venerdì 19 ottobre 2018

FUOCO INVISIBILE di Javier Sierra - Recensione

Buongiorno a tutti lettori!
Come va? Come vi avevo promesso mercoledì, oggi vi parlo di FUOCO INVISIBILE di Javier Sierra, edito da Dea, che ringrazio per avermene inviata una copia.


Titolo: Fuoco invisibile
Autore: Javier Sierra
Casa editrice: DeA Planeta
Pagine: 442
Prezzo: € 15,30


Trama: Il più grande mistero dell’umanità sta per essere svelato.
Al Trinity College di Dublino, il giovane e brillante «esperto di parole» David Salas ha appena finito il dottorato. Non ha programmi per l’estate, deve sgombrare l’ufficio dalle carte accumulate in lunghi anni di studio e, come se non bastasse, non vede di buon occhio le prossime nozze della madre con l’insulso fidanzato, di molti anni più giovane. Così, quando la sua responsabile gli propone di partire alla volta di Madrid in cerca di uno dei testi più rari e preziosi del Siglo de Oro, David accetta al volo l’occasione di cambiare aria e tornare nella terra dei suoi avi. Ma appena arrivato a Madrid si ritrova risucchiato nell’orbita dapprima di Paula, affascinante storica dell’arte, e poi di Victoria, vecchia amica di famiglia che dietro la facciata di rispettata scrittrice coltiva arcane e pericolose passioni. Ben presto, quello che per David doveva essere un incrocio tra una vacanza e una spedizione di lavoro si trasforma in un’incredibile e rischiosa avventura fra pregiate collezioni d’arte, misteriose scritte scolpite nella pietra e chiese romaniche sperdute nei Pirenei. Sarà un’indagine senza esclusione di colpi quella che porterà David a far luce sulla morte di un allievo di Victoria. E, forse, ad apprendere la verità sulla sorte del padre, scomparso molti anni prima in circostanze mai chiarite.

RECENSIONE
David Salas ha appena terminato il suo dottorato e viene convinto dalla sua responsabile ad imbarcarsi in un viaggio verso la Spagna alla ricerca di un libro tanto prezioso quanto antico. Ciò che non immagina è che il viaggio è stato orchestrato dalla madre su spinta di un'autrice molto famosa in Spagna, Victoria Goodman, nonchè vecchia amica del nonno di David. Victoria Goodman dirige un gruppo di intellettuali esperti nelle più disparate materie nella ricerca delle ricerche: il Graal.
Fuoco invisibile ha tante buone premesse: una trama intrigante, un mistero da svelare e un protagonista che non sembra male.
Buone premesse, appunto, perché di questo libro non mi è piaciuto quasi nulla, né la storia, né i personaggi né tanto meno l'assurdissimo finale.
Devo essere sincera: ho fatto fatica a concludere la lettura.
David Salas è un protagonista molto noioso, non avvezzo all'avventura e che si lascia trasportare molto facilmente dagli eventi che lo circondano, non ha forza di volontà e fa quello che gli dicono di fare: la sua responsabile gli dice di andare a Madrid e lui va, la madre compra il biglietto aereo e sceglie l'albergo e a David sta bene, uno strano messaggio lo obbliga a presentarsi ad un appuntamento a cui non vorrebbe andare e lui si presenta, una brillante scrittrice gli impone la sua presenza e quella del fantomatico gruppo che dirige e lui accetta a testa bassa. Inoltre, il nostro protagonista è estremamente prolisso.
I personaggi secondari sono tanti  e gli spunti per ottenere una bella squadra erano diversi, tuttavia l'autore non ha saputo gestirli, così mi sono trovata davanti ad una serie di figure con un nome ma senza carattere, che non mi hanno convinto per niente.
Devo ammettere che ho trovato l'intero romanzo estremamente noioso: la storia non si evolve, il racconto è lento e non coinvolgente. Per tutta la prima metà  non accade nulla e ci si trova di fronte ad una serie infinita di chiacchierate filosofiche. La seconda parte è un pochino più movimentata ma ciò che accade non è credibile.
Javier Sierra fornisce troppe informazioni e troppi dettagli concentrati in lunghi monologhi.
Devo, tuttavia, dare atto all'autore di aver fatto un ottimo lavoro di ricerca sulle tradizioni spagnole riguardanti il Graal, ma questo non è sufficiente.
In conclusione, ho trovato questo libro estremamente noioso e poco credibile. Mi ha delusa e non poco. Mi aspettavo una bella avventura, invece sono finita nel bel mezzo di un trattato filosofico.
Bocciato.

Voi lo avete letto?
Che ne pensate?
Rosy

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2 commenti:

  1. Che peccato. Non sono amante del genere thriller ma questo mi ispirava sia per la cover che per la trama. Leggendo la tua opinione sembra che il potenziale sia andato sprecato.

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    1. E' andato decisamente tutto sprecato. Mi aspettavo un sacco di più.

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