossibile immaginare che a pochi giorni da quel sabato Jonathan si inginocchierà davanti a Rosie chiedendole di sposarlo e seguirlo in California! La prima a storcere il naso di fronte all’improvvisa proposta è l’energica nonna Soapie: sognatrice, anticonformista, irriverente, Soapie ha sempre spronato Rosie a osare nella vita, a coltivare le sue passioni e seguire i suoi desideri. Per questo non capisce cosa spinga la nipote sull’altra sponda dell’ oceano, dietro a un ragazzotto con la passione per le tazzine di porcellana. Ma il destino è sempre pronto a stuzzicarci e quando Rosie sarà messa di fronte a un’altra scelta cruciale, dovrà per forza decidere quale partita giocare. Perché la grande regola della vita è che non è mai troppo tardi per correggere il tiro e la felicità è sempre più vicina di quanto immaginiamo. Basta ricordarselo.
INCIPIT: Sabato mattina, mentre stanno facendo l'amore - in realtà hanno quasi finito, ma il traguardo non è così vicino da ritenersi già arrivati - il telefono comincia ad emettere degli squilli assordanti proprio accanto alle loro teste. Jonathan, steso sopra di lei con il volto contratto in una  smorfia che preannuncia l’estasi, la bocca che sussurra ancora il suo nome («Rosie, Rosie, Rosie…»), si ferma di colpo. I suoi  occhi incrociano il telefono sul pavimento accanto al materasso; lei dice: «Oooh, no, non farlo». Scoppiano in una risata. Tutti e due sanno benissimo che non può farne a meno. «No, no, no!» Rosie lo stringe più forte, continuando a ridere. «Non ora. Non alzarti per vedere chi è.»«Ma devo» ammette Jonathan, mortificato. «Ma perché? Tu odi il telefono. E sai già che comunque non  risponderai.» «Sì, ma devo sapere chi è.» Si morde il labbro e la guarda imbarazzato. «Dai, fammi dare un’occhiata.» «D’accordo. Va’ pure, zuccone. Ma torna, mi raccomando.» Jonathan si sporge dal bordo del materasso, rischiando di  cadere sul pavimento a testa in giù, avviluppato nelle lenzuola. Ridendo, cerca di ritrovare l’equilibrio, gattonando finché non  riesce a uscire dal groviglio e ad alzarsi.
Recensione

Ho voluto leggere questo libro perché il titolo mi dava speranza e perchè è perfetto per avvicinare il lettore alla storia che contiene. Chi non ha mai detto "Non c'è niente che non va, almeno credo"?
In questo libro troviamo una coppia di quarantenni che ormai sta insieme per abitudine ma che tiene alle apparenze. Rosie e Jonathan formano una coppia che non è come tutte le altre, che non rispecchia la realtà che i loro amici già vivono: niente figli, niente impegni, una casa ammobiliata da due teenager che si preparano al college, niente animali domestici, niente responsabilità.
Devo ammettere che quando ho letto che lui, Jonathan, colleziona tazze di ceramica ho storto il naso, ma poi mi sono detta....vabbè qualcosa da dire l'avrà anche lui, no? No.
Non voglio raccontarvi molto della trama, perchè la quarta dice già a sufficienza, vi dirò solo che ho provato una pena profonda per la protagonista di questo libro. Rosie è una donna che non sa di guardare la vita invece che viverla, che non sa che ha sprecato e sta sprecando tutto il suo potenziale fino a quando una telefonata stravolge completamente le sue abitudini. Il suo fidanzamento salta, la nonna è in fin di vita e fa i capricci come un'adolescente, il giardiniere della nonna non è un truffatore arrivista a caccia di eredità e lei...beh lei può farcela benissimo.
Questo libro, che ho trovato davvero molto carino, ci insegna che la vita va vissuta fino in fondo, che non bisogna arrendersi alla monotonia e alle abitudini, che bisogna avere il coraggio di scoprire che cosa si vuole e cercare di raggiungerlo. La Dawson fa passare questa lezione attraverso una serie di momenti ora tristi ora felici, ora ironici e ridicoli, ora seri. 
Non c'è niente che non va è un libro semplice e imprevedibile. La Dawson è in grado di tenere il lettore concentrato sulla storia senza affaticarlo creando un'atmosfera piacevole e da commedia romantica, il tutto raccontato attraverso una serie di eventi che commuovono, fanno arrabbiare, e riempiono il cuore di speranza.
Inoltre, l'autrice tocca temi molto attuali, quali quello delle famiglie allargate e delle coppie omosessuali, ma senza rendere mai pesante o noioso il racconto.
Tutto sommato è una buona lettura per passare un pomeriggio tranquillo, è una lettura semplice che non impegna ma che coinvolge, soprattutto emotivamente.
Unica pecca: Jonathan colleziona tazze di ceramica.


