Come vi avevo annunciato nel post proprio sotto questo, devo parlarvi di un sacco di libri che ho letto nel'ultimo periodo. Ne ho accumulati un po' perché sono stata colta da pigrizia acuta.
Il libro di cui voglio parlarvi oggi è Vertigine, primo volume della serie Le stelle di Noss Head.
Devo ammettere che ho iniziato la lettura con un sacco di entusiasmo. Non so perchè avessi aspettative così alte su questo libro, forse per l'alta valutazione su goodreads? Boh, non saprei con esattezza...sta di fatto che la lettura non è stata proprio come me l'aspettavo.
Titolo: Vertigine
Autore: Sophie Jomain
Casa editrice: Fazi
Pagine: 300
Prezzo: € 13,50
Trama: All’alba dei diciotto anni, Hannah è semplicemente furiosa all’idea di lasciare Parigi per trascorrere un’altra vacanza estiva a Wick, la piccola cittadina a nord della Scozia dove vive la nonna. Per una ragazza della sua età, abituata alla frenesia della metropoli, non esiste posto più noioso. A risollevarle il morale, per fortuna, ci sono le vecchie amicizie ma anche le nuove conoscenze, fra cui il misterioso Leith, dalla bellezza statuaria e dal fascino irresistibile. Non importa se su di lui circolano strane voci: l’attrazione è immediata, reciproca e incontenibile. Per Hannah sembra che stia iniziando la storia d’amore che tutte le ragazze sognano, ma ogni fiaba che si rispetti ha il suo lato oscuro, e quella della giovane si sta per trasformare in un incubo. Fra antichi racconti e creature straordinarie, sullo sfondo del suggestivo paesaggio delle lande scozzesi e delle coste del Mare del Nord, Vertigine coinvolge il lettore in una sto- ria avvincente che soffia sul fuoco del mito, facendo divampare le fiamme della leggenda e della passione. Una trama emozionante unita a una scrittura ipnotica che vibra della scoperta del primo amore sul filo incredibile della magia. Perché le fiabe a volte sono più reali di quanto pensiamo.
RECENSIONE
Parlare di questo libro per me non è semplice. Come dicevo prima avevo delle aspettative piuttosto alte, dovute soprattutto all'ambientazione e alla promessa di una storia mitologica su cui si basano i fatti che vengono raccontati in Vertigine.
Prima di passare agli aspetti che mi hanno fatto storcere il naso è bene dire che la Jomain ha avuto una grande idea quando ha pensato di ambientare la sua storia in Scozia: il paesino di Wick, le isole Orcadi, Iverness (per voi OUTLANDER so già che avete compreso il mio amore per questi posti). La Scozia ha un suo fascino naturalmente magico che rende speciale ogni storia che viene ambientata nei suoi confini. La bellezza dei posti che vengono descritti in Vertigine è palpabile e, devo ammettere, è l'elemento che salva un po' tutto il romanzo.
Hannah è una ragazza di città che ha sempre vissuto a Parigi e che ama trascorrere le vacanze estive dalla nonna in Scozia. A Wick, Hannah si sente a casa ma non è certo il posto per una ragazza che sta per compiere diciotto anni e non è certo il luogo in cui una parigina vorrebbe festeggiare questa data così importante. Suo malgrado si adatta alla situazione, incontra gli amici di sempre e fa la conoscenza di un ragazzo bellissimo e misterioso e musone (manco a dirlo) che le ruberà il cuore al primo sguardo.
Ovviamente dietro la facciata di durezza di Leith si nasconde una storia leggendaria quanto misteriosa e agghiacciante.
Il tutto sembra promettere bene: i primi capitoli filano via con facilità, poichè la Jomain ha uno stile piuttosto semplice e fluido e ci si ritrova quasi a metà lettura senza troppe difficoltà. Il fatto è che in Vertigine tutto e troppo semplice e, invece, l'autrice avrebbe dovuto sfruttare al meglio la mitologia su cui ha deciso di fondare il suo racconto, avrebbe dovuto approfondire i suoi personaggi, rendendoli più veri e, soprattutto, avrebbe dovuto dimenticarsi di aver mai letto Twilight.
La quarta di copertina ci fa sapere che è dai tempi di Edward che non si leggeva di un personaggio maschile del calibro di Leith: mi sta bene. Infondo, lo schema che assumono tutte le storie di questo tipo ricalca quasi sempre la struttura di Twilight, ma qui le somiglianze sono troppe e sono mal utilizzate. Persino il cattivo è troppo simile all'idea che la Meyer aveva dato del suo vampiro segugio.
Oltre a questi elementi di somiglianza con il romanzo della Meyer quello che mi infastidisce di più è l'aver capito che la Jomain aveva per le mani un potenziale che non ha saputo sfruttare: sarebbe bastato fermarsi un momento, elaborare gli eventi, indagare sui propri personaggi e permettergli di mostrarsi ai suoi lettori come li aveva immaginati, invece Vertigine rimane molto sul superficiale. La Jomain non è riuscita a scavare a fondo e a far emergere lo spessore di Hannah e di Leith e questo è un vero peccato.
Un peccato che delude ancora di più se si pensa che la base da cui è partita poteva portare ad un grande successo: l'idea utilizzata per creare l'elemento soprannaturale era davvero buona e poteva e doveva essere esaltata di più.
Peccato, lo dirò ancora una volta per essere chiara: peccato.
SERIE LE STELLE DI NOSS HEAD
1# Vertigine
2# Rivalità
3# Accomplissement
4# Origines (prima parte)
5# Origines (seconda parte)
Allora, che ne pensate?
Lo avete letto o lo leggerete?
Fatemelo sapere nei commenti!
Rosy
Questa recensione partecipa alla Fantasy Reading Challenge 2016 di Franci
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