Primo volume di una lunghissima serie, "l'alchimista" di Michael Scott ci introduce in un mondo fantastico, nascosto agli occhi dei più.
Per Josh e Sophie, fratelli gemelli, niente sarà più come prima. Nicholas Flamel e la moglie Perenelle si trovano a dover affrontare il nemico di sempre, il dottor Dee, che li insegue da più di 500 anni ormai. Lo sapevate che il dottor Dee è in grado di creare i golem? Golem che hanno ispirato la Shelley nell'ideare il suo Frankenstein. E lo sapevate che Atlantide è esistita veramente? Solo con un altro nome.
E', effettivamente, un libro per ragazzi e per questo (non avendo più l'età....ahaha!) non l'ho proprio trovato stupendo, meraviglioso, fantastico.
Ha il pregio di essere molto originale, di richiamare numerosi personaggi mitologici e di infondere quel pizzico di curiosità nel lettore nello scoprire cosa accadrà. Numerosi i personaggi, quindi: abbiamo Nicholas Flamel, il famoso alchimista e la moglie Perenelle; Josh e Sophie, gemelli destinati a grandi cose; la dea Bastet (la dea gatto egiziana), Ecate (la dea dai tre volti) la Morrigan (la dea corvo) e tanti tantissimi altri....
Seppure l'abbia trovato gradevole non è stato però all'altezza dell'aspettativa che vi avevo riposto e sinceramente non merita tutto l'impegno che ho dovuto metteci per farmelo prestare.
Veloce, forse in alcuni punti anche troppo, e fluido nella lettura pecca nelle descrizioni: i personaggi sono piuttosto piatti e questo è abbastanza deludente se pensiamo quale aura di fama e mistero circonda Nicholas Flamel, che, tra l'altro, è un personaggio realmente esistito, così come la moglie Perenelle e il dottor Dee. Flamel e la moglie partirono per un lungo viaggio cercando di tradurre il libro segreto di Abramo (a quanto pare esisteva pure lui) e quando fecero ritorno in Europa erano diventati ricchissimi; poco tempo dopo la loro morte le loro tombe furono aperte e si scoprì che esse erano vuote. Alcuni sostenevano di essersi imbattuti in Flamel qualche anno dopo in posti diversi in Europa. Il dottor Dee era la spia della regina Elisabetta I e firmava i suoi messaggi in codice "007" (cit. pag 389 I segreti di Nicholas Flamel, l'immortale. L'alchimista). Visto l'interesse che generalmente suscita questo genere di personaggi, realmente esistiti, mi aspettavo qualcosa di più.
E' un libro che consiglierei di leggere ai più giovani; non mi sento di dargli più di tre stelline.
Bacio
R.
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