lunedì 31 marzo 2014

Chi ben comincia # 23



Buon lunedì a tutti!
Anche se è lunedì, oggi mi sento particolarmente carica. Sarà il bel tempo che finalmente ritorna, il venticello caldo, la luce che finalmente ha spazzato le nuvole, non so. Ma oggi sono carica, ecco sì.
Il libro che ho scelto per l'appuntamento di oggi della rubrica Chi ben comincia di Ale del blog Il profumo di libri è Finché le stelle staranno in cielo. Perchè ho scelto questo libro? Al di là del titolo molto speranzoso....l'ho scelto perché l'incipit mi ha stregata e sì, ho esagerato un tantino ma non ho potuto farci niente.


Finché le stelle saranno in cielo

La strada davanti alla vetrina della pasticceria è silenziosa e quieta e, nella mezz’ora che precede il sorgere del sole, mentre le sottili dita dell’alba iniziano a tendersi all’orizzonte, mi pare quasi di essere l’unica persona rimasta sulla terra. Siamo in settembre, dieci giorni dopo il Labor Day: nelle cittadine lungo la penisola di Cape Cod i turisti sono scomparsi, i bostoniani hanno chiuso le loro case estive e le vie hanno assunto l’aria desolata di un sogno inquieto.
Le chiome degli alberi hanno cominciato a cambiare colore e nel giro di poche settimane rifletteranno le tinte smorzate del tramonto. Eppure gli appassionati non verranno qui ad ammirare il fogliame autunnale. Si dirigeranno invece verso il Vermont, il New Hampshire o i monti Berkshire, nella parte occidentale del nostro stato, il Massachusetts, dove le querce e gli aceri dipingono il mondo di rosso fiammeggiante e arancione scuro. Nella tranquillità della bassa stagione, la vegetazione sulle spiagge di Cape Cod assumerà una tinta dorata via via che le giornate si accorceranno; gli uccelli che migrano verso sud arriveranno in grandi stormi dal Canada; gli acquitrini si stingeranno in pennellate d’acquerelli. E io, come sempre, starò a guardare dalla vetrina della North Star Bakery.
Ricordo di essermi sempre sentita più a casa in questo negozio, la pasticceria della mia famiglia, che nel piccolo cottage giallo vicino alla baia dove sono cresciuta, quello in cui sono tornata adesso che il mio divorzio è diventato ufficiale.
Divorzio. La parola continua a risuonarmi nelle orecchie, facendomi sentire per l’ennesima volta una fallita mentre mi esibisco in un numero di equilibrismo aprendo lo sportello del forno con un piede, tenendo in mano due teglie formato industriale di tortine alla cannella e lanciando uno sguardo all’ingresso della pasticceria, tutto contemporaneamente. Inforno le tortine e intanto estraggo una teglia di croissant e richiudo lo sportello con un fianco. Ancora una volta mi pare chiaro che tentare di avere tutto significa ritrovarsi sempre con le mani occupate. In questo caso, letteralmente.

Beh che ve ne pare? Io sono rimasta incantata dalla descrizione di questo posto, quasi come se riuscissi a vedere i colori dell'alba di settembre di Cape Cod. L'autunno che si avvicina, i colori caldi dell'arancio e del rosso. Mi sono sentita trasportare in questo quadro di spiagge e alberi come se fosse casa.
Che ne pensate? Qualcuno di voi ha già letto questo libro? Vi è piaciuto?







domenica 30 marzo 2014

Clock Rewinders # 1


Buona domenica a tutti,
oggi è una bellissima giornata di sole anche se fa ancora freschetto.
Ho deciso di riprovare a costruire un buon rapporto con le scadenze settimanali e per questo motivo ho deciso di adottare anche io la rubrica Clock Rewinders. Ci avevo già provato tempo fa, allora le avevo dato un nome tutto mio, Back in Time, ma le cose non hanno funzionato: l'ho pubblicata solo due volte.
Però, ora, ripensandoci credo che Clock Rewinders sia una rubrica importante, un modo per dirvi cosa è successo sul mio blog nel corso della settimana e che vi permette di recuperare facilmente tutto quello che vi siete persi. Ma è importante anche perchè permette a me di farvi conoscere quali sono i blog che maggiormente seguo e i post che più mi hanno colpita. Quindi eccomi di nuovo qui.

Devo ammettere che il fatto che le Belle ci stiano provando mi ha dato la spinta in più.....da quel che ho capito nemmeno loro sono molto attratte dalla puntualità delle rubriche settimanali, per cui ho deciso di provarci insieme a loro.

Ma ora basta con le chiacchiere e vediamo un po' cos'è successo nella blogosfera.

