venerdì 29 marzo 2013

L'IMBROGLIO DELL'ANIMA di Debora de Lorenzi

"Piangi, strega? Ora piangi? L'amore è un dannato imbroglio dell'anima, l'ho sempre creduto, eppure ti amo."

Più riguardo a L'imbroglio dell'animaTrama: Un’antica profezia introduce alla lettura di questo romanzo in stile fantasy. La narratrice, Charlotte Mcdonnell un’ affascinante giovane Irlandese, si trova proiettata in Italia, ai giorni nostri, senza riuscire a ricordare nulla del suo passato, se non immagini e sensazioni di luoghi tremendamente affascinanti. Strani ed inspiegabili eventi caratterizzano la sua attuale esistenza, così come innumerevoli misteri, convincendola a rifiutare la parvenza di “normalità” che le viene imposta, e decidere di ritrovare sé stessa e la sua storia. L’Irlanda è la chiave, il punto di partenza da cui lanciarsi a capofitto verso un mirabolante ed inimmaginabile destino.Il ritmo è incalzante, la storia appassionante e avvincente, dove l’intrecciarsi di eventi e personaggi unici e misteriosi, coinvolge ed emoziona.





L'imbroglio dell'anima, di Debora De Lorenzi è la storia di una generazione di streghe sempre più potenti, legate tra di loro, nel corso del tempo, dall'amore per la loro terra, l'Irlanda, da una serie di uomini sbagliati e da un profezia che porterà il mondo alla salvezza o alla sua distruzione.
La storia ci viene raccontata da Charlotte McDonnel, l'ultima strega McDonnel, la quale però, ricorda poco del suo passato ma a cui spetta un compito importantissimo, difficile e soprattutto doloroso.
Leggere l'Imbroglio dell'anima è stata una piacevole esperienza, sebbene non uno dei migliori libri che abbia letto dall'inizio dell'anno. La trama e lo svolgersi degli eventi compensano alcuni difettucci.
Il racconto risulta a tratti un pò consfuso, forse era l'intenzione dell'autrice, visto che la protagonista ricostruisce man mano il suo passato tramite la lettura dei diari delle sue antenate, ma credo che alcuni aspetti potevano essere approfonditi meglio. 
Questo libro parte un po' in sordina, lentamente per poi esplodere in pochissimo tempo e nelle ultime cento pagine. 
La storia può essere suddivisa in due parti: nella prima parte Charlotte ci racconta della nonna Bleine e del suo amore, dei suoi poteri e della sua caparbietà e testardaggine, del suo ruolo, fondamentale, all'interno della trama cucita anni addietro dal destino, del suo sacrificio per far si che la profezia si avveri. Nella seconda parte Charlotte, magicamente, riacquista la sua memoria, ricorda qual è il suo ruolo, sa di essere la strega della profezia che dovrà fermare l'avanzata dei demoni di Lucifero e soprattutto si ricorda di Damien, il Segreto, l'unica strega McDonnel di sesso maschile a cui Charlotte è destinata. 
Quando dico che alcuni aspetti potevano essere approfonditi meglio mi riferisco proprio al recupero della memoria della protagonista e alla relazione che esplode tra la ragazza e Damien: accade tutto così semplicemente, senza ostacoli. Mi sarei aspettata un percorso di crescita, nel primo caso, e di conoscenza nel secondo, invece no. Così deve essere e così andrà.
Come dicevo prima, la lettura di questo romanzo è comunque stata un'esperienza piacevole, lo svolgersi degli eventi, gli intrighi, il potere sono comunque in grado, da soli, di tenere alta l'attenzione del lettore, così come brillante è stata l'idea di aprire il romanzo al presente per poi immergersi in un passato lontano e fare la conoscenza delle donne fortissime nell'animo e nella volontà, che compongono questa famiglia leggendaria.
Tuttavia ho notato che in alcuni punti la storia è terribilmente lenta in altri troppo veloce e soprattutto.....ma quanti punti esclamativi. Sarò io, ma non sopporto i punti esclamativi: sembra che ogni personaggio se ne vada in giro urlando. In questo modo risulta difficile capire cosa esattamente sta provando la persona che parla, inoltre i dialoghi ne escono appesantiti e lontani dalla realtà.
A parte queste piccole osservazioni, la storia della De Lorenzi merita di essere letta, tanto per l'ambientazione quanto per l'originalità. Quindi posso affermare che se riuscite a chiudere un occhio qui e là alla fine avrete una bella lettura tra le mani con un finale che.vi fa sperare e incrociare le dita, anche se, devo ammetterlo, io non amo le storie che ti lasciano così, in sospeso, che non ti fanno sapere se l'ultimo disperato tentativo sia riuscito o meno. In questi casi mi sento un po' tradita e un po' derubata.



2 commenti:

  1. >.< Mi ero dimenticata! Ho letto la tua rece, ma non avevo modo di commentare come si deve e ho rimandato. Il risultato è stato questo...
    Ho una testa! Uff!
    Comunque è strano. Mi hai incuriosita nonostante le piccole perplessità che hai rilevato. Non sono una lettrice che si fida facilmente e storco sempre il naso davanti a certe imprecisioni, ma c'è un non so che...mi attira e in un futuro, chissà, magari lo leggerò

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me la storia merita. Credo che con un pizzico di precisione in più poteva essere un piccolo capolavoro. Purtroppo i difetti ci sono ma come detto, se puoi chiudere un occhio è tutto sommato una piacevole lettura.

      Elimina

Lasciate un segno del vostro passaggio, sarò felice di rispondere ai vostri commenti!