lunedì 8 ottobre 2012

Tolkien e "La caduta di artù"

Su "La Stampa" di questa mattina c'era un interessante articolo su Tolkien.
Se siete suoi "fan sfegatati", perchè ne avete letto i libri prima di tutto e poi magari guardato anche i film, vi farà piacere venire a conoscenza di un suo poema inedito.
Ritrovato nella biblioteca Bodleian di Oxford dopo 40 anni dalla morte dell'autore questo poema vedrà le luci della pubblicazione nel 2013.
Christopher Tolkien, figlio di John Ronald Reuel Tolkien, ha deciso di portare il poema alla HarperCollins.
Ma di cosa si tratta?
"La caduta di Artù" è un poema non concluso di circa mille versi. L'idea nasce da un quadro di John Mulcaster Carrick in cui si vede Artù sollevato per un braccio da un cavaliere: entrambi sono rivolti verso il mare dove una nave si allontana nelle nebbie al tramonto.
"The Fall of Arthur" è scritto in versi allitterativi, non in rima, in un inglese moderno ispirato alla lingua dell'undicesimo secolo. Artù e Galvano (il più valoroso tra i cavalieri della tavola rotonda) sono in viaggio verso la guerra nella terra dei Sassoni, ma sono improvvisamente chiamati indietro a causa del tradimento di Mordred. Il tutto cresce intorno a questo episodio.
Sebbene si trovasse custodito presso la biblioteca Bodleian di Oxford, il poema era inaccessibile ai più, studenti compresi, per cui si rende chiara l'eccitazione che aleggia intorno alla prossima pubblicazione del poema.
I diritti cinematografici però non saranno resi disponibili dal figlio di Tolkien il quale si è sempre mostrato contrariato dalle rappresentazioni cinematografiche delle opere del padre.

Non ci resta che aspettare maggio 2013 per leggere, in lingua originale, questo lavoro di Tolkien sconosciuto ai non addetti ai lavori.

Bacio
R.

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