Chi di voi ha letto questo libro? 
Lo leggerete?
Che ne pensate?

Rosy

domenica 5 ottobre 2014

Recensione: IL LIBRO DEL SAPERE di Luca Azzolini

Buona domenica lettori,
oggi vi propongo la recensione di un libro molto, molto carino. Il libro del sapere è il primo volume della serie Nelle terre di Aurion di Luca Azzolini. Se avessi avuto qualche anno (forse più di qualche) di meno sono sicura che mi avrebbe fatto impazzire, quindi sicuramente lo regalerò a qualche cucciolo che si affaccia adesso sul mondo dei libri.



Titolo: Il libro del sapere
Autore: Luca Azzolini
Casa editrice: Piemme
Pagine: 192
Prezzo: € 9,90

Trama: Sono passati ormai quindici anni da quando il Principe della Notte ha invaso il regno di Aurion, detronizzando la regina Aura, distruggendo l’antico ordine dei Cavalieri d’Oro e occultando in sei luoghi pericolosi e inaccessibili i Talismani di Aurion: le uniche armi capaci di contrastare il suo oscuro potere. L’ultimo erede al Trono della Luce, il giovane Dorian, è cresciuto all’oscuro delle sue vere origini e per tredici anni ha lavorato in una fattoria. Per seguire il suo destino, Dorian dovrà attraversare i sette regni di Aurion e sconfiggere le terribili e mostruose creature che il Principe della Notte ha posto a guardia dei Talismani. Ma non sarà solo, ad aiutarlo nel suo viaggio ci saranno infatti Ravi, un Guerriero del Cielo, Mayra, una giovane maga dai grandi poteri, il saggio puledro Honor e il buffo scoiattolino volante Kiki.

INCIPIT: Il buio era ovunque e l'oscurità avvolgeva il palazzo delle tenebre nel suo abbraccio soffocante. Ombre grandi come immensi draghi dalle ali nere si agitavano sulle pareti di pietra e cristallo all'interno della vecchia fortezza. Sembravano vive...
Nell'edificio neppure una fiaccola rischiarava i corridoi e i grandi saloni di marmo. Una giovane fata si blocco a metà di un passo trattenendo il fiato. Si nascose nell'ombra. accanto ad una statua, e ancora una volta si guardò alle spalle. I suoi occhi, celesti come frammenti di cielo all'imbrunire, scintillavano accesi di terrore.
RECENSIONE
Prendere in mano questo primo volume di Nelle terre di Aurion è stato un po' come tornare indietro nel tempo a quando supplicavo la mia mamma di comprarmi un nuovo libro, possibilmente del Battello a Vapore. 
E' stato un po' come il Natale in cui scarti entusiasta i pacchetti e scopri che tra quelli c'è un viaggio fantastico in una terra magica, insieme ad un eroe, possibilmente accompagnato da
amici inseparabili, magia, fate e un cattivo talmente tremendo che speri di non sognarlo in un incubo spaventoso.
Dorian è un ragazzino come tanti che vive in una terra governata dall'oscurità e da creature mostruose, ma quello che Dorian non sa è che lui è un eroe destinato a salvare Aurion.
Il libro del sapere è una storia molto semplice, indirizzata ai bimbi dai nove anni in su. Una storia che insegna a non arrendersi, ad affrontare le proprie paure e a non perdere mai la speranza. Mille pericoli aspettano Dorian nel suo lungo viaggio verso la salvezza di Aurion e in questo primo volume, il ragazzino ha imparato che grazie all'amicizia, all'amore e alla fede tutto è possibile.
Ovviamente, essendo indirizzato ad un pubblico molto giovane, lo stile è semplice e lineare, ma mai banale: l'autore è riuscito a conciliare in modo armonioso la semplicità dello stile con descrizioni davvero ben fatte ed eventi coinvolgenti, creando personaggi a tutto tondo che affrontano le imprese che gli capitano con coraggio. Il libro del sapere insegna ai bimbi che con umiltà e spirito di sacrificio si può raggiungere risultati positivi, che il male si può sconfiggere, basta solo crederci. Per questo mi piacciono i libri per bambini: perchè non importa quanto sia pericolosa l'avventura o la missione da portare a termine, tutto si risolverà per il meglio. E credo che, di questi tempi, questo sia un messaggio importantissimo che deve passare con assoluta priorità e forza.
Ora mi aspetta sul comodino il secondo volume, e non vedo l'ora di leggere anche il terzo e il quarto che usciranno a breve.
E' stato davvero piacevole passare un pomeriggio leggendo di Dorian e dei suoi amici: per qualche ora sono riuscita ad evadere dalla mia prigione di codici commentati e non, sentenze e libroni enormi e polverosi, ma soprattutto è stato bello abbandonare la realtà e tornare bambina.
Peccato non averlo letto da piccolina, questa serie mi sarebbe piaciuta davvero tanto. Certo, nella lettura mi è mancato il pizzico di magia che avrei sentito qualche anno fa, ma credo che terrò questa serie da parte...tutti i cuccioli devono leggere una bella storia avventurosa.