Questa settimana su Inside a Book
  • Lunedì ho aperto la settimana con Chi ben comincia, la rubrica creata da Ale del blog Il profumo dei libri. L'appuntamento di questa settimana è dedicato a Storia di una ladra di libri di Markus Zusak. Devo leggere questo libro e poi correre a vedere il film.
  • Martedì, invece, ho pubblicato la recensione di I centomila regni di N. K. Jemisin, edito da Gargoyle. Quattro cuoricini.
  • Merccoledì mi sono imbattuta nel Project Books di Leda del blog Dreaming Fantasy e così ho deciso di provare anche io. Il mio primo Project è composto da sei libri. Nel post trovate tutte le regole. Ho già letto uno dei libri della lista.
  • Infine, venerdì ho concluso Prodigy di Marie Lu.....non ho parole per questo libro. La recensione di Prodigy partecipa alla Mastereader di Lucrezia. Anche in questo caso quattro cuoricini.
Questa settimana nella blogosfera
  • Alaisse ha firmato con la Casa editrice Rosa dei Venti Edizioni e presto potremo leggere tutti il suo libro: Io sono vera. Per festeggiare la grandiosa notizia vi segnalo il suo nuovo blog. Un posticino tutto suo che, a detta delle altre Belle, pare stia per farci saltare in aria tutti. 
  • Leda (Dreaming Fantasy) ha scritto una bellissima recensione di I segreti di Amber Hause. Un libro che tengo d'occhio da un po' e che vorrei proprio leggere.
  • Su Italianso do It Better ho trovato la recensione di Monia di Cuore di Antonella Arietano. 
  • Ultima recensione, che non posso non segnalare, è quella di Mik (Diario di una dipendenza) di Un giorno, forse di Lauren Graham.
  • Infine SOLO SE AVETE GIA' LETTO ALLEGIANT, dovete leggere l'articolo di Denise (Reading is Beliving), dedicato al finale della serie Divergent. Lo trovate nella sua rubrica Talking about.

Ecco. Per ora è tuuto. Spero di essere qui puntuale anche domenica prossima. Ci provo, giuro che ci provo!
Buona domenica a tutti!

venerdì 28 marzo 2014

Recensione: PRODIGY di Marie Lu

Buon venerdì a tutti, oggi sono a casa da lavoro.
Ero troppo stanca per poter restare chiusa a studiare scartoffie e così ho passato il pomeriggio a poltrire: ho finito Prodigy, ho iniziato Schegge di me e ho dormito secca un paio d'ore .
Ed ora eccomi qui con una nuova recensione.
Quasi dimenticavo: ringrazio la CE per avermi inviato una copia di questo libro fantastico.


Più riguardo a Prodigy !! ANTEPRIMA !!

Titolo: Prodigy
Autore: Marie Lu
Casa editrice: Piemme
Pagine: 298
Prezzo: 16,50 €

Trama: June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'elector Primo muore e il figlio Ander prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due giovani ribelli si uniscono ai patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo elector. Peccato che Ander non abbia niente a che vedere con il suo crudele genitore.



Ho divorato Legend tanto in fretta che sono giunta alla fine del libro senza accorgermi che ormai mancavano pochissime pagine. Ho preso immediatamente Prodigy per capire come se la sarebbero cavata June e Day, i due prodigi della Repubblica, ormai fuggiaschi e assoldati tra le file dei patrioti. I due hanno bisogno di aiuto: Day è ferito ed è alla disperata ricerca del fratello. Ma cure e ricerche di fratellini rapiti dalla Repubblica hanno un prezzo e nemmeno modico: uccidere il nuovo Elector, Anden.
Per June e Day sembrano non esserci problemi, l'Elector è la fonte delle ingiustizie dei repubblicani, la causa delle disgrazie capitate alle famiglie di entrambi i ragazzi. Uccidere il nuovo capo del sistema sarà un gioco da ragazzi, ma in realtà non è così. Diversi elementi entrano in scena, Anden sembra non essere come lo descrivono, Day è accecato dall'odio e dalla gelosia, i patrioti hanno tutto sotto controllo, ma puzzano comunque di bruciato.
Marie Lu ci fornisce, in questo secondo capitolo, un'analisi più approfondita dei suoi protagonisti. June e Day sono totalmente cambiati, più profonde sono le loro ferite, maggiore è l'impatto che ogni evento ha sulle loro coscienze. Mentre via via che scorrono le pagine, sembra che le idee di June si facciano più chiare e definite quelle di Day, al contrario, diventano sempre più confuse: non sa più da che parte stare, non sa più chi sono i suoi nemici, non sa più qual è il suo obiettivo, se non quello di salvare il fratello più piccolo.
Anche in Prodigy troviamo lo stesso stile nervoso e veloce che ha caratterizzato Legend, un linguaggio chiaro, semplice e diretto che arriva immediatamente,  con l'alternanza dei punti di vista ora di June ora di Day. Adoro quando l'autore ci fa entrare nella testa dei suoi personaggi attraverso queste alternanze, non trovate che in questo modo si abbia una visuale più completa dell'intera vicenda? Non so ma a me piace. 
Prodigy si discosta da tutti i libri di mezzo che generalmente hanno la funzione di collegare il primo volume, introduttivo, all'ultimo, conclusivo. In questo caso l'autrice aggiunge una serie indefinita di eventi, macchinazioni, colpi di scena che non sono tipici del romanzo di mezzo e di sicuro questo libro non ne soffre la consueta crisi. Prodigy è molto di più.
E poi, quel finale.....straziante e doloroso, ma allo stesso tempo soddisfacente e perfetto. Non so se resisterò fino alla pubblicazione in italiano di Champion. E' probabile che questa sarà una delle rare eccezioni in cui concluderò la serie in lingua...non so, vedremo
Penso che Marie Lu abbia scritto uno dei migliori distopici che abbia letto: il word building è perfetto, ci sono tantissimi dettagli che riguardano l'organizzazione politica della Repubblica, il funzionamento del sistema sociale e militare, le ingiustizie, e il divario tra classi sociali sempre forte ed evidente.
Piccola pecca, ma proprio piccola, piccola riguarda l'età dei protagonisti: sì che un'ambientazione come quella di Legend e Prodigy porta a crescere in fretta, ma non si poteva dargli più di quindici anni? June e Day tengono comportamenti che non sono per niente tipici dei quindicenni.
In questo libro è tutto, o quasi, perfetto. Sono ancora un pochino emozionata e sconvolta e credo che alla fine di tutto questa trilogia mi resterà nel cuore.



