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giovedì 22 maggio 2014

INTERVISTA: due chiacchiere con SIMONE LAUDIERO

Buon pomeriggio lettori di Inside a Book!
Qualche tempo fa ho partecipato al Blogtour per SI LASCIANO TUTTI di Simone Laudiero ed edito da Sperling & Kupfer.
Grazie al blogtour ho avuto la possibilità di intervistare l'autore e, quindi, armata di tutta la curiosità possibile, ho buttato giù un paio di domande. 
Ecco la nostra chiacchierata.


Ciao! E benvenuto su Inside a Book, mettiti comodo... che maleducata! Posso darti del tu?
 Certamente!

Ok, allora, iniziamo. Sappi che è la mia prima intervista, sono emozionata. Ti va di raccontarmi qualcosa di te? Com'è Simone in una classica giornata di riposo?
Si sveglia dopo le 9, sta un po' su internet a leggere cos'è successo, poi scende a fare un giro, porta un maglione in lavanderia, beve un frullato sotto casa, torna a casa, mangia davanti a una serie tv, legge e/o si riposa e poi si organizza per uscire. Niente di che (NB la giornata di riposo è sempre infrasettimanale).

Sei stato definito il Woody Allen partenopeo. Quanto c'è di Woody in te?
Io adoro Woody Allen (ovviamente, sono un autore comico) e sarei felice di scrivere un libro che vale quanto i primi tre minuti di Io e Annie, ma per ora mi sembra che possa essere solo un'ambizione.

Si lasciano tutti... perdona la mia idea "romanticosa" dell'amore, ma... che razza di filosofia è? Non ti sembra un modo per evitare le responsabilità?
Più che una filosofia è un titolo. Ma forse rispetto ad altri titoli va subito a pungere nel vivo le persone, è più diretto, sembra lanciare sciagure dallo scaffale della libreria (e questo mi diverte). Ma la verità è che è una provocazione, come a dire: avanti, contraddicimi. Per me è un'esortazione a prendersele, le responsabilità.

Quanto di te ha influenzato la creazione del personaggio di Roberto?
Molto, ovviamente. Abbiamo poco in comune ma abbiamo avuto esperienze molto simili. Roberto è un po' meno consapevole di quello che gli succede e della qualità delle sue reazioni (ma credo sia normale: altrimenti lui sarebbe l'autore e io il personaggio). Molti non sono d'accordo, ma secondo me in queste cose di sentimenti la consapevolezza fa molta differenza.

"La panchina lunga"... vogliamo parlarne?
È una teoria formulata da una mia amica, per la quale se si è single si deve sempre avere una persona (o più persone) pronta a scaldarsi nel caso quella che si sta frequentando si infortuni. È un modo molto cinico di dire che si deve sempre avere pronto un rimpiazzo.

Tralasciando il protagonista, c'è un personaggio di Si lasciano tutti a cui sei particolarmente affezionato? Io adoro la nonna!
Minerva, perché è la più persa di tutti. Per certi versi è protagonista quanto Roberto, ma è una persona più discreta, meno propensa a lamentarsi e ad attirare l'attenzione. Come quando si esce con due amici che hanno qualcosa da raccontarti, ma uno dei due è più invadente e ruba tutto lo spazio. Il risultato è che Roberto ha 9 pagine su dieci, ma non per questo Minerva è meno importante.

Tra tutte le ex di Roberto, ce n'è una che sarebbe la tua ex perfetta?
Ovviamente no, sono tutti personaggi deprecabili (come anche Roberto, del resto). Le uniche ragazze che considererei sono le amiche di Roberto: Anna e Minerva - ma perché sono persone vere, con cui mi piacerebbe avere a che fare. E poi sono entrambe molto carine.

Oltre ad Inside a Book, gestisco, insieme ad un gruppo di splendide ragazze, un blog interamente dedicato agli autori italiani: Italians do it better – Books Edition. Qualche giorno fa abbiamo pubblicato tre recensioni a confronto su Si lasciano tutti e ho chiesto alle mie colleghe blogger se avevano qualche domanda che premeva loro farti. Allora… eccole:

Amaranth: Qual è stata la scintilla che ti ha ispirato la storia di Roberto? È nata durante una serata tra amici, due chiacchiere e qualche birra?
No, è stata la necessità di elaborare alcune separazioni particolarmente dolorose e incomprensibili. Mio malgrado, perché non ho mai avuto l'istinto dello scrivere il diario. Ma mi sono trovato all'alba di nottate particolarmente difficili a scrivere alcuni episodi come se avessi avuto bisogno di portarli fuori da me, guardarli e dire "Ma quanto è assurdo questo comportamento? Non sono io, giusto? È lei la matta". Poi chi fosse davvero il matto, a questo punto è irrilevante.

