Buona epifania lettori!
Uff....le feste sono finite, addio abbuffate, addio giochi a carte, addio dolci e dolciumi, addio tempo libero per leggere.
Non vedo l'ora che arrivi il prossimo Natale.
Nel frattempo, la vita continua e prima di essere nuovamente sommersa dal tran tran quotidiano, volevo parlarvi di un libro che ho letto alla fine del 2015 e di cui ancora non vi ho parlato.
Si tratta del primo capitolo della nuova serie di Rick Riordan (l'autore di Percy Jackson): Magnus Chase e gli dei di Asgard.
Titolo: La spada del guerriero
Autore: Rick Riordan
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 519
Prezzo: € 17,00
Trama: Secondo la mitologia nordica, quando un uomo muore valorosamente con la spada in mano diventa uno degli immortali guerrieri di Odino, il re degli dei. Magnus Chase, sedici anni e una vita di espedienti, non avrebbe mai immaginato di morire brandendo un'arma millenaria contro un gigante deciso a carbonizzare il Ponte di Boston e migliaia di innocenti. L'ascesa al Valhalla, l'Olimpo nordico, è solo l'inizio per il giovane eroe. Tra bellicose valchirie, nerboruti guerrieri e sontuosi banchetti, Magnus sta per scoprire la sconvolgente verità: suo padre è il divino Freyr e il suo compito è ritrovare la Spada dell'Estate, scongiurando così il Ragnarok, il Giorno del Giudizio, in cui i Nove Mondi saranno distrutti e gli dei si scontreranno in battaglia con i giganti. La vita di Magnus è appena finita. Eppure è appena cominciata.
INCIPIT: Sì, lo so. Adesso leggerete di come sono morto nel modo più atroce e direte cose tipo: "Wow! Che forza, Magnus! Posso morire anche io nel modo più atroce?".No. Non potete.Non buttatevi giù dal tetto. Non correte a piedi in mezzo all'autostrada e non datevi nemmeno fuoco. Non è così che funziona. Non finirete dove sono finito io. E poi non vi piacerebbe essere nei miei panni. A meno che non abbiate il folle desiderio di vedere guerrieri non morti che si fanno a pezzi a vicenda, spade che mozzano il naso a giganti o elfi oscuri vestiti all'ultima moda. Non prendete neanche lontanamente in considerazione l'idea di cercare la porta con le teste di lupo.Mi chiamo Magnus Chase. Ho sedici anni. Questa è la storia di come la mia vita è andata a rotoli dopo che mi sono fatto ammazzare.
RECENSIONE
Sebbbene ancora non abbia finito di leggere la serie di Percy Jacson, mi sono lasciata trascinare dall'ottima impressione che avevo (ed ho) di questa serie e sulla sola fiducia ho richiesto alla CE questo primo capitolo di una nuova avventura "divina".
Di Rick Riordan mi fido. Quando apro un suo libro so già cosa vi troverò: una bella storia, dei buoni personaggi, accuratezza nei dettagli, particolari mitologici che non conoscevo e, soprattutto, tanto, ma tanto sarcasmo.
Per cui mi sono buttata.
Magnus è un ragazzino di sedici anni che, dopo la terribile morte della madre, vive per strada, senza padre e con dei lontani parenti con cui non corre buon sangue, se non la cugina Annabeth Chase (vi ricorda qualcuno? Sì, Lei).
Tutto procede come al solito se non che quel paerticolare giorno qualcuno lo informa che ci sono dei tizi che lo stanno cercando disperatamente. L'incontro con lo zio che non vedeva da anni lo porterà ad una tremenda battaglia con un gigante di fuoco e alla sua morte.
Tutto questo nei primi due capitoli.
Sì, il protagonista muore subito per poi trovare nuova vita nel Valhalla come eroe di Odino.
Tuttavia, come già Percy Jackson ci ha insegnato, la vita degli eroi, specialmente quelli divini, non è facile e il nostro Magnus dovrà affrontare una serie di imprese per guadagnare il suo posto nei nove mondi.
Vi dico subito che in questo primo capitolo ho ritrovato tutto ciò che mi piace e amo del modo di scrivere di Rick Riordan: dalla mitologia, al sarcasmo, allo stile scorrevole e veloce, ai personaggi ben caratterizzati. Rick Riordan, ancora una volta, ha dimostrato di avere un'ottima fantasia e di saper catturare il lettore e trattenerlo incollato alle pagine del suo libro fino alla fine, sempre che lo stesso lettore non abbia già letto Percy Jackson.
Infatti, è fin troppo facile notare come Magnus Chase non sia altro che il protagonista de Gli dei dell'Olimpo trasportato in un'altra realtà mitologica: entrambi hanno un padre divino, entrambi scoprono di appartenere ad un mondo di cui non sapevano nulla, entrambi hanno un forte rapporto con la madre, entrambi sono costretti a compiere delle missioni (o imprese) per dimostrare il loro valore. Pure i personaggi secondari sono molto simili a quelli che accompagnano Percy nelle sue imprese: non si può non rivedere Annabeth in Samira, Cunilla in Clarisse, così come l'elfo oscuro e il nano che proteggono Magnus Chase richiamano il satiro Grover e il fratello di Percy, Tyson.
Proprio questa eccessiva somiglianza non mi permette di dare più di tre stelline a La spada del guerriero. Mi spiace, anzi credo che siano sin troppe. Tuttavia, è di Riordan che stiamo parlando e da Magnus Chase mi aspetto grandi cose. Sono fiduciosa nel fatto che questo primo capitolo sia stata solo un'introduzione all'intera storia e che essa saprà svilupparsi in modo del tutto originale e diverso dall'altra serie.
Speriamo.
Allora, chi di voi lo ha letto?
Che ne pensate?
Che dite della somiglianza tra le due storie?
Che dite della somiglianza tra le due storie?
Serie Magnus Chase e gli dei di Asgard
#1 La spada del guerriero
#2 The hammer of Thor
#3 Senza titolo
P.S.: Ho trovato molto carina la dedica fatta a Cassandra Clare. Il ragazzo sa chi è che comanda!
Ve la riporto:
A Cassandra Clare. Grazie per avermi lasciato condividere l'ottimo nome di Magnus.
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