Quanto mi piace questa serie. Voi che ne pensate? So che molti di voi hanno almeno letto Legend, sono io una delle poche ritardatarie che l'aveva lasciati lì a prendere polvere. Che ne pensate? Al solito fatemelo sapere nei commenti.
P.S. Questa recensione partecipa alla Mastereader organizzata da Lucrezia del blog Il libro che pulsa. Categoria: un libro uscito nel 2014.


mercoledì 26 marzo 2014

Project Books #1

Buona sera a tutti,
sì è un pochino tardi per me e sì, sono ancora in piedi, ma ci tenevo a pubblicare questo post/lista di libri da leggere e quindi eccomi qui.


Oggi pomeriggio gironzolavo per il web e ho notato un'iniziativa di Leda del blog DREAMING FANTASY che mi ero persa. Si tratta di Project Books: un piccolo progetto o piano di lettura, meno difficile da seguire della To Be Read List per il numero più limitato di libri. Lo scopo è quello di smaltire la lista dei libri arretrati ed evitare di fare nuovi acquisti fino a quando tutti i libri del project non saranno stati letti.
Ho una lista di libri da leggere chilometrica che per ora tiene ben 4 pagine della mia agenda....sì, scrivo sull'agenda i libri che devo leggere per poi depennarli....e sono sicura di aver dimenticato qualche titolo per strada.

 Io so che se mi impongo una lettura poi non la faccio, per cui ci provo. Il mio primo progetto sarà composto da sei libri scelti, ovviamente, dalla mia Tbr List (che trovate sotto), una volta terminato questo project passerò al secondo e così via fino a smaltire, si spera, l'arretrato.
Mi concedo i libri che provengono da scambi e regali e dalle CE.

Project Books # 1

1) Prodigy di Marie Lu
2) Schegge di me di Tareh Mafi
3) Il profumo del sud di Linda Bertasi
4) Afterlife di Stephanie Hudson
5) Chrysalis di Lodi Meadows
6) La miscela segreta di casa Olivares



To Be Read


Afterlife di Stephanie Hudson 
Chrysalis di Jodi Meadows 
Eri come sei di Erin E. Keller
Gli Elementali di Jessica Maccario 
I protettori dell'oracolo di Patrisha Marr 
I quattro principi di Sakomar di Cristina Cumbo 
I talenti delle fate di Antonella Arietano 
Il cimitero di Beech Groove di Daniele Fantini 
Il cuore e la maschera di Daniela Iannuzzi 
Il profumo del sud di Linda Bertasi 
Il richiamo del cuculo di J. K. Rowling 
Il sodalizio del sangue di Susan Hubbard 
Incantesimo tra le righe di Jodi Picoult 
Inferno di Francesco Gungui 
Insurgent di Veronica Roth 
L'albero dei segreti di Sarah Addison Allen 
L'uomo che attraversò il tempo per me di Francesca Burrione 
La cacciatrice di fate di Elizabeth May 
La maledizione di Ondine di Valentina Barbieri 
La magia del lupo di Michelle Paver
La miscela segreta di casa Olivares di Giuseppina Torregrossa 
Lasciati guardare di Lynda Aicher 
Perfetto di Alessia Esse 
Prodigy di Marie Lu 
Ritratto di donna in cremisi di Simona Ahrnstedt 
Sasenka di Simon Sebag Montefiore 
Schegge di me di Tareh Mafi 
Shades of life di Glinda Izabel 
Storia di una ladra di libri di Markus Zusak 
Terra ignota di Vanni Santoni HG 
The elite di Kiera Cass 
Una lontana follia di Kate Morton 