Amaranth: Chi è Roberto? Rappresenta un po' i ragazzi di oggi?
Rappresenta un certo tipo di trentenne che, complice l'instabilità lavorativa, la difficoltà a trovare una casa e spesso anche una città, fa fatica a costruire rapporti duraturi e specialmente a investire su di essi. È espressione di quello che viene definito, con un termine a cui non sono affezionato, "precariato sentimentale".

Amaranth: Ma alla fine, davvero si lasciano tutti? 
No, ovviamente no. Ho tanti amici che stanno bene insieme, sono felici, e faccio il tifo per loro. Il titolo "Si lasciano tutti" è una provocazione, è un grido di sconforto, è il pensiero che ci si forma in testa quando ci lasciamo per l'ennesima volta: "Allora finisce sempre così?". È una provocazione, una sfida, un invito a reagire. Io lo vedo così.

Alaisse: Pensi che la scelta di usare il dialetto sia importante per il tuo romanzo?
Io credo che l'Italiano non esista, specialmente quando si parla di sentimenti e altre cose profonde. Perché i personaggi acquistino realtà devono parlare una qualsiasi delle lingue parlate in Italia (e nessuno parla italiano, ormai neanche i doppiatori). Io conosco il napoletano meglio delle altre. Se dovessi farli parlare in perfetto italiano probabilmente non sarei in grado di distinguerli l'uno dall'altro. Per di più il libro non è tanto scritto in napoletano ma utilizzando costruzioni sintattiche napoletane: Vogliamo andare a mangiare?, Scende a farsi una passeggiata, E quello il problema è che….

Alaisse: È vero che al nord teniamo la cazzima? Ci puoi spiegare meglio che cos'è? 
No. (scherzo, questa è la risposta istituzionale a questa domanda). Spiegare cos'è la cazzimma è considerato impossibile: è un atteggiamento che unisce crudeltà, furbizia, vendicatività ma anche leggerezza, ironia, forse perfino empatia. Al Nord ce l'hanno come ce l'hanno da qualsasi altra parte. A Napoli la cazzimma l'abbiamo teorizzata ma solo per poi costringere gli altri a chiederci che cos'è, e a rispondere: non te lo dico. Per cazzimma.

Di nuovo io: Infine Napoli. Mia mamma è di Napoli, mio padre di Salerno... è un derby quotidiano, ma io non sono mai stata a Napoli. Com'è vivere questa città?
Purtroppo non posso rispondere perché non ci vivo da anni. Mi piace ambientare i miei libri a Napoli perché è una città così densa di storie, personaggi, ambientazioni, stranezze, contraddizioni, etc - hai sempre l'imbarazzo della scelta. E anche perché in letteratura la troviamo sempre afflitta dagli stessi tagli: criminalità, emergenze varie, caffè sospesi. Penso che meriti ogni tanto di essere raccontata anche nella sua normalità, come cerco di fare.

Grazie per la tua disponibilità!

Ecco qui! Allora, che ve ne pare di Simone? Vi è piaciuta l'intervista? Avreste voluto chiedergli qualcos'altro? 
Trovate l'intervista anche sul blog di Sperling & Kupfer-



giovedì 24 aprile 2014

Recensione: SI LASCIANO TUTTI di Simone Laudiero

Buon pomerigio a tutti.
Oggi vi propongo la recensione di un libro che ho potuto leggere grazie a Cinzia di Sperling&Kupfer che me ne ha gentilmente inviato una copia, oltre che ad una valanga di materiale informativo.
Si lasciano tutti è il romanzo di Simone Laudiero, già soprannominato il Woody Allen partenopeo (*_*).


Titolo: Si lasciano tutti
Autore: Simone Laudiero
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pagine: 320
Prezzo: 14,90 €

Trama: Roberto è un trentenne con un imprecisato lavoro di segreteria e quella faccia lì: la faccia di chi si è appena lasciato con la ragazza. Eppure lui e Sandra sono ancora insieme. Va bene, non sarà un amore travolgente, ma può funzionare e Roberto è pronto al grande passo: trasferirsi da lei. Prima o poi però tutti si lasciano, e allora anche i nonni ottantenni di Sandra annunciano il divorzio. Peccato che la casa in cui Sandra e Roberto pensano di convivere appartenga alla nonna e che lei, tornata single, decida di sfrattare la nipote. Tutti i progetti della coppia rischiano di andare in fumo da un momento all’altro, e Roberto non ha intenzione di stare a guardare. Una scanzonata – e comicissima – commedia sull’amore dedicata a chi quasi riesce a farne a meno (quasi!). Perché non è che Roberto si fidi tanto della teoria della coppia ultraterrena, per cui a un certo punto nella vita arriva la vera storia d’amore che ti ripaga di tutte le storie di merda. Ma chissà che la battaglia contro la famiglia di Sandra non lo aiuti a capire cosa vuole davvero



Prima di passare alla recensione vera e propria vi lascio il booktrailer. 




