Buona sera lettori!
Finalmente riesco a scrivere la recensione di questo libro che mi p stato inviato da Harlequin Mondadori, che ringrazio tanto.
Titolo: Il numero perfetto
Autore: Megan Hart
Casa editrice: Harlequin Mondadori
Pagine: 416
Prezzo: 9,90 €
Trama: Tesla Martins scivola sensuale nella vita mentre al Morningstar Mocha, dove lei lavora, la gente va e viene senza sosta. Finché un giorno entra Meredith, forte, carismatica e sensuale, una vera ammaliatrice in grado di far confessare a chiunque i più intimi segreti. Tesla viene travolta dal vortice erotico di questa nuova amicizia, dove tutto sembra possibile, persino lasciarsi sedurre dal marito della sua nuova mentore, mentre lei sta a guardare. Piano piano nasce un triangolo che lascia il mondo fuori. È tutto ciò che Tesla ha sempre sognato, voluto e di cui ha bisogno. Ma proprio quando l'equilibrio sembra perfetto, uno dei tre vertici inizia ad allontanarsi, lasciandone solo due.
Meredith e Charlie sono marito e moglie. Una coppia che crede che il numero perfetto per far funzionare un matrimonio non sia due bensì tre.
Ecco....io non amo condividere ciò che è mio, in modo particolare il mio ragazzo, compagno, marito, convivente, amico....chiamatelo come volete: se ha una relazione con me, ce l'ha con me e basta. Chiamatemi bigotta, ma è così. Forse questa è una delle ragioni per cui questo libro mi ha lasciata un pò perplessa.
Non dico che non mi sia piaciuto, ma non sono riuscita a far mia la storia, proprio per la mia incapacità di immedesimarmi in Tesla e men che mai in Meredith.
Diversi sono i temi toccati dalla Hart: non solo il menage a trois, ma anche la bisessualità e le famiglie moderne.
Tesla lavora al Mocha, un caffetteria di quartiere, e ha stretto un particolare legame di affetto e amicizia con i clienti abituali, soprattutto con Meredith, la quale, curiosissima, vuole sapere le storie di tutti.
Durante una pausa, la bellissima Meredith riesce a far raccontare un'esperienza dell'adolescenza di Tesla che la lascia a bocca aperta: una relazione con due gemelli. Da qui la curiosità nei confronti di Tesla aumenta tanto che le due diventano sempre più legate, fino a quando Meredith non chiede un grosso favore all'amica: andare a letto con il marito.
A questo punto si apre una relazione a tre dove Charlie è il fidanzato di Tesla e marito di Meredith e Meredith è la ragazza di Tesla, nonchè moglie di Charlie.
Sebbene il menage a trois sia la portata principale, l'autrice non si limita a quella e ci fa conoscere, tramite flash back, il passato di Tesla.
Devo essere sincera? Ero più interessata a conoscere meglio Tesla e le esperienze che l'hanno formata e fatta crescere piuttosto che scoprire come si sarebbe "evoluto" il menage a trois. E devo dire che la Hart ha delineato un personaggio particolare, per quanto riguarda Tesla: una ragazzina cresciuta insieme al fratello Cap al Compound, una specie di "campus estivo" in cui la regola è che non esistono regole. Tesla passa le sue estati priva dell'affetto dei genitori e soprattutto della loro guida. Ma, come si suol dire, non tutti i mali vengono per nuocere, infatti è proprio al Compound che la ragazza trova il suo punto di riferimento: Vic. Casa, per Tesla, non significa, mamma e papà, ma Vic e Cap.
Come dicevo sopra, ho avuto delle difficoltà ad entrare nella parte, anzi, non ci sono proprio riuscita, ma nonostante queste perplessità, dovute sicuramente al mio modo di pensare, devo dire che alla fine si è rivelata una lettura piacevole: senza dubbio la Hart sa quello che fa.
L'idea di non raccontare i fatti seguendo l'ordine cronologico, se in un primo momento può lasciare spaesato il lettore, si rivela, infine, un ottimo espediente per non concentrare interamente l'attenzione su quello che è il tema principale del romanzo e dirottare chi legge anche su altri aspetti che caratterizzano la vita dei personaggi.
Uno stile accattivante è sicuramente la firma di questa autrice: nonostante il mancato pieno coinvolgimento nella storia, do atto alla Hart di avermi comunque incuriosita e spinta ad arrivare all'ultima pagina.
Ripeto, pur non affascinandomi completamente, Il numero perfetto si rivela essere una lettura carina, intesa a far passare piacevolmente qualche ora, magari in riva al mare, con un coktail ghiacciato e colorato e un "panorama mozzafiato".
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