lunedì 5 maggio 2014

Recensione: LA MISCELA SEGRETA DI CASA OLIVARES di Giuseppina Torregrossa

Buon lunedì a tutti!
Ieri vi dicevo che soffro da jet leg da festività ravvicinate....beh oggi ho scoperto che la situazione è piuttosto grave: ho dimenticato che stamattina avevo udienza e mi sono trovata nella piazza del tribunale alle nove e un quarto (inizio alle nove) mentre correvo spedita verso l'ufficio...tanto ce la faccio il capo non arriva mai prima delle nove e mezza....quando....indovinate? Il capo mi chiama dalla piazza urlandomi "Rosy ma dove vai???" Bene...così ora lei sa che io alle nove e un quarto non ero ancora in ufficio.....speriamo che non mediti segreta vendetta. Iuff!

Comunque, tornando a noi. Vorrei parlavri di questo libro che ho finito di leggere qualche giorno fa. Mi sono innamorata del modo di scrivere dell'autrice, Giuseppina Torregrossa, ma.....il contenuto, il succo del racconto non mi ha coinvolta più di tanto.


Titolo: La miscela segreta di casa Olivares
Autore: Giuseppina Torregrossa
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 336
Prezzo: 18,00 €

Trama: Nel cuore di Palermo, sotto il grande appartamento degli Olivares, batte il cuore di un drago fiammeggiante: è la macchina che tosta dalla mattina alla sera il caffè, spandendo per le vie del quartiere un profumo intenso fino allo stordimento.È tra le pareti della torrefazione che cresce Genziana, il più bel fiore tra i figli di Roberto Olivares, che ha chiamato come lei la qualità più pregiata di caffè. La vita scorre nell'abbondanza e nella certezza che il futuro non riservi sorprese perché Viola - sensuale e saggia matriarca - sa prevederlo leggendo i fondi di caffè.
Ma proprio quando Genziana si appresta alla fioritura della giovinezza irrompe la guerra, e con essa la fame e la distruzione destinate a cambiare per sempre le sorti della città. Improvvisamente Genziana si ritrova sola, il grande drago sbuffante è costretto a fermarsi. Palermo, intorno, è un immenso teatro di macerie, una meravigliosa creatura ferita che deve capire come rinascere dalle proprie ceneri.

«La tua fortuna saranno le femmine, la tua sicurezza il caffè» 

La miscela segreta di casa Olivares è arrivato nella mia libreria qualche tempo fa, grazie ad Anna della casa editrice Mondadori. La trama mi ha da subito colpita: una donna forte che sboccia proprio in uno dei momenti più tragici della storia italiana: la seconda guerra mondiale.
Giuseppina Torregrossa apre il libro nel modo più fantastico e fantasioso possibile: presentandoci Orlando, il drago di casa Olivares, che possente, con il suo calore e la sua mole e il profumo di caffè appena tostato e legna che arde sostiene l'intera famiglia Olivares e l'intero quartiere.
Il caffè rappresenta la fortuna di questa classica famiglia siciliana della prima metà del novecento, non solo perchè Roberto Olivares è il migliore (unico e indiscusso) torrefattore di Palermo, ma anche perchè è grazie al caffè se Viola (figlia, moglie e mamma) la chiamano la Principessa. La principessa del caffè, la caffeomante. Viola è in realtà il vero perno, è lei che con il suo respiro tiene insieme la sua famiglia e da lei la figlia Genziana imparerà cosa vuol dire essere donna, cosa significa tenere in vita una famiglia distrutta dalla guerra.
Vi ho detto che il modo di scrivere di questa autrice mi è piaciuto tantissimo: uno stile ricco, ricercato, corposo, caratterizzato da un'infinità di descrizioni mai pesanti che ti mostrano Palermo come nessuno l'ha mai vista, se non in palermitani, che fanno sì che il profumo del caffè "Genziana" trapassi le pagine, che rendono giustizia alla bellezza infinita del sud. Ma non solo le descrizioni rendono particolare la penna di quest'autrice, ma anche, e soprattutto, l'utilizzo del dialetto siciliano. Un utilizzo fatto con cognizione di causa, mai pesante, mai incomprensibile, che ben si sposa con l'armonia di tutto il testo. La Torregrossa ci munisce di un glossario in fondo al libro, ma sinceramente sono poche le espressioni di cui sono andata a cercare le traduzioni.
La storia, invece, non mi ha coinvolta come mi aspettavo. L'ho trovata un pochino noiosa. La miscela segreta di casa Olivares è un viaggio nelle vicende di questa famiglia raccontata  un po' da Genziana in prima persona, un po' dal narratore onnisciente: l'autrice ci presenta una serie di eventi che capitano alla famiglia Olivares, senza scendere troppo nei dettagli; si tratta di un romanzo di crescita e scoperta interiore, la storia di una ragazza che diventa donna. Certo, quale avventura è più ardua e difficile, ma mancava qualcosa nel racconto: un po' di azione, un po' di passione, un po' di coraggio. Anzi a dire il vero ci sono tutti e tre ma velati, timidi, nascosti. Io me ne aspettavo di più. Ne volevo di più.

<< Ma come fanno ad andare d'accordo?>>
<< Pensa allo zucchero e al caffè. Sono due polveri ma una è bianca, l'altra è nera. L'una non ha odore, l'altra profuma. Sono diversi, ma insieme acquistano forza e si mescolano solo se uno dei due cambia stato. Così è per i tuoi genitori. Se Viola non si fosse fatta liquida il giorno delle nozze, non avrebbero potuto mischiarsi>> 

Allora, chi di voi ha letto questo libro? Vi è mai capitato di innamorarvi perduta,ente del modo di scrivere di un autore ma di restare delusi dalla storia? 
Fatemelo sapere nei commenti!

8 commenti:

  1. M'ispira abbastanza. Che bella la cover :)

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  2. Ciao!
    Il titolo incuriosisce, così come la trama. E' un vero peccato che, nonostante la bellezza della scrittura, il contenuto non sia coinvolgente.. non mi viene in mente, per ora, se sia capitato anche a me, ci penserò! :-) ciaooo

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    1. Uhm credo che in questo caso però il coinvolgimento sia davvero molto molto soggettivo. Sono sicura che a tanti piacerà.

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  3. Mi piace tantissimo la cover, ispira davvero cose siciliane ^_^. La storia mi piace però peccato sia noiosa. Vorrei farci un pensierino ma non so. Mi è capitato raramente di innamorarvi soltanto dello stile degli autori ;)

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    1. Guarda questo è uno dei casi in cui consiglio comunque di provare anche se io non sono stata particolarmente coinvolta. Come dicevo a Chiaretta su è molto, molto soggettivo.

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  4. :) Rosy soffriamo più o meno della stessa sindrome!!! Io dimentico un bel po' di cose ultimamente!!! Bella recensione storia molto molto particolare...ah la Sicilia!!! Bellissima terra!

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