Trama: Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...
Come dicevo poco più su, ho letto diverse recensioni più che positive e l'entusiasmo che si è generato in vista del secondo libro della saga mi ha spinto a prendere finalmente in mano questo libro, vincere la mia naturale avversione per le distopie, e immergermi nel mondo di Tris e Quattro, imparando a destreggiarmi tra le diverse fazioni.
Vi anticipo già da ora che Veronica Roth mi ha stregata e ammaliata e non vedo l'ora di scoprire cosa si è inventata negli altri capitoli della serie...
Beatrice vive in un ipotetico futuro in cui, a seguito della Grande Guerra, gli esseri umani vengono suddivisi in diversi gruppi, accomunati da specifiche caratteristiche. Questo alla scopo di mantenere, in una sorta di equilibrio, la pace fra gli uomini.
La vita di Beatrice è ad una svolta: ha compiuto sedici anni e deve scegliere a quale fazione appartenere. La fazione prima del sangue. Abneganti, Eruditi, Intrepidi, Candidi e Pacifici.
La sua famiglia appartiene alla fazione degli Abneganti, la cui regola è quella di dedicarsi agli altri dimenticando se stessi, ma Beatrice sa che non è quella la scelta giusta per lei. L'hanno sempre rimproverata di non essere abbastanza altruista, di non seguire le regole. Il suo carattere libero e soprattutto curioso mal si sposa con i principi di cui si fa portatrice la fazione dei suoi genitori. Inoltre il test attitudinale ha dato un risultato che non l'aiuta per niente nell'individuare la fazione cui dovrà dedicarsi anima e corpo: Beatrice è una divergente. Durante il test emergono diverse caratteristiche che definiscono la ragazza, tutte caratterizzanti fazioni diverse e nessuna di esse spicca in modo evidente sulle altre, tanto che l'esaminatrice è costretta a falsificare il risultato. Poco viene spiegato, alla nostra protagonista, su cosa significa essere divergente, se non che questo deve assolutamente rimanere nascosto perchè diffondere una tale verità potrebbe essere pericoloso per lei.
Quando arriva il giorno della scelta Beatrice ha un solo dubbio: Intrepidi o Abneganti? E in men che non si dica il suo sangue viene versato nella coppa degli Intrepidi e sfrigola sulle braci in essa contenute.
Essere Intrepidi significa allenamento duro, sfide, combattimenti, classifiche e una concorrenza spietata. Essere forti e meritevoli non basta, perchè solo i primi dieci diventeranno degli Intrepidi effettivi mentre gli altri andranno a nutrire il già abbondante numero degli Esclusi, coloro che non appartengono a nessuna fazione.
E' qui che Beatrice diventa Tris, una nuova vita l'aspetta, un nuovo inizio. Un inizio che più duro e sconvolgente non poteva essere. La concorrenza spietata fra coloro che partecipano alla fase dell'iniziazione rende impossibile capire chi è veramente tuo amico e chi ti sta accanto per opportunismo. Essere intrepidi non significa solo essere coraggiosi, parola di cui , con l'andare del tempo, si è perso il vero significato, ma ma vuol anche dire sfidare se stessi e le proprie paure andando oltre ogni limite.
Sullo sfondo, intanto, il malumore cresce e la divisione in fazioni si rivela essere non più sufficiente a garantire la pace e l'equilibrio per cui sono state create. Spinti dalla sete di potere gli Eruditi iniziano una vera e propria rappresaglia linguistica contro gli Abneganti, che rappresentano la classe dirigente, accusandoli di affamare la popolazione a favore degli Esclusi. E intanto, ai vertici, si prepara un'arma che può cambiare nuovamente le sorti del mondo.
Non poteva mancare la storia d'amore: Quattro e Tris imparano a conoscersi per gradi, ciascuno vincendo le proprie paure. Un amore che parte in sordina, nascosto dietro un consiglio fraterno, un sorriso rubato, uno sguardo di ammirazione. Un'amore di quelli con la A maiuscola, che piano piano trova il suo spazio e il suo ritmo, che scalda il cuore lentamente e non in una fiammata. Un'amore fatto di fiducia e di segreti scambiati. Un amore di quelli che germoglia anche nel cuore di chi legge: inaspettato.
Veronica Roth ha scritto una storia che con passo felpato entra dentro di te e si guadagna, pagina per pagina, ogni centimetro della tua testa e del tuo cuore. Divergent sorprende per la quantità di domande che affollano la testa all'inizio della lettura, per il modo di suscitare la curiosità del lettore e di soddisfarla, anche se non appieno.
Decisamente consigliatissimo. Se non l'avete ancora letto, fatelo!
Ciao,complimenti per il tuo bel blog,l'ho appena scoperto ,nuova follower :-)..ti va di venire a trovarmi?
RispondiEliminahttp://guadagnare-conisondaggi.blogspot.it/
Un abbraccio
Sara
La meraviglia di questo libro **
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