venerdì 12 aprile 2019

LA NOTTE CHE HO DIPINTO IL CIELO di Estelle Laure

Buon pomeriggio lettori,
oggi vi parlo di LA NOTTE CHE HO DIPINTO IL CIELO.
Voi cosa state leggendo in questo momento? Io sono un po' in crisi: non riesco a finire Una corte di rose e di spine....ho un blocco nei confronti di questo libro, ma mi sforzerò.

Titolo: La notte che ho dipinto il cielo
Autore: Estelle Laure
Casa editrice: DeA
Pagine: 186
Prezzo: €8,41 (cartaceo); €6,99 (ebook)

                                         

  VOTO: 2.5/5
Per Lucille, diciassette anni e una passione per l’arte, l’amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che sa la verità. Quella verità che Lucille non vuole confessare nem-meno a se stessa: sua madre se n’è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrenny sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l’una dall’altra. Ma è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l’amore assume un nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è fidanzato con un’altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse sì? L’unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi… Il romanzo d’esordio più atteso dell’anno. Una storia romantica, commovente, inaspettata e piena di speranza. Come la vita, come l’amore. Come tutti i colori del cielo.
RECENSIONE 
La notte che ho dipinto il cielo è un romanzo molto bello e scritto davvero bene con un finale che ...meh.....
Lucille ha diciassette anni e all'improvviso si trova da sola ad accudire la sorellina più piccola.
Il padre delle ragazze e ricoverato in una struttura lontano da casa e la madre è scappata non si sa dove lasciando Lucille e Wrenny da sole e alle prese con la vita quotidiana e con la paura di essere separate dagli assistenti sociali.
Lucille è una ragazza di diciassette anni che mostra tutte le sue fragilità: è consapevole di dover fare il possibile per non essere separata dalla sorella ma spesso la sua volontà cede e si fa prendere dal panico e solo l'aiuto della sua migliore amica e del fratello di quest'ultima le rimettono la terra sotto ai piedi.
Questo libro mi è piaciuto tanto quasi fino al finale: lo stile della autrice è coinvolgente poiché le emozioni della protagonista attraversano le pagine, tuttavia, il finale, incompiuto e terribilmente aperto, per me ha scavato la fossa al romanzo di Estelle Laure.
Il mio voto sarebbe stato decisamente più alto se non fosse per la decisione dell'autrice di lasciare tutto in sospeso. La prima idea che mi è passata per la testa è stata quella di un volume due della serie e così sono andata a cercarlo: purtroppo ho scoperto che un sequel c'è ma che non racconta la storia di Lucille.
Per cui questa è la mia impressione: se il romanzo avesse avuto un finale di qualsiasi tipo lo avrei apprezzato decisamente di più, l'autrice, però, ha deciso di lasciare tutto in sospeso.

L'avete letto?
Che ne pensate?

2 commenti:

  1. Ciao Rosy ♥ Dopo un'assenza per nulla irrilevante da blogger sono tornata, sperando di rimanere. Non ho letto questo libro e devo dire che la tua recensione mi lascia in conflitto: i finali aperti non fanno per me, e se addirittura questo dà l'idea di avere un sequel e non ce l'ha è un problema

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