venerdì 15 maggio 2020

THE HUNGER GAMES REVIEW PARTY: HUNGER GAMES di Suzanne Collins



Buongiorno a tutti lettori,
sono emozionatissima! Ieri è iniziato il review party dedicato alla trilogia di Hunger Games in attesa dell'uscita, il 19 maggio, del prequel Ballata dell'usignolo e del serpente.
Sono allo stesso tempo emozionata e terrorizzata da questo nuovo romanzo, ma sono sicura che Suzanne Collins non ci deluderà. La trilogia degli Hunger Games verrà ricordata nel tempo.


Titolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 374
Prezzo: € 10,00 (cartaceo - cop. flessibile) € 7,99 (ebook)

VOTO: 4/5

Trama: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.
RECENSIONE
Sono passati ormai 8 anni dalla prima lettura di Hunger Games e rileggere la storia di Katniss e Peeta è stata una bella emozione.
Tutti, ormai, conosciamo la storia di Panem: divisa in dodici distretti all'esito di una rivolta che ha distrutto il tredicesimo e dato alla luce i tremendi hunger games.
Molti di noi avranno letto la trilogia, altri avranno visto i film, tantissimi altri avranno fatto l'una e l'altra cosa per cui reputo superfluo raccontarvi il plot, tanto più che la quarta di copertina anticipa già abbondantemente.
Il mio legame con Hunger games è particolarmente forte perchè Katniss è stata una delle prime protagoniste femminili che ho amato davvero e che mi ha stupito non poco perchè abbandona il clichè dell'eroina fragile e indifesa e quello della protagonista dall'animo buono e votata al bene.
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Katniss, infatti, è una ragazza testarda, cocciuta e determinata, tutt'altro che perfetta, ma  pronta a tutto per difendere la madre e la sorella, tanto da offrirsi volontaria per il distretto 12, al posto della sorellina, per gli Hunger Games: un terribile reality che vede sfidarsi fino alla morte 24 ragazzi per proclamare un unico vincitore. Katniss è un personaggio davvero complesso e con mille sfaccettature: non è facile da amare se non si conosce la sua storia e le difficoltà che ha dovuto affrontare.
L'altro tributo sorteggiato per il distretto 12 è il buon  Peeta, il figlio del fornaio: un ragazzo buono e gentile, educato e altruista. Tanto Katniss e impetuosa e impulsiva quanto Peeta è calmo e riflessivo. Peeta ama Katniss di quell'amore puro e dolce che spezza il cuore, sopporta con grande coraggio il destino che gli è toccato: pur essendo consapevole delle sue scarse probabilità di sopravvivenza,  cerca, per quanto possibile, di difendere la sua integrità morale.
Hunger games è un libro pazzesco che ogni lettore che voglia chiamarsi tale deve aver letto.
Suzanne Collins ha creato con maestria un mondo distopico perfettamente strutturato: dalla storia di Panem, alla sua divisione in distretti, alle regole sociali e fino alla creazione dei terribili hunger games.
Lo stile è veloce e nervoso, la storia non è mai banale ne noiosa ma ricca di colpi di scena. Bisogna stare sempre allerta, non abbassare mai la guardia perchè non sai cosa potresti trovare voltando la pagina.
Hunger games lancia un messaggio fondamentale: non importa quando assurda e tremenda possa essere la realtà, ci sarà sempre un briciolo di speranza che porterà al cambiamento.
E ricordate:
possa la fortuna essere sempre a vostro favore.


Qual è il vostro personaggio preferito di questo primo capitolo?
Ci risentiamo il 17 con il secondo volume.
R.

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