domenica 27 novembre 2016

Recensione: HARRY POTTER E LA MALEDIZIONE DELL'EREDE di J.K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany

Buongiorno lettori, 
eccomi qui come promesso.
So che arrivo un po' in ritardo ma sono riuscita a concluderlo solo ieri sera, per motivi che vi spiego qui.
Non mi perdo in tante chiacchiere perchè credo che questo libro non abbia alcun bisogno di introduzione.
Allora, iniziamo?



Autore: J.K. Rowling, Jack Thorne e John Tiffany
Casa editrice: Salani Editore
Pagine: 342
Prezzo: € 16,83

Trama: Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne, un nuovo spettacolo di Jack Thorne, Harry Potter e la Maledizione dell’Erede è l'ottava storia della serie di Harry Potter e la prima a essere rappresentata a teatro. La premiere mondiale si è tenuta nel West End di Londra il 30 luglio 2016.

È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell’eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l’oscurità proviene da luoghi inaspettati.

Incipit: "Una stazione affolata, piena di gente che cerca di andare da qualche parte. Nel trambusto, due grandi gabbie che sferragliano in cima a due carrelli pieni di bagagli. I carrelli sono spinti da due ragazzi: JAMES e ALBUS POTTER. La loro madre, GINNY, li segue. Un uomo di trentasette anni, HARRY, porta la figlia LILY, in spalla."

Recensione
Allora, parlare di questo libro non è facile. Insomma, si tratta di Harry e della zia Ro.
Non so nemmeno da dove iniziare a dire il vero....
Ero emozionatissima di leggere questo nuovo capitolo, di conoscere i figli di Harry, Hermione e Ron, di vedere come sono cambiati, com'è cambiata Hogwarts....in poche parole, di rientrare in questo mondo fantastico.
Devo dire che da questo punto di vista sono rimasta delusa.  Il copione di un'opera teatrale non è adatto per far trasparire emozioni e sentimenti, a quello ci pensano gli attori, e quindi ho trovato tutto molto freddo e distaccato. Nonostante ciò la storia ideata per questo spettacolo è molto carina e sono sicura che l'avrei amato e adorato se fosse stato un romanzo. Ma così non è, quindi cerco di passare sopra al copione e dirvi con onestà cosa ne penso.
Penso che Harry e la maledizione dell'erede sia un lavoro decisamente buono, con una storia originale, non all'altezza dei romanzi di zia Ro, ma, ripeto, si tratta di un copione non di un romanzo. E anche se le critiche sono state tante, dalla scelta degli attori alla storia in sè, io l'ho amato.
Questo ottavo capitolo della serie racconta le peripezie del secondogenito di Harry, Albus Severus Potter, e del figlio di Draco Malfoy, Scorpius, alla continua ricerca dell'attenzione e dell'approvazione di due genitori che portano nomi importanti.
Ho letto che molti non hanno apprezzato l'Harry che è emerso da questo nuovo capitolo: un Harry che non sa che pesci prendere e che non sembra essere un buon padre per Albus. Io non sono d'accordo. Harry è un uomo come tutti gli altri. Dietro al bambino che è sopravvissuto, dietro all'eroe che ha salvato il mondo da Voldemort, non c'è altri che un uomo che si trova ad affrontare una prova meravigliosa e difficile che è quella di crescere tre figli senza aver mai saputo cos'è un padre e cosa fa. Harry ci prova, sbaglia, cade, sbaglia di nuovo ma fa quel che può: ci prova e non rinuncia.
Il plot è incentrato essenzialmente su Albus ed Harry mentre gli altri personaggi passano in secondo piano, ad eccezione di Scoprius e Draco.
Non vi dico nulla sui fatti della storia perchè qualsiasi cosa potrei dire sarebbe da considerare spoiler e io odio gli spoiler.
La storia è veloce, movimentata, ricca di avvenimenti e posso solo immaginare cosa possa essere vedere lo spettacolo teatrale. L'idea di fondo è originale ed interessante e propone molti spunti per futuri lavori.
Questo libro mi è piaciuto, ma non lo consiglio a chi si aspetta di tornare ad Hogwart e ammirare le sue meraviglie. 
Il mio voto è di quattro stelline perché sono romantica e nostalgica e mi rifiuto di dare un voto più basso ad una storia che ha per protagonista Harry Potter, ma è carente di tutta la magia e le emozioni e i sentimenti che un romanzo avrebbe potuto dare al lettore.
Si vocifera della possibile uscita di una versione romanzata della storia....speriamo....

Che ne pensate? 
Chi di voi lo ha letto? 
Ditemi la vostra, sono curiosa.
Buona domenica, 
Rosy

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