venerdì 10 agosto 2012

Il diario degli angeli - Creature della notte di Lili St. Crow

Vi avevo promesso una nuova recensione ieri pomeriggio e vi avevo detto che sarebbe stata presto pubblicata...la mia intenzione era proprio quella di farvi leggere il mio pensiero su Creature della notte già ieri sera ma un piccolo imprevisto ha ostacolato i miei piani. Spero mi perdonerete.


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Dru Anderson è una ragazza "strana", da sempre. La sua vita e un continuo trasferirsi di città in città a caccia di creature notturne: fantasmi, vampiri, lupi mannari. È una vita pericolosa, ma è l'unica che Dru conosce, da quando il padre è diventato uno zombie e lei si è ritrovata nel bel mezzo di un gioco mortale dove ogni mossa potrebbe essere l'ultima. Un giorno infatti, in un paesino ghiacciato del Dakota, uno zombie molto affamato bussa alla sua porta. Sola, terrorizzata e in trappola, Dru avrà bisogno di tutto il suo ingegno per rimanere viva: le creature notturne hanno deciso di tornare a cacciare, e Dru sarà il loro menu... Avra qualche chance di sopravvivere? Riuscirà a scoprire quanto sia speciale e quanti sono i suoi poteri nascosti? Con una scrittura tagliente, una buona dose di ironia, atmosfere invernali, desolate e spettrali, Lili St. Crow costruisce un romanzo al cardiopalmo, il primo di una serie di thriller ad alta tensione: una nuova fantastica eroina dal sapore mitologico, che può combattere, che ha poteri soprannaturali, ma che puo spezzare anche più di un cuore...

Innanzitutto no ho capito cosa abbia spinto la nostra scrittrice ad intitolare la serie "il diario degli angeli", visto che di angelico non c'è proprio nulla.
Creature della notte racconta di Dru: una ragazza come tante che cambia scuola continuamente a causa del lavoro del padre. Il padre è un cacciatore: zombie, lupi mannari, succhiasangue e ogni altro genere di creatura notturna che popoli il Mondo Reale. Dru aiuta suo padre nelle missioni più facili (per così dire) fino a quando la vita non viene a chiederle il conto ad un prezzo altissimo: il padre di Dru non torna da una delle sue missioni e la ragazzina si trova a dover affrontare non solo la morte del padre, ma anche tutta una serie di problemi che derivano dal fatto che lei non sa di essere qualcosa di speciale e che tutti la cercano.
Dru è aiutata da due validi collaboratori: Graves, un lupo mannaro e Christophe, un dampiro (no, non è un errore di battitura volevo proprio dire dampiro) che profuma di torta di mele.
Partiamo dal fatto che una protagonista così irritante non l'ho mai incontrata in tutta la mia vita di lettrice. Malfoy a confronto è sopportabile. Sboccata, irriverente, "sottuttoio", non sa gestire nemmeno una difficoltà. Lagnosa e capricciosa chiede aiuto e quando lo ottiene lo rifiuta. Insomma, Dru è a conoscenza di tutte le bruttezze che esistono nel suo mondo, è stata addestrata dal padre a combattere, sa sparare e usare qualsiasi arma da fuoco e si perde in un mare di lacrime. Sono così arrabbiata con Dru che la cancellerei con un colpo di bianchetto!
Protagonista femminile a parte devo dire che nemmeno Graves e Christophe mi sono piaciuti poi molto: mentre giustifico Graves che si trova catapultato in una realtà da incubo suo malgrado, ho molti dubbi sul modo in cui è stato costruito Christophe. Non sappiamo praticamente nulla di lui se non che profuma di torta di mele (l'ho detto che profuma di torta di mele? No perchè la scrittrice ce lo ricorda una riga si una no).
Insomma alla fine sappiamo che Dru è una creatura più unica che rara, ma non sappiamo perchè e sappiamo che qualcuno le da la caccia. Punto.
Se proprio devo essere sincera credo che non leggerò il seguito; e devo anche dire che non sono nemmeno tanto delusa perchè quando leggo questo genere di libri parto prevenuta: spesso mi ricredo ma spesso no.

Bacio
R.

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