Allora, chi di voli lo ha letto o lo leggerà ai propri bimbi?
Che ve ne pare?
P.S. La cover è fantastica!

Serie Nelle terre di Aurion
1- Il libro del sapere (2 settembre 2014)
2- Il calice della verità (2 settembre 2014)
3- Lo scudo di pietra (novembre 2014)
4- Il flauto dei venti (novembre 2014)
5- La spada di cenere (gennaio 2015)
6- La bussola degli oceani (gennaio 2015)
Rosy

sabato 6 settembre 2014

Recensione: STANOTTE IL CIELO CI APPARTIENE di Adriana Popescu

Buongiorno a tutti lettori,
finalmente la prima settimana di lavoro è giunta al termine e, se devo essere sincera, non sono così distrutta come mi aspettavo, per cui approfitterò della domenica (oggi totale relax) per fare un po' di riordino negli armadi e riempire qualche busta per la Caritas.
Come è andata la vostra prima settimana di settembre?

Oggi voglio parlarvi di Stanotte il cielo ci appartiene di Adriana Popescu che ho ricevuto dalla Giunti. Grazie Y staff!
Sì, l'ho richiesto soprattutto perché il titolo mi ha attirato in modo particolare....non vi sembra di poter fare qualsiasi cosa con un titolo del genere?

Più riguardo a Stanotte il cielo ci appartiene

Titolo: Stanotte il cielo ci appartiene
Autore: Adriana Popescu
Casa editrice: Giunti
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90

Trama: Layla ha un grande sogno: catturare con la macchina fotografica immagini uniche in giro per il mondo. Per il momento, però, si deve accontentare di fare la fotografa di eventi. La sua storia di cinque anni con Oliver e la loro tranquilla routine in un appartamento nel centro di Stoccarda non le consentono molto di più. Una sera, però, in una discoteca dove viene chiamata per lavoro, la reflex di Layla si posa su un ragazzo che, con gli occhi chiusi e completamente isolato dalla ressa che lo circonda, balla al ritmo di una musica tutta sua, perso nei propri pensieri. Layla è ipnotizzata da questa visione e gli scatta una foto proprio nell’attimo prima che una gomitata accidentale lo colpisca in pieno volto. È così che Layla e Tristan si conoscono. Ma da quel giorno non possono fare a meno di rivedersi: un giro in moto per la città, un pic-nic lungo il fiume, una serata a guardare le stelle cadenti. Da semplici amici, certo! O almeno, è quello che si racconta Layla. Ma qual è il confine tra amicizia e attrazione? E quanto coraggio ci vuole per buttare all’aria la propria vita?