FINITI 
NUOVI
ABBANDONATI

Project Books sarà una sorta di rubrica che pubblicherò al termine di ogni progetto con i risultati che sono riuscita a raggiungere. Ho un totale di 32 libri da leggere, spero di non averne dimenticato qualcuno, beh...Buona fortuna Rosy.


martedì 25 marzo 2014

Recensione: I CENTOMILA REGNI di N. K. Jemisin

Buon martedì a tutti, come va? Io sono un po' abbattuta, è un periodo un po' così, ma nulla di che, solo un po' di frustrazione dovuta al lavoro che non paga per niente.
Va beh, passiamo a cose più belle. Oggi voglio parlarvi de I centomila regni di N. K. Jemisin edito da Gargoyle, che ho potuto leggere grazie alla CE che me ne ha inviata una copia.
Sebbene abbia letto opinioni contrastanti questo libro mi incuriosiva e così ho deciso di dargli una possibilità e devo dire che ne sono contenta perché, tutto sommato, mi è piaciuto.

Più riguardo a I centomila regni

Titolo: I centomila regni
Autore: N. K. Jemisin
Casa editrice: Gargoyle
Pagine: 384
Prezzo: 18,00 €


Trama: Yeine Darr è un’esiliata del barbaro nord. Quando sua madre muore in circostanze misteriose, viene convocata nella maestosa città di Sky, sede della famiglia dominante Arameri. Lì è nominata erede del re, e la notizia la sconvolge. Ma il trono dei Centomila Regni non è facile da conquistare, e Yeine si ritrova coinvolta in una brutale lotta per il potere contro due cugini che non sapeva nemmeno di avere. Mentre combatte per la vita, si avvicina sempre di più alla verità sulla morte di sua madre e sulla storia di sangue della sua famiglia. Mentre le sorti del mondo sono in precario equilibrio, Yeine imparerà quanto pericoloso possa essere quando amore e odio, dèi e comuni mortali, si ritrovano inestricabilmente legati.


Centomila Regni come centomila idee che frullano nella testa della protagonista, Yeine, che ci racconta la sua storia. La storia di un'erede che torna al posto che le spetta e che scopre quale ruolo terribile le ha riservato il destino.
loveLa Jemisin ha creato un mondo complesso fatto di uomini spietati e divinità rese schiave che meditano vendetta. Una storia un po' difficile da seguire, non solo per la diversità di tradizioni e costumi che vengono descritti ma anche per la particolarità di una narrazione continuamente interrotta da digressioni, pensieri e storie spesso estranee al momento di cui si sta leggendo. Uno stile particolare che o si ama o si odia: le voci si sovrappongono una sull'altra, gli eventi si susseguono spesso senza seguire uno specifico ordine cronologico, un racconto a tratti confuso ma una confusione che ben si sposa con la stessa incertezza che i personaggi sono costretti a vivere.
PinterestVe lo dico subito: a me Yeine è proprio piaciuta. Non si tratta della solita protagonista pronta a tutto pur di salvare il suo popolo, il suo amore, la sua famiglia o quant'altro. Yeine è consapevole di essere finita in una terribile lotta per la successione al trono in cui le sue possibilità sono meno di zero.
E' spaventata, ha paura per se, teme la morte, ha delle reazioni che una qualsiasi ragazza normale avrebbe nella medesima situazione. Ma Yeine appartiene al popolo di Darre, un popolo di donne al comando, il cui esercito è formato da donne, mentre gli uomini stanno nelle retrovie, per cui, sebbene consapevole di avere le ore contate, cerca di mostrare agli altri il suo lato duro e orgoglioso, ma il lettore sa cosa sta  provando in realtà.
Thanks for saving my life❤️
Un pochino meno d'effetto, invece, quello che doveva essere (o forse no) il protagonista maschile di questa storia: Nahadoth, signore della notte, terribile e potente quanto crudele. Non sono riuscita ad apprezzarlo del tutto: il fatto che fosse e non fosse corporeo, che non avesse uno specifico aspetto fisico, il non riuscire ad immaginarlo, me lo ha reso un tantino lontano. 
In definitiva si tratta di un romanzo decisamente sui generis, strano, che a me è piaciuto e che ho letto con interesse fino alla fine. Sì, ci sono stati diversi momenti di confusione in cui ho dovuto riprendere la lettura dal paragrafo precedente, ma si è solo trattato di uno smarrimento iniziale.
Se la CE decidesse di pubblicare anche i seguiti credo proprio che li leggerei.