Si lasciano tutti è uno squarcio sulla vita amorosa di Roberto. La narrazione alterna il racconto della situazione attuale, Roberto e Sandra che cercano di gestire una strana crisi coniugale tra ottantenni, al racconto delle rotture con le varie ex fidanzate di Roberto: dalla primissima, a cui nemmeno aveva dato un vero bacio (sono stati insieme nove giorni, sette dei quali lei li ha trascorsi in vacanza), fino all'ultima. Tutte rotture che, a detta di Roberto, sono avvenute per incapacità di stare insieme o per incompatibilità. Una volta è lui a lasciare spezzando il cuore della povera Lucia Salazar, una volta è lui ad essere lasciato. 
Si lasciano tutti di Simone Laudiero è un libro che mi ha suscitato essenzialmente due emozioni: comprensione e rabbia. Comprensione nei confronti del protagonista Roberto, a cui sembra capitare di incontrare sempre, sempre la ragazza sbagliata. Rabbia ancora nei confronti del protagonista che dimostra un'immaturità incredibile nel relazionarsi con le donne! Non gliene va mai una bene: o per una ragione o per l'altra tutte le sue relazioni finiscono. Beh, forse è anche il fatto che sono donna e che essenzialmente non capisco come funziona la mentalità di Roberto, rappresentante del genere maschile (Dio ce ne scampi), ma effettivamente quando una delle sue ex lo lascia dicendogli "noi non ci capiamo" io capisco che non si capiscono e so cosa lei gli sta dicendo...ma lui no...non ci arriva. 
Si lasciano tutti è un libro che si legge alla leggera, ci si fa due risate sulle esperienze passate di questo ragazzo napoletano che ormai supera la trentina e che vive ancora con mammà. 
Raccontato con la stessa leggerezza con cui racconteresti una storia all'amico di turno, con una birra in mano e magari un pezzo di casatiello nell'altra. Lo stile di Laudiero è semplice e scorrevole a tratti (o forse più) ironico, un modo di scrivere che accompagna il lettore per mano fino alla fine, che in realtà non è proprio la fine perchè si sa, si lasciano tutti (assunto che io NON condivido).
Se cercate una lettura piacevole, ben scritta, ironica, divertente e perchè no, sarcastica, allora questo libro fa per voi. Io l'ho trovato molto, molto carino, ma credo che se lo avessi letto in un altro momento della mia vita non avrei avuto che brutte parole per un tipo come Roberto. Un tipo che cerca di prendersi delle responsabilità, che tenta il tutto per tutto, ma non lo fa per amore, lo fa perchè ormai ha trent'anni ed è ora di lasciare mammà.


 E MEZZO

Tre cuoricini e mezzo perchè proprio certi atteggiamenti di Roberto non mi sono andati giù.

CURIOSITA': Alla domanda "Di cosa parla il tuo libro?", Simone Laudiero risponde così: 

Si lasciano tutti parla di ex, passate, presenti e future.
È un argomento delicato. Mi hanno accusato di averlo scritto per far colpo su una mia ipotetica Ex con la E maiuscola e riconquistarla. Ma che strategia è? Che senso avrebbe, prendere questa Ex che mi piace ancora e infilarla in mezzo a tutte le altre ex, quelle con la e minuscola? In mezzo a quelle che mi hanno maltrattato, quelle che mi hanno deluso, quelle che mi hanno stufato, quelle con cui sono rimasto amico, quelle che se le incontro per sbaglio all'Ikea col nuovo ragazzo arrossiscono e scappano, quelle che mi considerano un deficiente (e a ragione), che strategia è? Per quale motivo una mela dovrebbe sentirsi lusingata dal ritrovarsi in una macedonia con tutta l'altra frutta?
Io non credo che questo libro sia un modo di riconquistare la mia Ex.
Di parlare male di tutte le altre, forse sì.

Ecco qui! Ho voluto fare un post un pochino particolare, più avanti capirete perchè....per ora non vi dico nulla e incrocio le dita!
Lasciatemi i vostri commenti: questo libro vi incuriosisce?

VOLETE LEGGERE UN'ALTRA RECENSIONE SU QUESTO LIBRO? PASSATE SU I LIBRI CI SALVANO .