INCIPIT: Cara Layla,
Ti ricordi la domanda che mi hai fatto una volta? Come sarebbe andata a finire tra noi? A quanto pare, siamo ancora in cerca di risposte. Sappi, però, che io rifarei tutto esattamente allo stesso modo, in qualsiasi momento.Ci sarebbero tante cose da scrivere ma il tempo è tiranno. Un giorno, proprio all'inizio della nostra storia, ti ho detto: quando non ce la farai più, o non vorrai più, io me ne andrò per la mia strada. Liberandoti di tutto ciò di cui non avrai più bisogno, lasciandoti solo quello che ti serve. 

Recensione 

Stanotte il cielo ci appartiene racconta una storia molto semplice, una storia che abbiamo già letto molte volte in molti libri, ma la semplicità con cui l'autrice si rivolge al suo lettore è pari alla forza con cui arriva il messaggio che vuol far passare.
La protagonista di questo libro è intrappolata in una vita che non è la sua e nemmeno se ne rende conto. Ha un lavoro che è quasi quello dei suoi sogni, ha un compagno che è quasi quello giusto, ha uno stile di vita che non è per niente quello che sognava ma che alla fine...va bene.
Il sogno della sua vita è quello di diventare una fotografa professionista, girare il mondo e intrappolare i suoi aspetti più meravigliosi in foto fantastiche che tutte le gallerie vorrebbero esporre. Purtroppo, Layla è solo una paparazza, come si definisce lei, una fotografa di eventi, e la sua piccola attività le permette di stare tranquillamente a galla, grazie anche all'aiuto del compagno, Oliver, che ha un lavoro di successo, che lo porta spesso fuori casa. Insomma....non si può mica paragonare il lavoretto di Layla con il gran lavoro del suo fidanzato no? E poi le foto può sempre farle quando va in gita sul lago di Costanza....uhm forse no...in fondo è in vacanza, non dovrebbe portarsi il lavoro dietro.
Questa, in pochissime parole, è la vita di Layla: la vita di chi si è accontentato di quello che ha, di chi si è arreso alle comodità della routine, di chi ha nascosto i proprio sogni nell'angolo più oscuro e polveroso del più nascosto armadio, nella soffitta più vecchia e dimenticata.
Tutto cambia con la comparsa di Tristan....che nome da favola: bellissimo, libero, spensierato, con un dolore travolgente che ogni tanto balugina nel suo sguardo. Che sia proprio questo ragazzo così affascinante a smuovere la coscienza di Layla? Direi proprio di sì.
Stanotte il cielo ci appartiene è una storia dolcissima, fatta di rivincite e di riscoperta di sè. Questi sogni tanto nascosti tornano a galla e pretendono prepotentemente di essere realizzati. La Popescu ha scritto, con uno stile semplicissimo e parole che arrivano dritto al cuore, una storia di crescita personale che tocca profondamente il lettore. In realtà non è tanto il racconto quanto gli eventi che capitano a Layla, che piano piano le fanno aprire gli occhi, che permettono a chi legge di rendersi conto che forse  si sta compiendo gli stessi errori.
Con una semplicità che sbalordisce, la Popescu sta urlando in faccia a tutti di darsi una svegliata, che la vita è una sola e che va vissuta appieno.
E' Layla stessa a raccontarci la sua storia, che ci apre le porte della sua vita. 
Ma al di là dei personaggi, è Stoccarda la protagonista indiscussa di questo storia, con i suoi angoli nascosti e i vigneti che  la circondano e i paesaggi mozzafiato. A questo proposito in fondo al libro trovate una mini guida dei locali frequentati da Tristan e Layla...se vi capita di passare di là potreste farci un salto.

Chi di voi ha letto questo libro? Ho dato solo tre stelline e non quattro perchè quattro mi sembravano eccessive, però comunque è un libro che vi consiglio di leggere. La storia è molto dolce e fa riflettere su come ci si sta giocando le proprie carte. 
Che ne pensate? Lo leggerete? 

Serie Lieblingsmomente
1- Stanotte il cielo ci appartiene (Lieblingsmomente)
2- Lieblingsgefühle (Non ancora tradotto).

Rosy