Voi lo avete letto? Fatemi sapere che ne pensate, se ne siete incuriositi o se proprio non vi è piaciuto. Io sono contenta di averlo letto, un buon fantasy in fin dei conti.


lunedì 24 marzo 2014

Chi ben comincia # 22



Buon lunedì a tutti,
oggi nuovo appuntamento con la rubrica di Alessia del blog Il profumo di libri.
Chi ben comincia consiste nel prendere un libro a caso dalla propria libreria e riportarne l'incipit. Il libro che ho scelto oggi è  Storia di una ladra di libri di Markus Zusak, edito da Frasinelli.

Sapevate che questo libro è uscito dapprima con il titolo La bambina che salvava i libri?


Più riguardo a Storia di una ladra di libri

*** UN SEMPLICE FATTO ***
Prima o poi morirai
In tutta sincerità, mi sforzo di prendere la faccenda allegramente, anche se, a dispetto delle mie proteste, la maggior parte delle persone trova difficile credermi. Per favore, fidati di me.
Posso davvero essere allegra. Posso essere amabile. Affettuosa. Affabile. E queste sono le parole che cominciano per A. Non chiedetemi però di essere bella: essere bella non è da me.


*** REAZIONE AL SUMMENZIONATO FATTO ***
Ti preoccupa?
Il mio consiglio è: non avere paura.
Sono leale.
Naturalmente occorre un'introduzione.
Un inizio.
Dove sono finite le mie buone maniere?
Potrei presentarmi in modo appropriato, certo, ma non mi pare necessario. Potrai conoscermi abbastanza bene e piuttosto in fretta, dipende da alcune variabili. Ti basti sapere che ad un certo punto sarò lì di fronte a te. Più cordiale che potrò. Ti terrò l'anima in pugno. Un colore farà capolino dalla mia spalla, e ti porterò via con me, con dolcezza.
Sarai sdraiato (di rado trovo qualcuno in piedi). Avrai le membra rigide. Forse qualcuno ti scoprirà e si sentirà un grido risuonare nell'aria. Gli unici rumori che udirò dopo saranno quelli del mio respiro, del mio fiuto, dei miei passi.


Ok, ora sono stra curiosa. Questo libro mi ha attirata a se come il miele e non vedo l'ora di leggerlo. Questo modo poi di raccontare, così vicino, come se veramente il narratore fosse accanto a te a parlarti della sua storia, è incredibile. Voi che dite? Promette molto bene. Poi sono curiosissima di sapere di cosa sta esattamente parlando il narratore, che un pochino pochino mette i brividi.
Fatemi sapere che ne pensate.

sabato 22 marzo 2014

Compra/Scambia: è ora di fare spazio!

Buon sabato a tutti,
in questi giorni mi sono accorta che ho un po' di libri che girano per casa, molti dei quali ancora sul mio comodino in attesa di essere letti, altri, invece, già letti e recensiti, altri ancora vecchissimi e che stanno facendo la muffa sulla mia libreria, per cui ho deciso di aprire una nuova pagina sul blog che si chiama COMPRA/SCAMBIA.
In sostanza ho deciso di mettere in vendita alcuni dei miei libri, o, nel caso in cui non si raggiungesse l'accordo sul prezzo, in scambio.
Al momento la lista non è lunghissima, perchè, lo ammetto, sono affezionata a quelle pagine e ai loro personaggi, per cui sono un pochino restia a venderli, ma SPAZIO DEVE ESSERE FATTO per i nuovi arrivi e per cui eccoci qua.
Travate i titoli che ho deciso di mettere in vendita QUI: si tratta di un foglio excel online in cui troverete un piccolo riassunto circa le spese di spedizione con la modalità del piego di libri, la mia mail a cui contattarmi nel caso foste interessati a qualche titolo e, ovviamente, i libri in ordine alfabetico.



Per ogni domanda o chiarimento scrivetemi pure: insideabookblog@gmail.com.

LA LISTA VERRA' AGGIORNATA PERIODICAMENTE.

Buon week end!


mercoledì 19 marzo 2014

Chi ben comincia # 21


Ciao a tutti,
avrei dovuto postare l'appuntamento con Chi ben comincia lunedì, ma non ce l'ho fatta. Vi ricordo che questa è una rubrica ideata da Alessia del Blog Il profumo di libri e che consiste nel riportare le prime righe di un libro preso a caso dalla propria libreria.

Il libro che vi propongo oggi non è ancora uscito, quindi questo appuntamento fa anche da presentazione di un'anteprima.
Siete curiosi?Si tratta del primo volume di una saga e uscirà per De Agostini (ringrazio Dalila per avermelo gentilmente inviato in anteprima) il 25 marzo 2014.
Ah dimenticavo! Sto parlando di Afterlife.


