mercoledì 27 novembre 2013

Recensione: The returned di Jason Mott

Buon giorno lettori,
ma che freddo fa??? Sembra che il gelo sia arrivato a farci compagnia. Le mie povere ditina ghiacciate fanno fatica a schiacciare i tasti e chiedono pietà!
Allora, vi avevo promesso la recensione di The Returned, libro cult dell'anno, che è già una serie televisiva. A questo proposito vi ricordo il giftaway per i duecento follower con cui potrete vincere una copia (la mia) del libro (QUI).
Prima di lasciarvi alla recensione, ci tenevo a ringraziare la Harlquin che mi ha inviato il libro.


Più riguardo a The Returned
Titolo: The returned
Autore: Jason Mott
Casa editrice: Harlequin Mondadori
Pagine: 331
Prezzo: 16,00 €

Trama: Per Harold e Lucille Hargrave la vita è stata felice e amara allo stesso tempo, da quando hanno perso il figlio Jacob il giorno del suo ottavo compleanno, nel 1966. In tutti questi anni, si sono adattati a una vita tranquilla, senza di lui, lasciando che il tempo alleviasse il dolore... Finché un giorno Jacob, il loro dolce, prezioso bambino, misteriosamente, ricompare alla loro porta, in carne e ossa. E ha ancora otto anni. Qualcosa di strano sta succedendo... i morti stanno tornando dall’aldilà. Mentre il caos rischia di travolgere il mondo intero, la famiglia Hargrave di nuovo riunita si ritrova al centro di una comunità sull'orlo del collasso, costretta a fare i conti con una realtà nuova quanto misteriosa e con un conflitto che minaccia di sovvertire il significato stesso di genere umano.
 
 
 
Cosa fareste se un giorno bussassero alla vostra porta e un uomo del governo avesse accanto a sé una persona cara, morta da tempo, e vi chiedesse se la volete ancora con voi?
Per me lo shock sarebbe tale che non sono sicura riuscirei più a parlare per il resto della mia vita.
E' quello che succede a Lucille e Harold Hargrave: ormai rassegnati da cinquant'anni alla morte del loro bambino, se lo vedono recapitare a casa, proprio come il giorno in cui è morto. Bello come solo un figlio può esserlo per un padre ed una madre. Soprattutto se quel figlio è scomparso, tantissimo tempo fa, inghiottito dalle acque malefiche di un fiume.
Quello che succede agli Hargrave, però, non è un caso isolato ma una situazione che si diffonde a macchia d'olio in tutto il mondo. Un miracolo di Dio per alcuni, opera del diavolo per altri.
The returned racconta la storia della neo ricomposta famiglia Hargrave, intrecciata alle vicende di altri Redivivi; ci racconta di un mondo che ha perso tutte le sue certezze, anche quelle sulla morte; ci racconta dell'umanità che non sa come gestire questo miracolo/disgrazia e lo fa nell'unico modo che conosce: attaccando.
In realtà The returned non è una storia come tutte le altre, una storia di quelle che si leggono in un buon romanzo e che ci fa passare delle ore piacevoli di lettura. L'intento di Jason Mott è quello di scavare a fondo nella propria anima, di porsi delle domanda, a cui ovviamente non ha risposte, e di far interrogare il lettore sul senso della vita e della morte.
Infinite volte viene chiesto ai Redivivi cosa c'è dopo la morte. Domanda a cui l'autore non dà risposte, perché non può darne, non lo sa, così come non lo sanno coloro che sono tornati.
Altra questione: i Redivivi sono proprio i nostri cari? Quelle persone che abbiamo tanto amato? Sono proprio i nostri figli, fratelli, genitori? O sono solo una loro copia sbiadita? Un nostro ricordo? Un rimpianto? Anche a questa domanda non c'è risposta.
The returned è un libro di riflessione, che offre al lettore numerose domande, oltre che la possibilità di riflettere e interrogarsi.
Jason Mott ha uno stile semplice, puro, lineare, a tratti avvincente a tratti noioso e piatto. L'autore non ci dà risposte fantascientifiche o sovrannaturali, ma cerca una risposta nella scienza o nella fede, arrivando alla conclusione che nessuna delle due può risolvere il mistero dei Redivivi.
The returned è una riflessione personale, uno squarcio nell'anima dell'autore, è un gesto generoso di concessione di parte di sé a chi legge. E' un libro di seconde opportunità, di amore verso il prossimo, di introspezione, di perdono.
E' un libro che fa riflettere, che vi consiglio di leggere. Sono convinta che ognuno di noi lo interpreterà in modo diverso perché è una lettura che assomiglia all'anima di chi legge.
 
 
Non so se si è capito, ma questo libro mi ha colpita, ha lasciato un piccolo segno. Voi lo avete letto o lo farete? Cosa ne pensate? Mi ha fatto uno strano effetto e sono rimasta perplessa per qualche giorno, per questo ho aspettato a scriverne la recensione.
Sono curiosa di leggere i vostri commenti.
 

 

11 commenti:

  1. Io partecipo al tuo GA per vincerlo e leggerlo ^^
    Lo trovavo interessante e adesso ancora di più!!!

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    1. Puoi provare a partecipare al giveaway del blog...lo trovi qualche post più sotto...

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  3. Giorni fa, ho iniziato a leggere i tre brevi prequel messi a disposizione in versione ebook dalla casa editrice italiana: non mi hanno convinto, purtroppo, e avevo perso parte dell'entusiasmo iniziale nei confronti di quest'attesa novità invernale :(... leggere le tue parole, però, mi ha portato una nuova ventata di ottimismo! ^^

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    1. E' un libro un po' particolare, non credo che piaccia a tutti, ma io l'ho trovato perfetto.

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  4. Era già nella mia wish list!!!
    Ora provo anche a vincerlo!
    Continuo a sentire bellissime recensioni su questo libro!
    :)
    Complimenti per i 200 followers

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  5. Sto partecipando al ga e spero tanto di aggiudicarmelo, mi incuriosisce troppo!

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  6. Aspettavo che qualcuno recensisse questo libro e sono felice di vedere che la recensione è positiva! Spero di riuscire a leggerlo presto anche io e che mi conquisti come ha fatto con te :)

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