Afterlife 
di Stepahnie Hudson

25 MARZO 2014

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Ascoltavo i passi sopra di me, sempre più vicini. Tremavo, per un riflesso istintivo. Ogni fibra del mio essere urlava, ogni senso mi allertava del pericolo imminente.  Il tanfo dell'ambiente umido mi inondava le narici, come se ci fosse un cadavere putrescente lì accanto. Mi sanguinavano le mani: tenevo le unghie conficcate nei palmi, le dita dolorosamente serrate fino a sbiancare le nocche.
Lo sentivo, ormai. Portava i soliti stivali, ed era come se l'inferno stesso lo trascinasse verso di me. Li indossava per torturarmi la mente: stivali da motociclista, con la suola spessa. Quando veniva da me, però, non udivo mai il rombo di una moto. Di lì a poco il fiato nauseabondo di un mostro in carne e ossa mi avrebbe sussurrato all'orecchio, spiegandomi che anche le creature partorite dall'inferno sono in grado di provare sentimenti, di amare.
Non credevo alle sue bugie...e chi l'avrebbe fatto?





Anche questa volta, come già per Half Bad, si tratta di un caso editoriale, anche l'autrice di questo libro, Stephanie Hudson, si è autopubblicata raggiungendo un successo inaspettato.
Mi piacerà? Spero di sì, non voglio essere sempre la solita voce fuori dal coro.


martedì 18 marzo 2014

Story Teller #2


Secondo appuntamento con la rubrica, Story Teller, ideata da me per dare spazio ai racconti. 
In questo appuntamento a cadenza casuale, troverete una piccola presentazione di ogni racconto che ho letto.

Se volete mandarmi i vostri scritti e vederli segnalati in questa rubrica, inviatemeli all'indirizzo del blog: insideabookblog@gmail.com. 


Oggi, in realtà, vi parlo di una raccolta di racconti legati tutti da un unico filo conduttore: i personaggi famosi della storia. Beh, già dalla cover potete ben immaginare che non si tratta di qualcosa di serio e noioso, tutt'altro.



Titolo: I memorabili - Vite segrete di uomini illustri
Autore: Stefano e Valentina Gelain
Casa editrice: Il ciliegio edizioni
Pagine: 139
Prezzo: 14,00


Trama: Ogni epoca ha avuto grandi uomini e grandi donne, la cui fama è stata raccolta ed eternata dalla Storia. I Memorabili cattura, con sagacia e limpida ironia, fugaci attimi della vita di eroi quali Omero, Cleopatra, Carlo Magno, Dante, San Francesco, Galileo, Manzoni e altri. Una parodia fondata sui detti e i fatti di questi grandi uomini tramandati fino a noi, raccontati con frizzante e garbata irriverenza. Ventuno racconti composti con una tecnica leggera e precisa che collega i grandi personaggi e le loro peculiarità caratteriali alle vicissitudini quotidiane. Un ritratto comico e bonariamente demitizzante che ha nel contempo la dote di suscitare l’allegria e aprire uno spiraglio alla curiosità di rinnovare l’interesse verso personalità di epoche passate e avvenimenti storici, artistici, letterari, religiosi della nostra tradizione.



Stefano e Valentina Gelain hanno pubblicato una raccolta di ventuno racconti uno più divertente dell'altro e accompagnati da illustrazioni meravigliose che scimmiottano i grandi del passato: da Omero a Cleopatra, da Archimede a Nerone e poi Socrate, Annibale, Cicerone, Machiavelli, Leopardi, Beethoven e altri ancora.
Ciascun racconto evidenzia pregi e difetti, più i difetti diciamolo, dei grandi della storia, e così abbiamo Socrate vessato dalla moglie perchè non lavora e va in giro bighellonando tutto il giorno o Leopardi che non vede l'ora che la sua amata Silvia tiri le cuoia per poter scrivere componimenti come quelli dedicati a Beatrice da Dante, o Manzoni che confessa al parroco di aver scritto un'opera un po' spinta la cui protagonista si chiama Lucia Monella (Sì Monella, avete letto bene), o il mezzuccio utilizzato da Foscolo per pubblicare Le ultime lettere di Jacopo Ortis e così via.
I memorabili contiene una serie di racconti molto divertenti e ironici, alla portata di tutti ma che forse un ragazzo in età scolastica può apprezzare di più.
La fantasia di questi due autori è immensa e la loro abilità di raccontare aneddoti divertenti su personaggi del passato è ammirevole. Quindi devo ringraziare sia Stefano che Valentina Gelain, non solo per avermi inviato una copia del loro libro, ma anche per avermi permesso di passare qualche momento piacevole leggendo le disavventure di questi grandissimi personaggi che infondo, infondo sono molto simili a tutti noi.

Se avete voglia di leggere qualcosa di leggero e non troppo impegnativo, da poter spezzare tra un romanzo e l'altro, vi consiglio di prenderlo. Ne avevate già sentito parlare? 




domenica 16 marzo 2014

Recensione in anteprima: HALF BAD di Sally Green

Buona domenica,
ho appena finito di leggere Half Bad e non vi nascondo una certa confusione. A quanto pare questo libro, in uscita per Rizzoli il 19 marzo,  ha incuriosito il mondo intero tanto che ne sono già stati acquistati i diritti per farne un film, ma ripeto: io sono un pochino confusa.
Prima della recensione vorrei ringraziare la casa editrice Rizzoli per avermi permesso di leggere in anteprima questo libro.
E ora....buona lettura.

Titolo: Half Bad
Autore: Sally Green
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 400
Prezzo: € 15,00

IN USCITA IL 19 MARZO

Trama: In una Londra contemporanea e alternativa dove la magia esiste, Incanti Bianchi e Neri combattono una guerra millenaria e spietata.
Appartenere a un fronte definisce il proprio ruolo nel mondo, decreta i nemici, garantisce compagni e alleati. Nathan vive invece in una zonagrigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più crudele mai esistito, è spaccato a metà, vessato dalla sorellastra con cui è cresciuto, controllato dal Concilio che non si fida di lui, perennemente in bilico tra le due facce della sua anima. Nathan in realtà è soltanto molto solo, e spaventato: intrappolato in una gabbia, ferito e in catene, deve fuggire prima del suo diciassettesimo compleanno, o morirà. E anche se non vuoi lasciarti andare, è difficile rimanere aggrappati alla metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, e della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso

Half Bad è stato definito come un potentissimo romanzo, un caso
editoriale senza paragoni, che è già un film ancor prima di essere libro.
Io, come al solito, faccio la pecora nera, la voce fuori dal coro, e vi dico che non ho trovato questo romanzo per niente speciale.
Sally Green ci racconta attraverso gli occhi di Nathan, le vicende di questo povero ragazzo che ha avuto la sfortuna di essere nato dall'incontro tra due incanti di specie diversa: madre bianca, padre nero. Una buona, l'altro cattivo. Ed è la società stessa, un' Inghilterra contemporanea, ad aver deciso chi sono i buoni e chi i cattivi.
Sorvolando sull'ambientazione, che a mio avviso poteva essere Londra come Berlino, Parigi come New York, è il contenuto della storia che non mi ha entusiasmata ne coinvolta. 
Half Bad racconta le disgrazie che capitano a Nathan fin da quando è solo un bambino al compimento dei diciassette anni, età in cui ogni ragazzo riceve tre doni da un parente e diventa a tutti gli effetti un incanto. Ma cos'è un incanto? Non è un mago vero e proprio, o almeno non nel senso in cui lo si intende comunemente. Un incanto è un essere umano in grado di padroneggiare in modo speciale il proprio dono: cura, pozioni, lanciare fuoco con le mani. Essere un mezzo sangue, come Nathan è una disgrazia, essere un incanto nero, la rovina.
Difficile non provare affetto per Nathan: emarginato solo per essere stato il frutto di un incontro proibito, preso in giro, torturato, vessato persino dalla sorella. Nathan è un ragazzino già adulto che lotta con tutte le sue forze per ottenere ciò che gli spetta di diritto: conoscere se stesso. Half Bad è essenzialmente una ricerca di identità del protagonista, è la sua voce che urla "Voglio farcela", ma è anche una storia di ricatti e macchinazioni, di una politica che si batte per una giustizia che in realtà non esiste.
Half Bad, raccontato al presente storicosi legge abbastanza velocemente nonostante lo stile della Green non sia proprio lineare, perchè segue il flusso di pensieri di Nathan, elemento che, all'inizio, mi ha fatta sentire leggermente spaesata.
Se devo proprio essere sincera non posso dire che non mi sia piaciuto, è un buon libro, ma non vedo tutto il potenziale di cui è stato circondato: i personaggi secondari sono quasi inesistenti, il word building non è pensato bene per niente, il lettore sa proprio poco sulla realtà in cui vive Nathan, e sinceramente farne un film mi sembra eccessivo. 
Half Bad è solo il primo volume di una serie che forse promette bene per gli altri, non per me, e che se non fosse stato tanto acclamato e pubblicizzato probabilmente non avrei letto.
Mi aspettavo molto di più.



MI ASPETTAVO DI PIU'

Ecco questo è quello che penso di questo libro e sono anche parecchio infastidita. Non so se sono io , ma possibile che ogni volta che acclamano e stra acclamano un libro a me poi non piace? Un film? Addirittura un film? Ma daiiiiiii!
Che ne pensate?

venerdì 14 marzo 2014

Recensione: RAVEN BOYS di Maggie Stiefvater

Buon venerdì a tutti,
che bellissima giornata oggi, ho una voglia di passeggiate e gelato che non avete idea...purtroppo niente da fare, mi tocca l'ufficio. Nausea e mal di testa sono ancora li, in sottofondo a minacciare il loro ritorno, ma oggi va meglio.

Oggi vi propongo la recensione di Raven Boys, un libro che ho letto all'inizio dell'anno grazie al club di lettura di Bliss e Frannie (trovate tutto qui). Non l'ho recensito subito perché l'ho finito prima del tempo e non volevo spoilerare a chi stava ancora leggendo e poi....lo ammetto me ne sono completamente dimenticata.
Quindi passo subito alla recensione.


Più riguardo a Raven Boys
Titolo: Raven Boys
Autore: Maggie Stiefvater
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 468
Prezzo: 16,00 €


Trama: Nata in una famiglia di chiaroveggenti, Blue Sargent, sedici anni, fin da piccola sa che con un bacio ucciderà il suo vero amore. Ora però a quanto pare il momento è prossimo: prova ne è la visione che Blue ha nella notte della vigilia di San Marco, quando gli spiriti dei futuri morti di Henrietta, una cittadina della Virginia, si mostrano alle veggenti Sargent: Blue vede lo spettro di Gansey e apprende che è proprio lui il suo vero amore, e quindi la persona che ucciderà.Fatalità vuole che Gansey di lì a poco si presenti alla porta delle Sargent per un consulto magico: da anni è sulle tracce di Glendower, mitico re gallese la cui salma è stata trafugata oltreoceano secoli prima e sepolta lungo la linea temporale che attraversa Henrietta. 
Blue decide di aiutare Gansey, e si ritrova coinvolta nella ricerca di questa sorta di Graal insieme agli altri Raven Boys, i problematici studenti della scuola che Gansey frequenta. Ma questo è solo l’inizio dell’avventura


La Stiefvater mi aveva già stregata con i suoi precedenti libri. Ero preparata al suo stile particolare per cui ho aperto Raven Boys a colpo sicuro, certa che sarebbe stata una buona lettura e, infatti, non sono stata delusa.
Blue ha sedici anni, vive con una marea di donne (madre, zie, amiche della madre) e nessun uomo. Una famiglia straordinaria con il potere di predire il futuro con più o meno precisione. Quello che Blue ha sempre saputo, sin da piccola, è che avrebbe ucciso il suo vero amore con un bacio. Beh una notizia piuttosto catastrofica per una sedicenne, ma non per Blue che all'amore ancora non ci pensa. 
Ora unite a questa ragazzina un po' particolare, un gruppo di quattro ragazzi che frequentano la scuola più prestigiosa della nazione, ricchi figli di papà, altezzosi e arroganti e mettete questo strano gruppo in una sorta di caccia al tesoro dove il tesoro è rappresentato dalla tomba di un re gallese morto millenni fa, di cui si dice possa donare incredibili poteri a chi lo libererà dalla sua tomba. Quello che otterete è una storia straordinaria e avvincente.
In Raven boys ritroviamo la solita Stiefvater, che parte lenta, analizzando dettagli ed eventi, situazioni e particolari; che presenta i suoi personaggi, e piano piano introduce il lettore nella storia, per poi lasciarlo di fronte a fatti assolutamente inaspettati e colpi di scena a cui io  non sarei mai arrivata. 
Raven Boys è decisamente un primo volume introduttivo della serie: l'autrice mette sul fuoco tantissima carne e sono davvero curiosa di vedere come si evolverà la storia nei volumi successivi. 
Piccola particolarità che tengo a precisare: nonostante la trama faccia presagire una storia d'amore impossibile e tormentata, vi assicuro che non è assolutamente così. La componente romance, in Raven Boys, è quasi nulla, se non fosse per una piccola cottarella che viene rappresentata proprio per quella che è. Quindi, niente amori impossibili e dichiarazioni di fedeltà assoluta, solo un normale e sano rapporto tra due adolescenti, cui, per altro, non viene data nemmeno troppa attenzione.
Ma i personaggi! Quanti personaggi secondari e non che fanno parte di questa storia: la madre di Blue e le altre donne che vivono con loro, una più misteriosa e affascinante dell'altra, ciascuna con la sua particolarità e dose di charme; per non parlare poi dei ragazzi: Gansey, Adam, ma soprattutto Noah, così taciturno e pacifico e Ronan....ah Ronan!
Si tratta di una lettura che non lascia niente al caso, che non ha clichè e luoghi comuni, una lettura appassionante e coinvolgente che non è sempre la solita minestra. Non vi dirò che Raven Boys è stata una sorpresa, perché così non è: ormai conosco la Stiefvater e so che dal suo cilindro magico tira fuori sempre idee originali.
Ero quasi intenzionata a leggere il secondo volume in lingua, ma credo che la particolarità dello stile mi renda l'inglese un po' ostico. Aspetterò con ansia il seguito.



Voi avete letto questo libro? Che ne pensate? Anche se è un po' lento all'inizio e ricco di elementi a me è piaciuto proprio tanto. Fatemi sapere che ne pensate.